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American Art in asta, successo in patria

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American Art in asta, successo in patria

  • –di Riccarda Mandrini

Si è chiusa con un totale di 34.787.625 di dollari (compresi i buyer's premium) l'asta di "American Art" tenutasi a New York il 17 maggio 2012. Le stime fornite prima della vendita avevano un valore di 19,4 milioni di dollari la minima e 28,4 la massima. I 59 lavori all'incanto - 52 hanno trovato un acquirente e sette sono andate invendute - avevano ricevuto un eccezionale riscontro di pubblico già durante l'esposizione di preasta inaugurata il 12 maggio.
Con ‘American Art' viene definito quel segmento di opere prodotte da autori statunitensi moderni che fecero il loro debutto sulla scena artistica a partire dalla seconda metà degli anni '50 dell'800 fino agli anni '50 del ‘900 circa, quindi prima dell'Espressionismo astratto. Jackson Pollock è considerato emblematicamente lo spartiacque tra la pittura americana moderna e le avanguardie.
Gli artisti americani moderni guardavano con molto interesse alle istanze della pittura Europea, soprattutto ai modelli legati al paesaggio dei grandi maestri quali Constable, Turner, l'Ecole de Barbizon e da ultimo gli Impressionisti, senza dimenticare gli scritti di Ruskin e Whitman. "La pittura di paesaggio era un genere molto amato negli Stati Uniti e appassionava la ricca borghesia americana" faceva notare lo scrittore John Updike, in un suo saggio critico – pubblicato su "The New York Review of Books" - riferito alla rassegna Tourism and American Landscape proposta dal Cooper Hewitt National Design Museum di New York nel 2006.
Updike sottolineava come la pittura di paesaggio in America abbia svolto un ruolo fondamentale, grazie alle stampe riprodotte sulle riviste popolari, nel "solidificarsi e diffondersi dell'identità americana dalla metà dell'Ottocento in poi". Il pittore di paesaggio era visto come il produttore di un manufatto di lusso, perfetto interprete del gusto borghese e "il paesaggio ‘semi-addomesticato'", riferiva ancora Updike "era diventato un bene di consumo per il ceto medio americano di pari passo con il proliferare dei luoghi di villeggiatura".
Ma più di tutto i collezionisti statunitensi amavano quegli artisti, spesso paesaggisti, capaci di portare avanti la causa dell'arte nazionale (situazione molto evidente ad esempio nella splendida raccolta della Philips Collection di Washington), che in questo ambito mostrava una intrinseca debolezza rispetto all'arte europea.
E la vendita del 17 maggio ha certamente avuto il pregio di avere messo insieme le opere di autori che meglio rappresentarono l'età moderna della pittura statunitense.
Quasi scontato il successo per la tela di Edward Hopper (1882-1967) "Bridle Path", 1939, messa all'incanto dal San Francisco Museum of Modern Art a sostegno del nuovo programma di acquisizioni. "Bridle Path" rappresenta una piacevole scena equestre, un soggetto molto diverso da quelli che caratterizza la pittura iperrealista e urbana dell'Hopper più conosciuto.
Il lavoro veniva dato in preasta a 5-7 milioni di $ ed è passato di mano per 10.386.500 $, acquistato da un collezionista privato americano.
In assoluto il miglior risultato per Hopper riguarda la tela "Hotel Window", 1955, venduta da Sotheby's nel 2006 per 26.896.000 $ a fronte di una stima massima di 15 milioni.
"Tennis at Newport", 1920 di George Bellows (1882-1925), autore amatissimo dalla borghesia americana, era quotato 5.-7 milioni di $, ceduto dopo poche battute per 7.026.500. Il tema del quadro fu ispirato all'artista mentre era in vacanza, nel 1919, con la moglie a Middletown, nel Rhode Island. Bellows dipinse due differenti versioni di "Tennis a Newport", una è ospitata al Metropolitan Museum of Art.
Terza migliore vendita della seduta d'asta se la è aggiudicata "A Halt in the Wilderness" dipinto da Frederic Remington, che è passata di mano per 2.770.500 $, raddoppiando la sua quotazione massima di 1.200.000 (la minima era di 800.000 $). L'artista era figlio di un eroe della Guerra Civile americana, mentre la madre apparteneva a una ricca borghese. Remington è uno tra i più noti pittori che si dedicarono alla rappresentazione dell'Old West.
Interessante anche la performance di un altro emblematico autore moderno americano, Childe Hassam (1859-1935). "In the sun", 1888, era quotato 1.5-2.500.000 ed è stata ceduto, comunque entro la stima, alla cifra di 1.986.500 $. Un record per una tela dell'artista.
Una delle migliori vendite per una tela di Hassam, messa in asta da Sotheby's nel 2009, riguardava "Newport", 1901, una raffinata marina, proveniente dalla Fitzhug Collection. Offerta ad una quotazione massima di 700.000 $ raggiunse 902.000 $.
Childe Hassam è noto al pubblico come American Impressionist, la sua grande abilità come pittore gli portò una grande fama in patria, ma non riuscì mai a trovare uno suo spazio in Europa.
Un museo Americano ha acquistato il dipinto "Jacklight", 1980, opera di Andrew Wyeth (1917- 2009), proposto in preasta a una stima compresa tra i 500-900.000 $ e portato via a 1.538.500 $. Wyath, famoso per la sua eccezionale vena realistica nel ritrarre i paesaggi soprattutto del Maine e della Pennsylvania, fu insignito della National Medal of Art, nel 2007.
Diverse le opere che hanno visto raddoppiare il prezzo di realizzo rispetto alle quotazioni pre asta. Certamente da segnalare, la scultura in bronzo "Horse", di Elie Nadelman (1882-1946), la cui stima massima era di 300.000 $ ed è passata di mano per 842.500 $ e Milton Avery (1885-1965) con "Girl with the Tephone", 1943, una raffinata pittura di stampo realista, data a 300.000 $ come stima massima e ceduta a 692.500.
Ha trovato subito un acquirente "Constellation of the archer", l'opera dell'artista afro americano Romare Bearden (1911-1988), offerto a una quotazione massima di 60.000 $ è passato di mano per 86.500 $.
E' interessante notare come l'arte afroamericana si mostri sempre di più capace di catalizzare una interessante parte del mercato statunitense. I lavori di numerosi artisti afroamericani sono ormai presenti in alcune importanti collezioni, in primis la Rubell Family Collection di Miami che da oltre quarant'anni acquista opere di artisti afroamericani e dove Bearden è molto ben rappresentato.
Lo scorso autunno Il Mint Museum di New York dedicò a Bearden una personale per il centenario della sua nascita ed ebbe un eccezionale successo. Romare Bearden svolse un ruolo determinante nella fondazione di Studio Museum of Harlem il museo newyorchese dedicato alle opere degli artisti di origine afroamericana e meticcia.

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