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Un concorso per il nuovo direttore del Museo di Villa Croce

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Un concorso per il nuovo direttore del Museo di Villa Croce

  • –Francesca Guerisoli


Gli operatori dell'arte genovesi, e non solo, sono in attesa della pubblicazione del bando per il nuovo direttore del Museo d'arte contemporanea di Villa Croce , posizione vacante dalle dimissioni di Sandra Solimano, rassegnate a fine 2010. Il nuovo direttore sarà, infatti, scelto attraverso un concorso pubblico volto a verificarne capacità di programmazione in situazioni di low budget, dimestichezza nel muoversi nella realtà italiana ed internazionale, comprovata esperienza organizzativa e formulazione di un programma innovativo per il Museo.
È giunto, infatti, alla fase finale l'iter che ha portato il Museo di Villa Croce alla redazione di un bando per la nomina del nuovo direttore, di cui si sono fatte promotrici nel novembre 2010 attraverso una petizione on-line Antonella Berruti e Francesca Pennone della galleria Pinksummer insieme ad Anna Daneri dell'associazione Peep-Hole . Solo nel primo mese la petizione ha raccolto quasi 700 firme, tra cui numerosi nomi noti della critica d'arte – come Roberto Pinto, Francesco Manacorda, Emanuela De Cecco, Giorgio Verzotti, Francesca Pasini – e di artisti – come Tomas Saraceno, Luca Vitone, Mario Airò. L'appello chiedeva la modifica del regolamento del Museo, in vigore dal marzo 2003, per concedere la possibilità di nomina di un direttore non per forza proveniente dall'interno della pubblica amministrazione. Se, infatti, all'Articolo 8 del Regolamento dei Musei Civici, di cui il Museo fa parte, viene indicato che l'incarico di direttore va attribuito "a un dirigente o a un funzionario appartenente ai ruoli del Comune di Genova", nelle Norme finali non si esclude la possibilità, "ove ragioni di specifiche funzioni lo richiedano, di adottare da parte di musei o istituti culturali specialistici appositi atti regolamentari".
L'appello ha dunque fatto leva sulla questione della professionalità, chiedendo all'Amministrazione l'avvio di un concorso pubblico: "Invitiamo a firmare tutti coloro che imputano la marginalità dell'arte contemporanea italiana alla mancanza di un sistema istituzionale qualificato, in cui troppo spesso le rare realtà museali presenti sul territorio sono defunzionalizzate e cannibalizzate da un fondamentalismo politico accentratore e senza competenza."
Ad un'iniziale chiusura da parte dell'Amministrazione, è seguita la costituzione di un tavolo di lavoro teso a verificare la possibilità, anche a livello giuridico, dell'istituzione di un bando di concorso per un direttore esterno e, nell'arco di un mese e mezzo, si è giunti alla definizione del budget e al reperimento dei fondi per la programmazione biennale, comprensiva di stipendio per il futuro direttore. Il Comitato per Villa Croce, che sta portando avanti il progetto, è formato da Francesca Pennone, Antonella Berruti e Anna Daneri, promotrici dell'appello; Andrea Ranieri, assessore alla Cultura del Comune di Genova; Luca Borzani, presidente della Fondazione per la cultura – Palazzo Ducale ; Andrea Fustinoni, presidente del FAI Liguria ; Giorgio Teglio, presidente dell'Associazione Amici di Villa Croce; Riccardo Garrone, presidente della Fondazione Edoardo Garrone.
Si tratterebbe di una gestione a forma mista pubblico-privata, in quanto il Comune avrebbe in carico esclusivamente le spese di gestione del complesso museale e del personale (che vanno da 500mila a 700mila euro), mentre la somma destinata alla programmazione, pari a 100mila euro, e la retribuzione del direttore, di 40mila euro, sarebbero garantite da una cordata di sponsor con partecipazioni che variano da 10mila a 30mila euro. I finanziatori per l'esercizio da giugno 2012 a maggio 2013 sono stati individuati nella Fondazione Edoardo Garrone , Gruppo Malacalza (entrambi già impegnati anche per il secondo anno di attività del Museo) e Fondazione Palazzo Ducale con 30mila euro a testa; Clinica Villa Montallegro, Fondazione Carige , Costa Crociere e un privato collezionista con 10mila euro e Latte Tigullio con 5mila euro. Il consiglio direttivo di controllo del budget, che vaglierà l'operatività del direttore, risulta costituito dai rappresentanti degli investitori.
Dunque i privati si affaccerebbero per la prima volta nel Museo: "Le sponsorizzazioni avute precedentemente erano di entità contenuta – afferma Francesca Serrati, responsabile del Museo –. Anche in questo caso, trattandosi di piccole cifre, escluderei il rischio di possibili interferenze: credo che l'autonomia del direttore sia assicurata". E aggiunge che "se non si fosse trovata questa soluzione, il Museo così com'era, senza finanziamenti, si sarebbe trovato in seria difficoltà".
Il futuro direttore, scelto da una commissione di esperti – Giacinto di Pietrantonio, Letizia Ragaglia, Edoardo Bonaspetti, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Marina Pugliese, Luca Massimo Barbero, Andrea Viliani –, dovrà presentare un progetto per il Museo, oltre ad avere un curriculum adeguato. Il futuro direttore sarà assunto con un contratto di collaborazione a progetto della durata di due anni, con presumibile inizio a giugno 2012, eventualmente rinnovabile per un anno.
Non dunque un direttore a chiamata, come avviene spesso nelle istituzioni museali italiane. "Si tratta di una procedura più democratica – afferma Francesca Serrati –, un bando aperto a tutti e di cui vogliamo dare la massima diffusione. Ci aspettiamo che partecipino anche figure meno note rispetto a quelle già inserite nei circuiti consolidati. Trenta-quarentenni che siano per Villa Croce propositivi e innovativi, che ne abbiano a cuore il suo futuro al di là dei due anni di incarico. Il Museo può essere al tempo stesso un volano per un giovane curatore, che avrebbe la possibilità di mettersi alla prova con le sue dinamiche".
Ora attendiamo il bando, che dovrebbe essere pubblicato a giorni.

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