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A New York il Met conquista più visitatori del MoMa

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A New York il Met conquista più visitatori del MoMa

  • –Maria Adelaide Marchesoni

Le due più importanti istituzioni culturali americani il Met e il MoMa, nella gestione che si è chiusa nel giugno 2011, hanno evidenziato, sul fronte dell'affluenza, numeri per certi versi inimmaginabili. Il MoMa ha subito il crollo dell'11% dei visitatori scesi a 2,8 milioni, mentre il Metropolitan Museum ha registrato un record con circa 5,7 milioni di visitatori. Il calo dei visitatori al MoMa si può attribuire alla mancata presenza negli appuntamenti dell'anno passato di eventi blockbuster come era successo nel 2010 in occasione della "maratona dell'immobilità" dell'artista Marina Abramovic, che sedeva senza muoversi davanti ai visitatori per sette ore al giorno, e la mostra dedicata ai disegni tratti dai film del regista Tim Burton. Le caratteristiche di questi eventi difficilmente ripetibili a cosi breve distanza hanno contribuito a segnare il record di 3,1 milioni di visitatori nel periodo 2009-2010. Per il Met il successo di pubblico è stato determinato dalla mostra "Alexander McQueen: Savage Beauty" con 660mila visitatori, diventando l'ottava mostra più' vista nella storia del museo americano. Il consueto sondaggio annuale condotto durante l'estate in occasione della mostra dedicata ad Alexander McQueen e delle mostre - "Anthony Caro on the Roof," "Richard Serra Drawing: A Retrospective" e "Rooms with a View: The Open Window in the 19th Century" - ha evidenziato ancora una volta come la progettualità del museo è un veicolo molto importante che attrae numerosi turisti di New York e dintorni e internazionali. Nel periodo analizzato l'affluenza al museo ha generato un indotto pari a 908 milioni di dollari che si sono "trasformati" in 90,8 milioni di introiti fiscali per la città di New York. Impressionanti anche i numeri del sito web del Met: 47 milioni di visitatori, nell'anno fiscale 2011 e transazioni per oltre 13 milioni dollari, numeri in aumento rispetto all'anno precedente rispettivamente del 19% e del 18%. Entrambi i musei hanno aumentato, dopo la chiusura dei conti, il costo del biglietto di ingresso del 25% a 25 dollari. Il Met applica la formula dell'ingresso "suggerito", per il MoMa l'ultimo aumento del prezzo di ingresso è avvenuto nel 2004, ma il museo offre alcune agevolazioni e tra queste è possibile ottenere uno sconto se l'acquisto viene fatto on line. I maggiori costi di gestione hanno determinato l'aumento del biglietto per entrambe le realtà in funzione anche delle maggiori difficoltà nell'attività di fund raising soprattutto negli ultimi anni. Se sul versante "botteghino" è il Met a vincere, sul fronte dei conti i risultati 2011 del MoMa sono stati "migliori". Il surplus operativo ha tuttavia caratterizzato la gestione dei due musei, ma il Met ha registrato un calo passando da 3,7 milioni di dollari del 2010 a 1,3 milioni di dollari della gestione passata, mentre il MoMa ha archiviato l'anno con un risultato operativo pari a 2,7 milioni in aumento rispetto a 1,9 milioni del 2010. Per il Met, nonostante le azioni di risparmio attuate nel recente passato, nel 2011 i costi operativi hanno evidenziato un aumento dell'8,6% a 314 milioni di dollari per effetto della maggior incidenza degli oneri per la curatela e le mostre temporanee che presentano un'incidenza del 29% sul totale dei costi operativi. Decisamente più contenuto l'aumento per il MoMa che ha limitato l'incremento delle spese allo 0,71% a 154 milioni di dollari. Va tuttavia segnalato che i conti del Met, a differenza di quelli del MoMa, beneficiano di liberalità concesse da parte del comune di New York che nell'anno 2011 hanno permesso un risparmio di costi per utenze e servizi di guardiania nell'ordine di 26 milioni di dollari. A livello statale il museo ha beneficiato dell'apporto del The New York State Council on the Arts per 148mila dollari, mentre altri 75mila dollari sono stati donati da National Endowment for the Arts, da destinare nel 2012 alla mostra "Heoric Africans: Legendary Leadersm Iconic Sculptures". E l'andamento delle fonti di finanziamento? Per il Met i ricavi operativi hanno raggiunto 226,2 milioni di dollari in aumento dell'8,8% rispetto all'esercizio 2010. Gran parte dell'aumento purtroppo è stato assorbito dai maggiori costi per l'organizzazione delle mostre, la pubblicazione dei cataloghi e dalle spese generali. La parte più consistente dei proventi, il 59%, è stata generata dalla raccolta fondi che nel 2011 ha beneficiato del miglioramento del trend con un significativo ritorno alla fiducia e una rinnovata disponibilità da parte dei donatori, mentre il 14% dei ricavi è stato generato dalla biglietteria che ha raggiunto 32,2 milioni rispetto ai 31,6 milioni del 2010 con circa 5,7 milioni di visitatori come già detto. Il 16,5% dei ricavi del MoMa, saliti a 157,6 milioni (+1,21%), è stato generato dal fund raising, mentre la biglietteria che presenta un'incidenza del 14,4% ha registrato un calo dell'8,46% a 22,6 milioni di dollari. Per quanto riguarda i ricavi derivanti da Membership il Met genera l'11% e nel 2011 ha segnato una crescita del 7%, mentre per il MoMa l'incidenza è pari al 9,5% con un calo dell'1,45%. Uno sguardo alle risorse che sotto diversi aspetti sono state destinate agli acquisti di opere d'arte. Il MoMa ha destinato 50,9 milioni di risorse all'ampliamento della collezione, un ammontare in deciso aumento rispetto ai 15,9 milioni del 2010. Tra gli acquisti della passata gestione alcune opere di Cy Twombly (due dipinti e un gruppo di sette sculture eseguite tra il 1954 e il 2005). Dopo la chiusura dei conti, a fine settembre, il MoMa ha ricevuto in dono da collezionisti privati la video installazione della durata di 24 ore presente alla Biennale di Venezia del 2011 "The Clock" (2010) dell'artista Christian Marclay. Il Met ha acquistato opere per 36,5 milioni in aumento rispetto ai 32,1 milioni dell'anno precedente e gli acquisti hanno alimentato le collezioni di tutti i vari dipartimenti. Tornando ai numeri, è interessante analizzare l'entità e la composizione del portafoglio degli investimenti mobiliari. Il fair value del portafoglio mobiliare del Met a fine giugno 2011 era pari a 2,69 miliardi in aumento rispetto a 2,36 miliardi dell'anno prima di cui 154,5 milioni in fondi obbligazionari, 404,5 milioni in fondi azionari e 540,3 milioni in hedge funds. Per il MoMa il portafoglio investimenti presentava a fine giugno 2011 un fair value pari a 748 milioni rispetto a un costo storico di 602,3 milioni.

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