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Nella Fondazione del MACRO il Comune di Roma porta in dote 1,5 milioni di euro

  • –DISara Dolfi Agostini

Si è chiusa una settimana piena di novità per il MACRO. Venerdì 16 marzo, in serata a margine dell'approvazione di bilancio del Comune di Roma, l'assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini ha ottenuto il parere favorevole della Commissione Cultura per la creazione della Fondazione, un organismo a maggioranza pubblica in cui il Comune entrerà con un milione e mezzo di euro. "Il consiglio di amministrazione sarà formato da tre membri del Comune e da due privati, di cui uno – già confermato - è Enel che apporta un contributo di 500mila euro" conferma Bartolomeo Pietromarchi, che è stato incaricato della direzione del museo lo scorso luglio dopo le dimissioni di Luca Massimo Barbero.
Sempre venerdì hanno aperto al pubblico le prime proposte della nuova stagione espositiva. Tra gli highlights le mostre personali del rumeno Mircea Cantor (1977) e dell'italiano Marcello Maloberti (1966) nello spazio Enel, entrambe visitabili fino al 6 maggio e costituite da nuove produzioni. È partito, inoltre, nella Sala Bianca il programma "Collezionismi" dedicato alla scoperta del valore pubblico di importanti collezioni private: la prima è quella dei Berlingieri, vista parzialmente nella residenza di famiglia in Basilicata durante l'evento "Arte Pollino" nel 2009. La mostra, "Going Around the Corner" spazia dagli anni '70 ad oggi e consta di oltre trenta opere, di cui sei resteranno in deposito al museo e appartengono agli artisti Mario Airò, Candice Breitz, Felix Gonzalez-Torres, Joseph Kosuth, Maurizio Mochetti e Bruce Nauman.
Ma le novità riguardano anche la percezione stessa della struttura museale. Dal nuovo MACRO, infatti, si accede anche dal cancello di Via Reggio Emilia, che era stato chiuso ai tempi dell'inaugurazione dell'ampliamento ideato e realizzato da Odile Decq. Così, il vecchio ingresso diventa una piazza aperta che si integra nel quartiere romano. Inoltre, a Febbraio ci sono stati gli arrivi del programma di residenze di MACRO Lab e il museo pullula di artisti al lavoro. I primi quattro partecipanti sono stati selezionati per chiamata diretta in quanto coinvolti nella prima mostra collettiva che aprirà il 28 giugno con il titolo "Re-generation" e la curatela di Maria Alicata e Ilaria Gianni. Loro sono gli italiani Carola Bonfili (Roma, 1981) e Luigi Presicce (Porto Cesareo, 1976), il peruviano Ishmael Randall Weeks (Cuzco, 1976) e l'inglese Graham Hudson (Londra, 1977).
Ad un mese dal loro arrivo a Roma si cominciano a delineare i primi progetti: Luigi Presicce, ad esempio, sta svolgendo un laboratorio artistico con la collaborazione di Vittorio Cavallini, Davide Daninos, Attila Faravelli, Andrea Kvas, Jonatah Manno, Nicola Martini, Jacopo Menzani, Fabrizio Prevedello e Maurizio Vierucci (Oh Petroleum). Dal loro scambio, scaturirà l'opera per la mostra. Graham Hudson, invece, sta lavorando ad un archivio che documenterà la trasformazione urbana della città eterna attraverso una minuziosa mappatura dei suoi cantieri, di cui l'artista raccoglie immagini, video e testimonianze. Sulle opere degli artisti in residenza il MACRO avrà un'opzione per l'acquisto a prezzi agevolati. Intanto, è impegnato nelle trattative per trattenere nella collezione la scultura "Anima" attualmente esposta nella personale di Mircea Cantor: un'enorme riproduzione in legno della Basilica di San Pietro realizzata in forma di marionetta secondo le usanze dell'artigianato in Transilvania.


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