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Scultura moderna nel parco del Lord

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Scultura moderna nel parco del Lord

La crisi internazionale non tocca la fascia alta degli scambi d'arte e Sotheby's ne approfitta vestendo anche i panni del gallerista e scegliendo, come location di prestigio, storici giardini dell'aristocrazia inglese.
Anzitutto il meraviglioso parco di Chatsworth House dove si svolge, per il sesto anno consecutivo, la mostra-mercato «Beyond limits». Dal 16 settembre al 30 ottobre una ventina di sculture monumentali saranno dislocate nei lussureggianti giardini del castello del duca e della duchessa di Devonshire, visitati l'anno scorso da oltre 30mila appassionati, arrivati da ogni parte del mondo per rivivere l'atmosfera romantica dei romanzi di Jane Austen (i film La Duchessa e Orgoglio e pregiudizio sono stati girati qui). Non si tratta, però, di scultura antica, al contrario. Tra boschi, cascate e tempietti sparsi nei 400 ettari di parco sono allestite installazioni d'arte moderna firmate da grandi nomi del XX secolo come Fernand Léger, René Magritte o lo scozzese William Turnbull, accanto a sculture contemporanee dalle forme pop del libanese Nadim Karam (1957) e del giapponese Takashi Murakami (1963), o a quelle più astratte e concettuali dello statunitense Jedd Novatt (1958) e dello spagnolo Jaume Plensa (1955). Qui sono in vendita (a trattativa privata e per valori da 30mila a 200mila euro) anche installazioni recenti di Marc Quinn, Ju Ming, Zadok Ben-David, secondo una formula azzeccata che, mettendo in competizione arte e natura, antico e moderno, rispecchia l'interesse crescente del pubblico verso la scultura. «Gli scambi di scultura monumentale da esterni sono ripartiti da almeno cinque anni – conferma Claudia Dweck, presidente di Sotheby's Italia – e attirano molti compratori dai cosiddetti mercati emergenti. Inoltre l'appuntamento di Chatsworth House è di alto profilo e ci permette di organizzare visite guidate per i clienti più importanti, con colazione al castello e accesso alle sale della nobile dimora». Costruita dall'architetto Talman a partire dal 1682 per William Cavendish, duca di Devonshire, ampliata agli inizi dell'Ottocento, la residenza conserva una spettacolare biblioteca e una ricca collezione di dipinti e disegni antichi, dal trittico di Hans Memling con la Madonna in trono e Santi e il donatore John Donne, all'Adorazione dei Magi del Veronese, fino alla serie di ritratti di Rembrandt, Van Dyck, Hals e Reynolds (tel. +44 (0) 1246 565300; www.chatsworth.org).
Ma una visita alla mostra-mercato «Beyond limits» è istruttiva anche per capire dove sta andando l'arte celebrativa contemporanea, che non trova di meglio che mettere su un piedestallo – come fa il gallese Barry Flanagan, scomparso due anni fa – un gigantesco coniglio di bronzo che suona il tamburo o peggio, come fece l'estate scorsa, alla Biennale di Scultura di Carrara, l'americano Paul McCarthy (1945), di scolpire una maxi cacca di travertino. Per inciso la gente del posto apprezzò talmente la sua scultura da aggiungervi nottetempo una maxi paletta con maxi ramazza: evidentemente volevano spazzarla via, come si fa con la popò dei cani.
Meno provocazioni e più design di ricerca, con pezzi a tiratura limitata e dai prezzi contenuti tra 10mila e 100mila sterline, si trovano invece in un'altra dimora storica britannica, Sudeley Castle, nella campagna a nord di Londra. Qui Sotheby's ha organizzato per il secondo anno consecutivo «Material Words», la selling exhibition in corso fino al prossimo 30 settembre. In vendita ci sono 18 opere selezionate dalla curatrice Janice Blackburn: dall'installazione Mazzolin di fiori del giovane Andrea Salvetti, una poetica scultura in alluminio quotata 74mila sterline, a un grande tavolo interamente in vetro illuminato a led dell'ottantenne Ingo Maurer, (il designer più anziano in mostra), offerto a 130.800 sterline.
Appartenuto alla Corona inglese al tempo di Anna Bolena e di Enrico VIII, il castello fu donato da Edoardo VI allo zio Thomas Seymour, divenuto poi Lord di Sudeley e nel corso del XVI secolo ospitò fino a un centinaio di persone. Oggi rivive nell'affascinante contrasto tra la struttura tudoriana e le innovative forme del design da collezione (tel. 01242 602308; www.sudeleycastle.co.uk).
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