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Sconfitti per dieci a uno dai francesi Pointilliste

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Sconfitti per dieci a uno dai francesi Pointilliste

I Pointilliste battono i Divisionisti 10 a 1, sebbene i giocatori francesi in campo siano soltanto due: Georges Seurat (1859-1891) e Paul Signac (1863-1935). Si incontrano a Parigi nel 1884 e due anni dopo realizzano i primi paesaggi a puntini con i colori primari (blu, giallo, rosso) giustapposti sulla tela a quelli complementari (arancione, viola, verde). Sono giovani post-impressionisti, il loro sodalizio è forte, ma dura appena sette anni, stroncato dall'improvvisa morte di Seurat. Tocca a Signac portare avanti in solitudine il Pointillisme, ormai contestato da ogni parte e a tenere alta la bandiera della ricerca del bello scientifico. Il suo mercato è internazionale e in gran salute. Dal 1990 a oggi si registrano 2.351 passaggi in asta, soprattutto disegni, acquerelli (68%) e multipli a stampa (19%), con un venduto dell'81% e un top price di 14 milioni di dollari da Christie's New York nel 2007 per «Cassis. Cap Canaille» (1889). Record riconfermato lo scorso 7 febbraio da Christie's Londra dalla vendita per 13,9 milioni dollari di «La Corne d'Or, Constantinople» (1907). Era stato acquistato nel 2008 per 6,6 milioni di dollari e ha incrementato del 110% il suo valore in quattro anni. Le aggiudicazioni che superano il milione sono 66, quasi tutte opere puntiniste datate dal 1886 al 1925 e raffiguranti paesaggi cari al pittore: Andelys, la Rochelle, Mont Saint Michel, Antibes, Saint-Tropeze (dove Signac vive dal 1892 al 1900) e dove mette a punto la tecnica dell'acquerello dipingendo delicate carte stimate oggi da 10mila a 40mila dollari. Secondo l'indice Artprice 100 euro investiti nel 1998 in un'opera di Signac nel gennaio 2012 valevano in media 139.
A Georges Seurat spetta, invece, il top price assoluto di 35,2 milioni di dollari per «Paysage, l'Ile de la Grande-Jatte» (1884), aggiudicati nel 1999 da Sotheby's New York, ma è un caso isolato, perché il suo secondo record si attesta sui 6,3 milioni di dollari, battuti nel 2008 per «Au divan japonais» (1887-1888), una piccola matita nera e gouache. Più raro in asta con 180 passaggi dal 1990 a oggi, un venduto del 61% (soprattutto acquerelli) e 22 aggiudicazioni sopra il milione di dollari, è seguito nella classifica dei puntinisti da Maximillian Luce (1858-1941), Charles Angrand (1854-1926), René Victor Auberjonois (1872-1957) e Willy Finch (1854-1930) quotati quanto i Divisionisti italiani.
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