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Tante le giovani scoperte da 2mila euro in su - Convenienti gli affermati

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Tante le giovani scoperte da 2mila euro in su - Convenienti gli affermati

Nella tabella sono analizzate alcune opere di artisti che espongono alla 54ª Biennale di Venezia. Ogni opera presentata con una scheda tecnica viene stimata attraverso i valori incrociati del mercato primario (galleria) e di quello secondario (case d'asta). Bisogna ricordare che ogni lavoro è un unicum e che per spiegarne il prezzo sarebbe necessario analizzarlo. Qui diamo i prezzi resi noti e offriamo al lettore dei commenti al fine di comprenderne le performance. Non dimenticando che i valori sono determinati anche dalla qualità dell'opera, dalla reputazione dell'artista e dall'importanza della sua galleria.
Markus Schinwald
(Austria, 1973)
Padiglione Austria
Opera Piet, 2009.
Tecnica Legno, vernice bianca, juta e olio su tela, cm 205 x 210 x 54.
Stima 33.000 €.
Galleria di riferimento Thaddaeus Ropac, Salisburgo (www.ropac.net); Georg Kargl Fine Arts, Vienna (www.georgkargl.com); Yvon Lambert Parigi e New York (www.yvon-lambert.com).
Quotazioni L'aggiudicazione più recente è anche il top price. L'opera quotata (foto) sarà esposta ad ArtBasel 2011; Saul (2009), stampa a pigmenti, cm 70 x 100, è stata aggiudicata da Christie's Amsterdam, il 20 maggio 2009, per 5.115 $.
Top price 10.222 $ per Contortionists (Daniela) (2005), stampa Lambda montata su alluminio, cm 99,4 x 160, aggiudicato da Phillips de Pury & Company Londra, il 17 ottobre 2009.
Commento È uno dei più interessanti e affermati artisti della sua generazione, si muove tra performance, teatro, cinema, moda e arti visive. Vive e lavora tra Vienna e Los Angeles. Attraverso riferimenti storici, artistici e filosofici le sue opere esplorano i confini tra dimensione pubblica e privata e le dinamiche conoscitive e comportamentali, con particolare riferimento alla gestualità corporea. Si mette in luce alla prima Biennale di Berlino (1998) cui seguono importanti personali a Stoccolma (2001), Vienna (2003), Francoforte (2004), nel 2007 al Mambo di Bologna e nel 2008 alla Fondazione Morra di Napoli e una collettiva alla 50ª Biennale di Venezia (2003). Sue opere sono nelle collezioni di Tate Modern a Londra, Musée d'Art Moderne a Parigi, Mumok a Vienna. Protagonista del Padiglione Austria della 54ª Biennale di Venezia (ai Giardini), realizza un'opera ambientale in cui spezzoni di film inquietanti, sculture fantoccio, rielaborazioni da dipinti storici e fashion design si fondono in un'unica coreografia. Il visitatore si fa performer e il padiglione diventa uno stage chiuso all'esterno, definito e percepito in termini più psicoanalitici (claustrofobia, nevrosi) che architettonici. Dal 1995 a oggi sono due i passaggi in asta con il 100% di venduto. Il suo mercato è soprattutto europeo. (M.Moj.).
Lilibeth Cuenca Rasmussen
(Filippine, 1970)
Padiglione Danimarca
Opera Song of a Bacha Bazi: Afghan Hound , 2011.
Tecnica Fotografia a colori, cm 75 x 100, edizione di 5 più 2 Prove d'Artista.
Stima 2.500 €.
Galleria di riferimento Galeria Vermelho, San Paolo (www.galeriavermelho.com.br).
Quotazioni L'aggiudicazione più recente è 490 $ per Fisker (2003), acrilico su tela, cm 50 x 59,9, battuta da Bruun Rasmussen online, il 5 ottobre 2009, al prezzo di riserva.
Top price 1.090 $ per Komposition med figurer (2001), acrilico su tela, cm 50 x 59,9, aggiudicato da Bruun Rasmussen Bredgade, Copenhagen, il 6 giugno 2007.
Commento Nata a Manila, si trasferisce molto presto con la famiglia in Danimarca, dover si diploma all'Accademia Reale di Belle Arti di Copenhagen (1996-2002). Inizia a lavorare nel campo dei new media con video e computer animation, che talora combina insieme; le prime collettive sono tra il 2004 e il 2007; la sua prima personale nel 2008 a New York e, da quel momento, l'attività si intensifica tra Europa, Stati Uniti e Sud America. Nel 2009 espone alla Tate Modern di Londra, alla 2ª Biennale di Tessalonica, a Performa09 di New York e nel 2010 è invitata a Liste di ArtBasel. Vive e lavora a Copenhagen. Assieme ad altri 17 artisti di differenti nazionalità partecipa alla collettiva Speech Matters curata da Katerina Gregos per il Padiglione Danimarca della 54ª Biennale di Venezia (ai Giardini). La sua installazione multimediale, di taglio antropologico, ha per titolo Afghan Hound (2011) e affronta il tema della libertà di parola attraverso quattro voci dall'Afghanistan, tra cui quella di Bazi Bacha (in foto) un ragazzo addestrato ad agire come ragazza, che danza nelle feste degli uomini, ma è anche una schiava del sesso. Dal 1995 a oggi sono quattro i passaggi d'asta con il 75% di venduto. (M.Moj.)
Hany Armanious
(Egitto, 1962)
Padiglione Australia
Opera Figure Eight, 2010.
Tecnica Resina poliuretanica pigmentata, peltro, cm 99 × 174 × 39.
Stima 100.000-150.000 $.
Gallerie di riferimento Roslyn Oxley9 Gallery, Sydney (www.roslynoxley9.com.au); Michael Lett, Auckland (www.michaellett.com); Foxy Production, New York (www.foxyproduction.com); Galleria Raucci/Santamaria, Napoli (www.raucciesantamaria.com).
Quotazioni L'aggiudicazione più recente è 1.979 $ per Muffin (2003), gommapiuma pigmentata e carta, cm 40,9 x 50 x 52,1, battuta da Art+Object Auckland, Nuova Zelanda, il 25 novembre 2010, al minimo della stima. In asta passa di mano la seconda scelta e le installazioni quotano da 3mila a 13mila $; le opere più importanti costano in galleria fino a 150mila $.
Top price 13.076 $ per Scaring away the human form-Death as advisor (2004), grani di pepe, poliuretano su acciaio, cm 150,1 x 143, 96,5, aggiudicato da Sotheby's Melbourne, Australia, il 24 agosto 2009, al triplo della stima.
Commento Nato a Ismalia (Egitto) si trasferisce giovanissimo con la famiglia in Australia e si diploma in arti visive all'Istituto d'Arte di Sidney. Artista eclettico passa dalla pittura alla scultura, dal disegno alle installazioni ed è molto apprezzato per la capacità di utilizzare nelle sue opere oggetti di uso quotidiano (vasi, teiere, cesti, persiane, cartoni del Burger King ) rendendoli testimoni o metafore di una storia più grande. I suoi lavori sono nei principali musei di Australia, Nuova Zelanda, Corea e Stati Uniti. Premiato con il prestigioso Moet Chandon e Fellowship (1998), completa la sua formazione con residenze a New York e Auckland. Oggi vive e lavora a Sidney. Per il Padiglione Australia della 54a Biennale di Venezia (ai Giardini) realizza l'installazione The Golden Thread (2011): una serie di 11 opere, tra cui numerosi pezzi inediti e alcuni più datati. Dal 1995 a oggi sono quattro i passaggi in asta con il 75% di venduto. (M.Moj.)
Mike Nelson
(Gran Bretagna, 1967)
Padiglione Gran Bretagna
Opera Quiver of Arrows, 2010.
Tecnica Mista, metri 3 x 10,40 x 10,60.
Stima 250.000 £.
Gallerie di riferimento 303 Gallery, New York (www.303gallery.com); Matt's Gallery, Londra (www.mattsgallery.org); Galleria Franco Noero, Torino (www.franconoero.com).
Quotazioni L'aggiudicazione più recente è anche il top price. L'installazione Towards a lexicon of phenomena … Eric B. Rakim and Vladimir (1998), cassette, lampada a batteria, fili, cartone, cm 48 x 13 x 3, è stata battuta da Bloomsbury Auctions, Londra, il 22 novembre 2006, a 730 $. In asta passa la seconda scelta, in galleria le opere quotano, a seconda delle dimensioni, fino a 200mila-300mila $.
Top price 9.204 $ per Amnesiac Birch Fire (2010), radice di legno combusto e tecnica mista, cm 74,9 x 74,9 x 30, aggiudicato da Sotheby's Amsterdam, l'1 giugno 2010.
Commento Selezionato al Turner Prize nel 2001 e nel 2007, è un artista apprezzato internazionalmente per le sue installazione curate fin nei minimi particolari. Nel 2008 la Tate Modern di Londra ha acquistato dalla Matt's Gallery il suo lavoro The Coral Reef (2000) e sue opere sono state esposte al The Institute of Contemporary Arts di Londra (2001); alla 49ª Biennale di Venezia (2001); alla 13ª Biennale di Sydney (2002); al CCA Wattis Institute for Contemporary Art di San Francisco (2002); all'8ª Biennale di Istanbul (2003); al Modern Art Oxford (2004); alla 26ª Biennale di San Paolo (2004) e alla 3ª Biennale di Singapore (2011). Nelson è solito creare installazioni site specific a forma di labirinto, come metafora della ricerca della propria strada e dell'esercizio della pazienza sulla via della liberazione. Per il Padiglione Gran Bretagna della 54ª Biennale di Venezia (ai Giardini) sta realizzando da tre mesi un intervento ambientale che sarà pronto durate i primi tre giorni di inaugurazione, sponsor il British Council. Dal 1995 a oggi i passaggi in asta sono tre con un venduto del 66%, il suo mercato è europeo e americano e ha ampi margini di crescita. (M.Moj.)
Sigalit Landau
(Israele, 1969)
Padiglione Israele
Opera Water Meter Tree, 2011.
Tecnica Metri di acqua, tubi metallici, calcestruzzo, mattone, cm 195 x 160 x 180.
Stima 36.000 €.
Gallerie di riferimento Kamel Mennour, Parigi (www.kamelmennour.com); Rollo Contemporary Art, Londra (www.rolloart.com); Givon Art Gallery, Tel Aviv (www.givonartgallery.com).
Quotazioni L'aggiudicazione più recente è 4.370 $ per From Bauchaus (2001), stampa fotografica a colori, cm 46 x 70, battuta da Montefiore Auction House, Tel Aviv, il 5 aprile 2011. Le foto in asta quotano dai 3mila agli 8mila $, le sculture e le installazioni da 10mila $ a 40mila $. I prezzi in galleria sono allineati a quelli d'asta.
Top price 53.074 $ per Rose Bleed (2003) bronzo con patina verde, cm 60 x 70 x 50, aggiudicato da Christie's Londra il 17 ottobre 2009, a più di sei volte la stima.
Commento Dopo gli studi alla Cooper Union di New York (1993) si perfeziona in Belle Arti alla Bezalel Academy di Gerusalemme (1995). Scultrice e autrice di video installazioni, espone nel 2008 al MoMa di New York e al Pompidou di Parigi le sue opere sono al Museo d'Arte di Tel Aviv e al Kunst-Werke Institute for Contemporary Art di Berlino. Vive e lavora a Tel Aviv. Insignita di prestigiosi riconoscimenti tra cui il "Wolf Fund Anslem Kiefer Prize" per i giovani artisti, esplora spesso il paesaggio israeliano del Mar Morto in un modo performativo. È la protagonista del Padiglione Israele della 54ª Biennale di Venezia (ai Giardini) con l'installazione One man's floor is another man's feelings in cui esprime per immagini il concetto del "vivi e lascia vivere"; Il pavimento non è mai solo un pavimento. Quasi sempre è il soffitto di un altro uomo e qualche volta apre addirittura un universo di sentimenti per chi sta sotto.
Dal 1995 a oggi ha sviluppato un mercato soprattutto europeo e statunitense, con 15 passaggi in asta, un venduto del 73% e ampi margini di crescita sia di scambi che di valori. (M.Moj)
Tabaimo (Ayako Tabata)
(Giappone, 1975)
Padiglione Giappone
Opera Teleco-soup (still), 2011
Tecnica Video installazione, 5'27' loop.
Stima 100.000-200.000 $.
Gallerie di riferimento Gallery Koyanagi, Tokyo (www.gallerykoyanagi.com); James Cohan Gallery, New York e Shanghai (www.jamescohan.com).
Quotazioni L'aggiudicazione più recente è 1.497$ per Merger & acquisition even yokozuna (2003), quattro stampe litografiche, cm 38,6 x 56,9, battuta da The Market Auction, Ankara, il 12 giugno 2008.
Top price 3.840 $ per Yume Nikki Nippon (2002), un set di 11 litografie in un box, cm 17 x 12,4 l'una, battuto da Sotheby's New York, il 20 settembre 2006. La prima scelta passa soltanto in galleria e le installazioni quotano fino a 200mila $.
Commento Dopo il diploma alla Kyoto University of Art and Design (1999) riceve nello stesso anno il "Grand Prize Kirin Contemporary Awards" per la video installazione Japanese Kitchen con immagini disegnate a mano e poi animate a cartoon sulla società dei consumi giapponese. Inizia subito un'intensa attività di mostre personali in tutto il Giappone, ma anche alla Fondation Cartier di Parigi (2006) e alla Parasol Unit Foundation di Londra (2010). Per il Padiglione Giappone della 54ª Biennale di Venezia (ai Giardini) realizza l'installazione Teleco-soup (in foto), un neologismo coniato dall'artista per connotare l'idea di una minestra alla rovescia, dove saltano tutti i rapporti tra fluido e contenitore e, metaforicamente, tra sé e il mondo. Prendendo spunto dal proverbio cinese "una rana in un pozzo non può concepire l'oceano", Tabaimo trasforma l'interno del padiglione - sorretto da palafitte - in un pozzo (immagine del Giappone contemporaneo) e con giochi di specchi prospettici fa vedere il cielo attraverso un'apertura al centro del pavimento del padiglione. Dal 1995 a oggi sono quattro i passaggi in asta con un venduto del 75% e un ampio margine di incremento per scambi e prezzi. (M.Moj.)
Christian Boltanski
(Francia, 1944)
Padiglione Francia
Opera Souvenir de Jeunesse, 2002.
Tecnica Collage di foto su pellicola, con pezzi di stoffa attaccato, due lampade.
Stima 66.000 €.
Galleria di riferimento Galerie Bernd Klüser, Monaco (www.galerieklueser.com); Marian Goodman, New York (www.mariangoodman.com); André Simoens Gallery, Knokke (Belgio) (www.andresimoensgallery.com).
Quotazioni L'aggiudicazione più recente è 6.480 $ per The School of Grosse Hamburgerstrasse, Berlin (1998), installazione di otto fotoincisioni, cm 41,3 x 28,6 l'una, battuta da Swann Galleries, New York, il 24 marzo 2011. Le installazioni con fotografie e led luminosi quotano mediamente tra 50mila e 100mila $ e i prezzi d'asta e galleria sono allineati.
Top price 156.521 $ per Le Reliquare (1988), stampa fotografica ai sali d'argento, acciaio, scatole, lampade elettriche e cavi, aggiudicato da Christie's Londra, il 9 febbraio 2006, al triplo della stima.
Commento Figlio di padre ebreo di origine russa e di madre corsa cristiana, Boltanski inizia a dipingere nel 1958, appena tredicenne; la sua formazione è da autodidatta e nei dipinti di grande formato realizza scene di storia e vicende macabre dell'Olocausto. A partire dal 1967 si allontana dalla pittura, sperimenta la scrittura, e la sua biografia, reale o immaginaria diventa il tema ricorrente dei successivi lavori: installazioni, sculture, film. Invitato a esporre a Documenta (1972 e 1987) e alla Biennale di Parigi (1975) e di Venezia (1986), insegna alla Scuola nazionale superiore di Belle Arti di Parigi. Vive e lavora a Malakoff. L'anno scorso ha presentato al Grand Palais di Parigi, nell'ambito di Monumenta, la grande installazione Personnes, portata poi in tour al Park Avenue Armory di New York, all'Hangar Bicocca di Milano e ad Artissima di Torino. È il protagonista del Padiglione Francia della 54ª Biennale di Venezia (ai Giardini) con l'installazione Chance sviluppata sull'idea delle possibilità, del destino, della sorte: il Padiglione sarà attraversato all'interno da centinaia di foto di bambini appena nati, che scorreranno su un nastro trasportatore. Ogni tanto, lo scorrere di immagini si fermerà casualmente, si illuminerà uno dei visi e contemporaneamente suonerà un allarme. La scelta di Chance sarà avvenuta e quel bambino nascerà. Il lavoro è patrocinato in esclusiva da Citroën ed entrerà nelle collezioni del Centre National des Arts Plastiques. Dal 1995 a oggi sono 299 i passaggi sul secondo mercato, con un venduto del 53%. Nel decennio 1997-2007 i prezzi sono cresciuti del 100%; gli scambi, decollati all'inizio degli anni '90, quando a Parigi l'artista mette a segno il record d'asta ancora insuperato di 233.539 $ per la tecnica mista Archives (1989), sono oggi internazionali, ma hanno ancora ampi margini di incremento sulle piazze asiatiche. (M.Moj.)
Legenda
- Stima: fatta sulle altre edizioni dell'opera in vendita, dal gallerista di riferimento o dall'art advisory
- Top price: cifra massima pagata in asta per un'opera
- Le aggiudicazioni d'asta dal 1990 o dal 1995 per gli artisti più giovani, espresse in $ o in , sono comprensive delle commissioni di vendita che si aggirano tra il 15% e il 25% sulla cifra battuta.
Foto: Courtesy dei musei di riferimento e delle gallerie
Banche dati d'asta
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