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Art Basel Miami Beach, gli artisti italiani entrano nelle collezioni americane

  • –di Silvia Anna Barrilà

La decima edizione della fiera Art Basel Miami Beach si è conclusa il 4 dicembre a Miami con un record di pubblico - 50mila visitatori - e forti vendite.
Hanno partecipato 260 gallerie da 30 paesi con opere di 2mila artisti per un valore complessivo di 2,5 miliardi di dollari, valore assicurato dichiarato dal presidente di Axa Art Nord America (ArtEconomy24 del 3 dicembre).
Tredici le gallerie italiane che hanno attraversato l'oceano per incontrare i collezionisti delle due Americhe e non solo. "È andata molto bene - dice Lorenzo Fiaschi di Galleria Continua. Abbiamo venduto a collezionisti provenienti dai cinque continenti e soprattutto abbiamo conosciuto collezionisti nuovi. Molti sudamericani, per via della posizione di Miami, ma anche asiatici e stranieri che vivono qui, per esempio francesi e italiani". Continua ha partecipato a tutte le edizioni della fiera e questa è stata molto positiva non solo per i contatti ma anche per le vendite: "Abbiamo venduto soprattutto a privati, perché i musei hanno sempre bisogno di più tempo, ma siamo entrati in contatto con alcune istituzioni americane, sudamericane e anche cinesi".
Tra le opere vendute c'è "Two Less One Black", un lavoro del 2011 di Michelangelo Pistoletto composto da due specchi neri venduto subito per 200mila €. "Siamo molto contenti che ci sia stato un grande interesse per i lavori nuovi di Michelangelo e non solo per quelli storici già noti degli anni '70", spiega Fiaschi. L'opera andrà in un'importante collezione privata statunitense. "Rispetto agli altri anni - continua Fiaschi - abbiamo notato che c'è stato un interesse maggiore per l'opera in sé. Prima del 2009 la domanda era "How much?" e al massimo gli acquirenti si informavano sulle collezioni in cui era incluso l'artista o le mostre in programma. Ora abbiamo notato che i collezionisti si sono presi molto più tempo che capire l'opera, e ciò è molto rassicurante".
A dimostrazione di ciò sta il fatto che la galleria abbia venduto anche opere di artisti non ancora noti negli Stati Uniti come Sabrina Mezzaqui (vendite intorno ai 20mila €) e lavori più duri, anche se molto poetici, come quelli di Berlinde De Bruyckere e del camerunense Pascale Marthine Tayou, di cui Continua ha venduto due tele di grandi dimensioni ricoperte di bastoncini di carboncino, lamette, rasoi, spilli e diamanti (75mila €).
Gli italiani si sono distinti anche nell'ambito delle celebrazioni per il decimo anniversario della fiera, con una festa esclusiva organizzata da Armani e Cardi Black Box Gallery a cui hanno partecipato ospiti come Barbara Berlusconi, Lady Victoria Hervey, Adrien Brody e Damien Hirst.
Successi di vendite anche per David Zwirner, che ha piazzato il primo giorno cinque opere dell'artista svizzera Carol Bove (1971) per cifre tra 60mila e 150mila $. Il pezzo più importante, "La Traversée Difficile" del 2008, andrà in quella che è forse la più famosa delle collezioni dell'America Latina, la Colección Jumex. Carol Bove è appena entrata nella scuderia di artisti di David Zwirner che la rappresenta in collaborazione con la galleria newyorkese Maccarone. Le due gallerie hanno così inaugurato un modello di partnership che vogliono sviluppare per promuovere insieme il lavoro degli artisti.
Nonostante la crisi finanziaria il mercato internazionale dell'arte continua, quindi, a registrare vendite a sei e sette cifre grazie al numero crescente di milionari, che nel 2010 è cresciuto dell'8,3% per arrivare a quota 10,9 milioni, come registrato dalla consueta Capgemini and Merrill Lynch Global Wealth Management. Gli Stati Uniti contano il più alto numero di milionari al mondo (seguiti da Giappone e Germania), con 3,1 milioni di Paperoni (il 28,6% del totale). Ciò ha contribuito sicuramente al successo di Art Basel Miami Beach. Arne Ehmann della Gallleria Thaddaeus Ropac (Parigi e Salisburgo) ha dichiarato che la galleria ha venduto per il 90% a collezionisti americani, cosa che non accadeva da qualche anno e che ha sorpreso la galleria.
Grande soddisfazione anche per il torinese Franco Noero che a partire da quest'anno fa parte del comitato di selezione di Art Basel (dopo essere stato membro del comitato della sezione di Art Statement dal 2008 al 2010), e che quest'anno è stato segnalato per la prima volta con il suo socio Pierpaolo Falone nella Power 100 dalla rivista inglese Art Review "È andata bene sotto tutti i punti di vista - dice ad ArtEconomy24 -. È una fiera vitale e bellissima, con pubblico straordinario".
La galleria ha venduto una parete di stampe di Steven Shearer ad oltre i 100mila €, e poi opere di Andrew Dadson, Pablo Bronstein, Lara Favaretto e altri. Come Continua, anche Franco Noero ha notato l'afflusso di clienti nuovi e molto importanti, statunitensi e sudamericani. "È sicuramente il più importante appuntamento negli Usa - conclude Noero -, in definitiva è la fiera delle Americhe".



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