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Scatti democratici per tutti

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Scatti democratici per tutti

La fotografia è un'arte che riduce le distanze. Per questo la seconda edizione di Mia Milan Image Art Fair dal 3 al 6 maggio al Superstudio Più (via Tortona 27) riempie il capoluogo lombardo di scatti con una caratteristica: «Un fotografo per ogni stand a garanzia della qualità» spiega Fabio Castelli, ideatore e direttore dell'appuntamento riservato a fotografia e videoarte. I 268 espositori, tra gallerie, fotografi indipendenti, editoria specializzata e fotolaboratori, da 16 paesi presenteranno 211 artisti nazionali e internazionali. «Certo gli acquisti ci sono anche se i budget si sono ridotti: i collezionisti desiderano gratificarsi con un bene non primario, ma sempre tassato troppo (Iva 21%, ndr)» contesta Castelli. Negli stand sono tornati con le gallerie gli artisti che l'anno scorso si erano autopromossi, dopo il vaglio del comitato scientifico. «Certo sarà necessario rafforzare ancora di più la rete sul territorio, oltre che con la Provincia e il Museo della Fotografia di Cinisello, perché la fotografia può dare ossigeno al mercato dell'arte» è convinto Castelli. Anche in questo appuntamento il comitato scientifico ha selezionato 20 fotografi presenti senza galleria. «Abbiamo scelto la qualità dei reportage in bianco e nero, ma anche temi più concettuali in modo da dare al collezionismo un panorama completo» spiega Roberto Mutti, nel comitato e curatore e critico fotografico. «Gli stessi reporter hanno capito che per entrare in collezione devono fare tirature limitate e certificate con dimensioni variabili e curare la qualità di stampa». Qualche nome da seguire? «I grandi stranieri come August Sander, William Klein, Yamamoto Masao o Roman Opalka; tra i grandi italiani Giacomelli, Campigotto, Basilico e Mulas, e da scoprire Occhiomagico, Aldo Tagliaferro, Franco Donaggio e Roberto Kusterle» parola di esperto.
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