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La Fondazione Cr Tortona «accende» le tele di luce

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La Fondazione Cr Tortona «accende» le tele di luce

Sei milioni di euro in otto anni, questo è stato l'impegno della Fondazione Cassa Risparmio di Tortona per costruire la collezione di pittura Divisionista che inaugura il prossimo 25 maggio a Tortona, nella Pinacoteca della Fondazione in corso Leoniero. «Tutto è iniziato nel 1999 – spiega il segretario generale Andrea Crozza – quando la Fondazione ha ceduto il pacchetto di maggioranza della Cassa, che aveva un nucleo di 70 artisti locali, tra cui 12 tele di Pellizza da Volpedo». Alla cessione le opere sono rimaste alla Fondazione e nel 2001 per volontà dell'allora presidente Carlo Boggio Sola la Fondazione Cr Tortona ha iniziato a collezionare Divisionisti. «Il presidente desiderava che queste opere fossero fruite dal pubblico, così abbiamo cominciato una politica di acquisti, prima di altre opere di Pellizza, poi la tela "Piazza Caricamento" (1891) di Plinio Nomellini comprata per 400mila euro dagli eredi del maestro Mascagni (amico del pittore e per 100 anni nella racolta di famiglia, ndr)». È l'opera più celebre della collezione. «Da questo acquisto simbolico si è sviluppato il progetto di ricostruire l'ambiente culturale e artistico di Pellizza raccogliendo la pittura divisionista da privati e antiquari e in asta, facendoci guidare dall'esperto Paul Nicholls e dall'amicizia di Aurora Scotti Tosini, studiosa di Pellizza, e Giovanna Ginex, studiosa di Longoni». Così è stata comprata la tela «Mi ricordo quand'ero fanciulla (Entremets)» del 1903 di Angelo Morbelli. «La collezione si focalizza su opere realizzate tra il 1885 e il 1920 che documentano il dibattito divisionista in area lombardo-piemontese e gli artisti che hanno abbracciato le teorie ottiche del colore sino al 1920: il cuore della raccolta di 80 opere batte negli anni 1890-1910». Così dopo è stato acquistato «Lo sciopero» del 1889 di Nomellini e di Emilio Longoni «La venditrice di frutta» del 1891 da Sotheby's Milano il 14 giugno scorso al prezzo di 186.750 euro. «Obiettivo della Fondazione è valorizzare la pittura divisionista con borse di studio. Anche perché crediamo che l'arte, attraverso corretti investimenti, possa rappresentare una buona diversificazione del portafoglio» conclude Crozza.
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