Tiene la domanda dei collezionisti cinesi specie per pezzi premium e opere classiche, a comprare soprattutto gli asiatici. Questi i segnali provenienti dalle aste di Sotheby's di questi giorni sull'arte asiatica contemporanea e Ventesimo secolo cinese. Un totale di più di 300 i pezzi provenienti dalle maggiori collezioni europee, americane e asiatiche presentati il 3 ottobre ad Hong Kong, tutti di notevole spessore. Se l'atmosfera era meno eccitata rispetto alle aste di primavera "scarsa competizione nelle offerte" ha rilevato infatti da Pechino uno dei maggiori dealer, l'americano Jeremy Wingfield, "pochi potenziali acquirenti di fronte ad opere di alta qualità; i più abbienti non hanno faticato ad assicurarsi i pezzi migliori". Sembra quindi che per i veri appassionati sia il momento di fare affari, anche se i prezzi si sono comunque mantenuti sopra le stime. Un totale di 29,2 milioni di dollari contro i 25 stimati per la vendita del contemporaneo asiatico e di 43,1 milioni contro i 24,3 pronosticati per l'arte cinese del Ventesimo secolo.
Non mancano i record invece per i "bollini blu". Tra le vendite d'arte asiatica contemporanea, il dipinto di Zhang Xiaogang ‘Bloodline: Big Family No. 1' ha raggiunto il secondo valore più alto conseguito in asta nella carriera dell'artista di Pechino noto per i ritratti di famiglia della serie ‘bloodline', con un record di 8,4 milioni di dollari contro i 7,2 milioni registrati alle aste di aprile da un lavoro della stessa serie. Cifra record, 3,9 milioni di dollari anche per un classico dalla serie ‘Mask' di Zeng Fangzhi, l'artista diventato famoso per i ritratti caricature. Degno di essere menzionato è un lavoro degli anni '90 di Fang Lijun ‘Series 2 N.11', il nuotatore, uno dei pezzi rappresentativi del periodo più maturo dell'artista, venduto per 1,3 milioni di dollari.
Secondo i dati forniti da Sotheby's, il 72,3% è stato venduto a collezioni private per la maggior parte asiatiche. Questo sembra confermare che nonostante le preoccupazioni circa l'andamento dell'economia mondiale, i cinesi continuino ad investire nell'arte che promette di più rispetto, ad esempio, al bene immobiliare.
Nel pomeriggio sempre del 3 ottobre l'asta di Sotheby's si è invece focalizzata sull'arte cinese del XX secolo, qui invece la competizione si è fatta sentire. L'opera '10.1.68' di estrema bellezza rappresentativa del periodo astratto del pittore francese di origini cinesi Zao Wou-ki, in condizioni eccellenti, è stata battuta a 8,8 milioni di dollari. Per coloro che hanno cercato di tenere testa ai temerari offerenti cinesi non c'è stato nulla da fare, molti hanno abbandonato il tentativo quando le offerte hanno iniziato a superare i 2 milioni di dollari.
Se il mercato dell'arte contemporanea cinese e asiatica, sembra essere ancora abbastanza sensibile all'andamento dell'economia, le opere classiche tengono saldamente. I risultati di Sotheby's lo confermano, al termine delle vendite di martedì 4 ottobre hanno segnalato un totale di 94,7 milioni dollari sulle vendite di pittura classica cinese, superando largamente le stime di 25,6 milioni, con solo il 5% d'invenduti. Nella sala occupata principalmente da compratori cinesi, su di un totale di 364 dipinti, i risultati sono stati memorabili. Qi Baishi ha superato di cinque volte le stime con un dipinto ad inchiostro ‘Rabbits and Osmanthus' venduto per 802.156 $. "Self Portrait in the Yellow Mountains" di Zhang Daqian si è aggiudicata la posizione più alta nelle vendite con battuta finale a 6 milioni di dollari contro un milione di stima. Risultati positivi sono stati raggiunti anche da maestri come Fu Baoshi e Wu Guanzhong registrando la migliore vendita di pittura tradizionale nella storia delle aste di questa categoria.
[ Le stime non includono il premium per l'acquirente. I dati sono stati presi dai risultati forniti da Sotheby's]
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