ArtEconomy24

Genova offre un buon barocco

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

Genova offre un buon barocco

Il genere del ritratto barocco è tra i più amati dal grande pubblico; è tra i più decorativi ed evocativi di un mondo aristocratico ed è tra i più quotati in asta, subito dopo il paesaggio e la natura morta. Un ritratto di antenato può costare da 3mila euro in su e, a seconda del suo stato di conservazione, della provenienza, della qualità di esecuzione e della notorietà dell'autore, nello spazio di un pubblico incanto può passare da oggetto di arredo a pregiato bene rifugio.
Non a caso nel corso del 2011 proprio i ritratti firmati da grandi maestri sono stati aggiudicati per cifre milionarie: La signora a tre quarti con vestito di velluto verde e un cappello nero di Lucas Cranach ha totalizzato 1.616.400 euro da Sotheby's; il Gentiluomo a mezzo busto in tunica nera con colletto bianco di Diego Velázquez 3.446.000 euro da Bonhams e il Ritratto di Philip Stanhope, quinto conte di Chesterfield a figura intera con giacca scarlatta e cappello nero di Thomas Gainsborough 2.531.200 euro da Christie's.
Mediamente un buon ritratto virile di scuola italiana del XVII-XVIII secolo costa nella bottega di un antiquario sui 30mila euro, che possono lievitare fino a 150mila euro se l'opera è attribuita con certezza e addirittura raddoppiare la base d'asta in modo sorprendente se il ritratto è doppio e se l'artista è già entrato nei manuali di storia dell'arte. È il caso del milanese Giacomo Ceruti (1698-1767), pittore che nei primi anni del Settecento ritraeva i barboni (pitocchi) e che da Christie's Milano, il 29 novembre 2006, totalizzò 1.264.350 euro per il dittico Bravo e vecchia contadina.
È alla luce di queste riflessioni, dunque, che la prossima asta di Dipinti Antichi in programma il 29 febbraio da Wannenes di Genova (Palazzo del Melograno, piazza Campetto 2; www.wannenesgroup.com) va seguita con attenzione. Tra le 200 opere spiccano, infatti, alcuni ritratti interessanti, tra cui un notevole esemplare di Francesco De Mura (1686-1782), allievo favorito di Francesco Solimena e principale interprete del Rococò napoletano durante il regno di Carlo di Borbone. Si tratta di un Autoritratto identificabile con quello segnalato da Nicola Spinosa sul mercato antiquario di New York negli anni 1968-1972 e, secondo le indicazioni di Federico Zeri, proveniente dall'asta Cassirer-Helbing di Berlino e dalla collezione H. Freiherr Tucher di Vienna. Offerto per 35mila-45mila euro è la seconda redazione, con leggere varianti, di quella già nota e conservata nel Corridoio Vasariano agli Uffizi.
Un altro esemplare di qualità eccelsa, stimato 20mila-30mila euro, è il Ritratto di magistrato veneziano attribuito da Daniele Sanguineti e Camillo Manzitti al genovese Giovan Bernardo Carbone (1616-1683), celebre ritrattista formatosi sui modelli di Anton Van Dyck con Giovanni Andrea De Ferrari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata