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Photographer's Gallery e FORMA dedicano nuovi spazi al collezionismo

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Photographer's Gallery e FORMA dedicano nuovi spazi al collezionismo

  • –di Sara Dolfi Agostini

Da dieci anni è difficile orientarsi tra le proposte fotografiche italiane e internazionali, disperse tra le gallerie, le fiere, i musei di settore e quelli di arte contemporanea. A fare da guida, però, ci sono delle istituzioni estremamente dinamiche che suggeriscono paradigmi alternativi al sistema, coniugando attività espositive, educative e commerciali. Ed è proprio in questo momento di contrazione delle risorse economiche e del mercato che due di queste istituzioni – la Photographer's Gallery a Londra e Forma a Milano - osano espandersi e rinnovare le proprie strategie nei confronti del collezionismo fotografico.
Dal 1971 la Photographer's Gallery di Londra è l'avamposto della fotografia in Inghilterra: un ruolo cui ha parzialmente rinunciato per 18 mesi per la ristrutturazione e l'ampliamento dell'edificio che la ospita dal 2008, costato 8,9 milioni di sterline, di cui 8,5 già raccolti tramite attività di fund raising. "Abbiamo raddoppiato lo spazio espositivo e possiamo contare su due gallerie con soffitti alti che ci permettono finalmente di mostrare le opere di artisti internazionali che usano il grande formato e il video" afferma con soddisfazione Brett Rogers, direttrice dal 2005, che ha approfittato fin da subito delle nuove opportunità invitando ad esporre il fotografo Edward Burtinsky (Ontario, 1955) e i Raqs Media Collective, alias Jeebesh Bagchi, Monica Narula e Shuddhabrata Sengupta, che si esprimono spesso attraverso video. Con le loro opere la Photographer's Gallery ha riaperto al pubblico il 19 maggio.
Ma non è stato solo il programma espositivo pubblico ad arricchirsi: "Un terzo dei nostri redditi arrivano dal Cafè, dalla libreria e dall'attività di vendita delle stampe fotografiche, e per la prima volta abbiamo deciso di creare uno spazio a pian terreno per mostrare gli autori che rappresentiamo" spiega. A beneficiarne saranno fotografi che collaborano con la galleria da molti anni come Sebastiao Salgado, (Brasile, 1944; prezzi da 3.100 sterline in su), ma anche giovani che operano in Inghilterra come Kurt Tong (Hong Kong, 1977; prezzi da 300 sterline in su) e Simon Roberts (Londra, 1974; prezzi da 500 sterline in su), che avrà una personale il 12 luglio. "Siamo una charity e il punto di avere una galleria commerciale non è solo l'autofinanziamento, per quanto i nostri programmi – espositivi ed educativi – richiedano 1 milione di sterline di budget annuo" segue Rogers, e aggiunge: "quando abbiamo cominciato le nostre attività quarant'anni fa bisognava educare le persone a considerare la fotografia una forma artistica, ma anche preparare il terreno per il collezionismo affinché le generazioni future di fotografi potessero mantenersi vendendo le proprie stampe".
Così, da sempre, le due anime – non profit e commerciale – convivono nella stessa istituzione e da adesso condividono il nuovo spazio espositivo, pur mantenendo la propria indipendenza sul piano delle scelte artistiche. Una condizione che accomuna la Photographer's Gallery ad un'istituzione italiana, Forma Centro Internazionale per la Fotografia, creata a Milano nel 2005 dall'Agenzia Fotogiornalistica Contrasto, anche proprietaria dell'omonima casa editrice. Forma è una fondazione e produce mostre fotografiche di interesse pubblico, attività educative e un master in collaborazione con NABA. Soprattutto, fin dalla sua creazione, ospita al suo interno una galleria commerciale di proprietà di Contrasto e gestita da Alessia Paladini che proprio in questi mesi si è dotata per la prima volta di uno spazio espositivo.
"Ci siamo trasferiti nell'area davanti al bookshop e in quella del ristorante, così abbiamo un ingresso nostro" spiega la direttrice. Una scelta che risolve il problema dell'accessibilità che la galleria ha avuto fino allo scorso novembre, quando era situata in un ufficio all'interno dell'area espositiva della Fondazione, cui si accedeva previo pagamento di un biglietto. Nella programmazione c'è un occhio di riguardo per la fotografia italiana. "Adesso, per approfittare dell'uscita del libro "Teatri d'Italia", abbiamo la mostra di Massimo Siragusa (Catania, 1958; prezzi da 2.500 a 10.000 euro per edizioni di 10); poi il 31 maggio inauguriamo la personale di Paolo Ventura (Milano, 1968; prezzi da 4.500 a 7.000 euro per edizioni di 10) con il nuovo lavoro "Behind the Walls" e a ottobre la prima esposizione di Alessandro Imbriaco (Salerno, 1980), un giovane fotografo molto talentuoso" anticipa Alessia Paladini.
La nuova strategia espositiva mira a coniugare il fine, cioè la produzione di mostre fotografiche per la vendita, con l'intento di promuovere in modo più incisivo il sistema fotografico internazionale nella scena italiana - e viceversa - e già genera i primi risultati. "Da quando abbiamo lo spazio possiamo lavorare in co-produzione con gallerie americane del profilo di Howard Greenberg di New York, con cui organizzeremo una presentazione del lavoro del giapponese Kenro Izu (Osaka, 1949), ma anche rappresentare autori del calibro di Erwin Olaf (Olanda, 1959; prezzi da 4.500 a 30.000 euro, edizioni variabili), cui faremo la prima mostra italiana proprio qui nel 2013" racconta la direttrice. Due iniziative commerciali che contribuiscono ad abbattere le frontiere.




Paolo Ventura
Behind the Walls #04, 2011
Stampa digitale, cm. 105 x 126, 5, edizione di 3 esemplari
©Paolo Ventura/Courtesy Forma Galleria Milano





Erwin Olaf
Keyhole #5, 2012
Stampa cromogenica cm. 60 x 45, edizione di 10 cm. 113 x 84, edizione di 7
©Erwin Olaf/Courtesy Forma Galleria Milano





Edward Burtynsky
Shipbreaking #13, Chittagong, Bangladesh, 2000
© Edward Burtynsky
Courtesy Nicholas Metivier, Toronto/ Flowers, London





Edward Burtynsky
Highway #1, Intersection 105 & 110, Los Angeles,
California, USA,2003
© Edward Burtynsky
Courtesy Nicholas Metivier, Toronto/Flower, London





Raqs Media Collective
36 Planes of Emotion
Installation image from Raqs Media Collective on
display at The Photographers' Gallery until 1 July 2012
© Kate Elliott, 2012





Raqs Media Collective
An Afternoon Unregistered on the Richter Scale, 2011
video projection of treated and animated archival
photograph by James Waterhouse
3' 35", loop, silent
© Raqs Media Collective
Courtesy the artist / Frith Street Gallery

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