ArtEconomy24

Gli amori giapponesi di Wright

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

Gli amori giapponesi di Wright

È una mostra preziosa quella che si inaugura il 29 novembre nello spazio di Casabella laboratorio, la piccola galleria sorta da pochi anni all'ombra dei grattacieli della nuova city di Milano per iniziativa di Francesco Dal Co e della rivista «Casabella». Accompagnata dalla raffinata riedizione di un testo – Le stampe Giapponesi. Una interpretazione – pubblicato da Frank Lloyd Wright nel 1912 e ora tradotto in italiano con l'accompagnamento di un illuminante saggio di Margo Stipe, l'esposizione mostra per la prima volta in Europa 75 esemplari della collezione Surimono che il grande architetto americano aveva raccolto e custodito per tutta la sua vita, conservandoli in una scatola di legno scoperta solo trentanni dopo la sua morte. Imprescindibili per accedere alla poetica e alla filosofia della natura dell'inventore dell'architettura organica, i lavori di maestri come Hokusai, Gakutei, Hokkei e Shinsai ci portano alla fonte della sua ispirazione aiutandoci a comprendere quel desiderio di «semplificazione e dell'eliminazione di tutto ciò che è insignificante» che ispirò le pagine più alte della sua carriera di creatore universale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le stampe giapponesi di Frank Lloyd Wright, Milano, Casabella-Laboratorio (via Marco Polo 13) dal 29 novembre
al 20 dicembre

© Riproduzione riservata