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Il Novecento d'autore vince in asta

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Il Novecento d'autore vince in asta

I privati diventano i protagonisti delle aste italiane, lasciando indietro gli operatori, e anche i collezionisti internazionali comprano a distanza sulla piazza milanese. Gli artisti più richiesti sono Fontana, Boetti, de Chirico, Morandi e Savinio, per l'800 Giovanni Boldini, Franco Zonaro (record per «L'imbarcazione» da Sotheby's per 384.750 euro) Francesco Gioli e anche l'antico non ha mancato di regalare qualche chicca come la «Veduta di Napoli dal Vesuvio» di Antonio Joli, passata di mano da Christie's per 605.600 euro. Il tasso di venduto per lotti (i valori comprendono le commissioni d'asta) in media si attesta sul 70%. La sfida in Italia tra le due major si chiude, su tre incanti ciascuno, praticamente in pareggio con Sotheby's che fattura 15.464.725 (senza Iva e meno dei 18,6 milioni del primo semestre 2010) e Christie's che archivia una tre giorni con 14.709.526 (+35% sul 2010).
Quali le tendenze emerse? Dalla casa di François Pinault l'incanto di Arte Moderna e Contemporanea (7,8 milioni e il 59% di lotti venduti) ha incoronato Fontana con il top lot «Concetto spaziale» del 1963-64 scambiato per 731.600 euro, e Castellani; simile il discorso da Sotheby's (7,6 milioni 67,6%) a gran richiesta Fontana, de Chirico, Boetti e Morandi. Nell'arte antica e nell'antiquariato exploit di Sotheby's con il miglior risultato per 5,8 milioni e l'85,5% di lotti venduti grazie alla dispersione della collezione del marchese Nicola Santangelo. L'asta di dipinti antichi di Christie's ha fatturato 1.764.030 (53% di lotti venduti) e gran richiesta sui Gioielli (5 milioni 71% di venduto).
«I risultati dimostrano una crescita regolare e progressiva del mercato italiano, solido e ricco di collezionisti – spiega Clarice Pecori Giraldi, amministratore delegato di Christie's Italia –, nonostante le condizioni burocratiche non rendano facile questo mercato, continuiamo a crederci». Quali i settori preferiti? «Più che ai settori è la qualità che si acquista: i prezzi alti hanno quasi sempre superato la stima più alta, mentre le opere di prezzo medio-basso si vendono sempre meno» conclude Pecori Giraldi.
Per Sotheby's molto bene è andata l'asta della raccolta Gian Ferrari (85,5%) con Boetti e Fontana inossidabili nella top twenty: «Selettività e attenzione accurata alla qualità delle opere offerte da Boldini a Zonaro e Artemisia Gentileschi» spiega Filippo Lotti, ad di Sotheby's Italia, che tuttavia ridurrà a due il numero delle aste, concentrandosi solo sul moderno e il contemporaneo.
Le altre case confermano la solidità del moderno: Farsettiarte ha scambiato per 5,5 milioni (5,4 nel semestre 2010) con due sessioni d'asta (antiquariato, dipinti antichi e dell'800 una e l'altra d'arte moderna e contemporanea) e un tasso di unsold del 15%. «Le cifre più alte sono state raggiunte dall'arte moderna e contemporanea, stabili i dipinti del XIX secolo, mentre mobili, arredi e dipinti antichi si scambiano per valori ancora inferiori allo scorso decennio» spiega Gabriele Crepaldi dalla casa d'asta di Prato. Tra i top lot le quattro grandi allegorie delle Stagioni di Jan Brueghel il Giovane, aggiudicata a 97.800 euro e una «Natura Morta» di Morandi da 478mila euro.
Wannenes con nove vendite ha fatturato 6.116.882 di euro, buoni i risultati delle aste di collezioni uniche, da Caracciolo-Carafa a Sacerdote. «Da un lato favoriamo la crescita delle realtà in espansione (tessile e libri antichi), dall'altro consolidiamo le leadership nei dipinti antichi, nel design e arti decorative del XX secolo, in particolare nell'illuminazione d'autore» spiega Guido Wannenes. Pandolfini con sette aste ha fatturato 4,9 milioni di euro come nel 2010: si conferma la contrazione del business legato a mobili, arredi e dipinti antichi, a causa di minor consegne conseguenza delle stime conservative, a fronte di un'irruente crescita di argenti, gioielli, arte moderna e contemporanea. Infine, Porro & C. chiude la stagione primaverile con 2.250.000 euro aggiudicati in asta più 750mila in trattativa privata. Anche qui il Moderno ha la meglio (80% degli scambi con il top lot «Neoclassico» di Sironi per 186mila euro), seguito dall'antico e dall'Ottocento (20%) e dai Vetri e le arti decorative. Blindarte con tre appuntamenti totalizza 1.860.000 euro.
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