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Il caso del Cristo di Tournier ritrovato

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Il caso del Cristo di Tournier ritrovato

  • –di Marina Mojana

Sembrava il primo atto di un intrigo internazionale consumato tra Francia, Italia e Olanda; si è rivelato invece un grande malinteso e il lieto fine è giunto prima di vedere morti e feriti. Il 7 novembre un lancio di agenzia informava che un dipinto del caravaggesco francese Nicolas Tournier, raffigurante il Cristo porta Croce, eseguito nel 1632 e scomparso dal Museo des Augustins di Tolosa dopo il 1818, era in vendita a Paris Tableau nello stand della Weiss Gallery di Londra per 675mila €. Stava per scattare il sequestro con il relativo danno per l'antiquario di non poter più riportare la tela a Londra, ma una nota del Ministero della Cultura di Francia precisa oggi che non c'è stata mala fede nell'operatore inglese, il quale aveva informato subito sia il pubblico che il Museo des Augustins dell'esistenza del quadro.
Si tratta, infatti, di un importante ritrovamento di un originale di Tournier, venduto il 12 ottobre 2009 da Sotheby's a Firenze come anonimo maestro caravaggesco e acquistato dal mercante francese Didier Aaron. La tela viene studiata e riattribuita a Tournier; portata da Aaron a Maastrich nel 2010, è venduta a Mark Weiss per 400mila € come opera proveniente dalla chiesa dei Pénitents noirs di Tolosa. La galleria informa immediatemente del suo ritrovamento proprio il Musée des Augustins, per avere una conferma dell'attribuzione, ma il conservatore in capo, vedendo il quadro soltanto in foto, non ha pensato che si trattasse dell'opera perduta! È molto probabile, a questo punto, che lo Stato francese acquisterà la tela per il Museo di Tolosa.


Nicolas Tournier (1590-1639), Cristo porta Croce, 1632 circa,
courtesy The Weiss Gallery, Londra

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