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L'arte assicurata protegge l'investimento

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L'arte assicurata protegge l'investimento

Steven Spielberg acquistò un quadro di Norman Rockwell per 700mila dollari scoprendo più tardi che era stato già venduto ad un altro collezionista. Il buon rapporto con il suo gallerista gli consentì di recuperare la somma, ma non potè evitare di versare 50mila dollari di spese legali. Non aveva sottoscritto una polizza sull'incauto acquisto. I recenti disordini politici in Medio Oriente e prima la guerra in Iraq porranno sicuramente il problema della provenienza illecita dell'arte e c'è già chi, come Aon, propone la polizza che copre l'incauto acquisto con l'obbligo di restituzione e il risarcimento delle spese legali fino a un massimale di 100mila euro a fronte di 3.500 euro di premio.
I rischi di chi colleziona arte possono essere diversi, ma molto spesso non sa che costa più proteggere dal furto la televisione, la pelliccia e l'hi-fi nella propria casa che una quadreria del medesimo valore: il premio infatti su 100mila euro è di 4mila nel primo caso e 300 nel secondo. Difficile dire quanti siano i collezionisti privati, a sentire gli operatori potrebbero essere tra i 10 e i 15mila: si stima che il valore dei premi sull'arte sia pari a 100 milioni di euro, ma quanti in Italia assicurano le loro opere?
Le polizze Fine art di solito sono fatte su misura, diverse le compagnie che le propongono da Vittoria Assicurazioni, a Toro e Reale Mutua, su un canovaccio anglosassone di lunga tradizione. La differenza la fa il profilo di chi vende la copertura: agente generalista o broker?
Perché per assicurare un'opera d'arte ci vogliono diverse competenze che raramente le compagnie hanno in casa, fa eccezione Axa Art. L'offerta più frequente è la polizza all risk sull'abitazione estesa anche all'arte e ai preziosi, come Arts Home di National Suisse, ArtPlus di Axa Art e Collezioni private di Aon.
I Lloyd's di Londra fanno da nave scuola attraverso i broker con contratti ad hoc, dove la copertura, senza franchigia, è davvero all risk e comprende terremoto, alluvioni, estorsioni e sono esclusi solo logoramento del bene, parassiti, variazioni climatiche, guerre, operazioni di pulizia e restauro, radiazioni e i rischi previste dal Codice Civile. Ma i Lloyd's sono attentissimi alle dichiarazioni dell'assicurato su sicurezza (sistemi d'allarme), qualità delle opere e valore; in Italia operano, tra gli altri, attraverso Progress Insurance Broker, Marine&Aviation, IntermediaBroker e Aon. «Più il broker è specializzato e più può sottoscrivere in autonomia» spiega Massimo Maggio, presidente di Progress Insurance Broker, «concordando con i Lloyd's di Londra, molto spesso loro stessi riassicuratori».
Ma quali sono le protezioni che devono essere incluse nella polizza? Valore accettato e suo aggiornamento periodico – facile da concordare se la compagnia o il broker può contare su periti storici dell'arte per stimare la collezione –, costi del restauro e deprezzamento dell'opera conseguente al danno (quelli accidentali rappresentano il 95% dei sinistri denunciati contro solo il 5% dei furti), oltre naturalmente a furto e incendio. Polizze senza queste caratteristiche di base, proposte poi come clausole aggiuntive, sono da guardare con diffidenza: costeranno sicuramente di più. Bisogna accertarsi che siano inclusi anche i rischi catastrofali (terremoto, alluvione, ecc.) come nella polizza Zurich, opzionali invece in garanzie specializzate come Art di Axa Art e Art&Collection di Ina Assitalia. Si distingue dai Lloyd's la copertura Fine Art di XL Insurance che in caso di danno parziale, oltre all'indennizzo dei costi di restauro e del deprezzamento, copre i danni materiali e diretti procurati da un restauratore professionista.
Capitolo costi: il premio in media è pari al 3-3,5‰ del valore della collezione escluse le tasse. Mille euro per una raccolta stimata 300mila euro e se si supera una certa cifra naturalmente il tasso scende: collezioni da 10 milioni si assicurano all'1,5-1,8‰. Mentre se vi sono oggetti fragili o preziosi si può salire fino al 6-7‰. Alcune compagnie prevedono un premio minimo da 150 a 1.250 euro. Alcuni prodotti prevedono una franchigia: nella polizza «Z per l'Arte» di Zurich è di 500 euro.
Ma quali sono le liti più frequenti che sorgono al momento del sinistro? Il contenzioso si accende sui sistemi di sicurezza e protezione della casa (talvolta non attivato per breve periodo) o sulla valutazione dell'opera, la stima deve essere rigorosamente accettata. Non tutte le compagnie hanno specialisti in casa, talvolta c'è il perito d'arte per tutte le "stagioni" soprattutto se ci si affida ad agenti generalisti. Axa Art ha i suoi esperti d'arte così come XL Insurance e in genere tutti i broker.
Se la compagnia ha al suo interno esperti d'arte o si appoggia a consulenti validi in caso di sinistro il perito storico dell'arte saprà subito riconoscere l'entità del danno e affidare l'opera al restauratore giusto. Il pronto intervento è essenziale per "salvare" l'opera danneggiata. Per collezionisti più esperti esiste anche una polizza che protegge la riservatezza del patrimonio artistico come My Privacy dei Lloyd's. Marilena Pirrelli
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