ArtEconomy24

La Borsa ama i francobolli

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

La Borsa ama i francobolli

Il mercato dell'arte va a gonfie vele, le aste di maggio sono state particolarmente positive nonostante la crisi: le società dell'industria dell'arte, quotate in Borsa, come hanno reagito? L'indice Skate's Art Stocks Index, che raggruppa i titoli attivi nel segmento dell'arte, ha archiviato i primi cinque mesi del 2012 con una performance molto debole e in calo dell'1,7 per cento. Più pesante il bilancio se l'analisi è effettuata su base annuale: l'indice ha perso il 18% circa. A fine maggio il segmento dell'industria dell'arte presentava una capitalizzazione di mercato pari a 3.368 milioni di dollari con Sotheby's che dominava il segmento con il 61% di capitalizzazione. In questo confronto (tabella) si analizzano alcuni titoli dell'industria dei collezionabili e dei servizi relativi.
Le case d'asta
Dopo il primo trimestre gli analisti di Citi hanno confermato in «neutral» il giudizio su Sotheby's, ma hanno rivisto al ribasso le stime di eps (utile per azione) 2012 a 1,79 dollari da 2,05 per la revisione dell'eps del secondo trimestre a 1,45 da 1,60 dollari. Le ragioni vanno ricercate nell'ipotesi di una contrazione del volume d'affari aggregato a fronte di un aumento delle spese. Gli esperti di Citi confermano il target price a 35 dollari sulla base di un multiplo pari a 14 volte gli utili 2013 in vista del miglioramento del margine delle commissioni d'asta oltre allo sviluppo delle vendite private. Ma vi sono alcuni rischi per il raggiungimento del target price – a giudizio degli analisti – tra cui un contesto operativo più competitivo non solo a causa dello storico rivale, Christie's, ma per le insidie rappresentate dai concorrenti cinesi.
Noble Investments, attiva nel commercio al dettaglio di monete e nelle aste di oggetti rari, ha chiuso i primi sei mesi del 2012 con un aumento del giro d'affari del 7% e un eps in crescita del 64% a 12,27 pence, risultato ottenuto grazie al positivo apporto delle aste. La domanda di oggetti rari, offerti privatamente o attraverso aste effettuate a Londra, Hong Kong e New York, rimane in prospettiva molto forte. L'asta di oggetti rari di arte islamica di aprile ha raggiunto valori molto elevati e il management non ha dubbi sull'investimento in oggetti da collezione: può essere una valida alternativa alla volatilità di altre forme d'investimento mobiliare.
High-value collectibles
Tra i gruppi attivi nei servizi per le collezioni di oggetti di valore, Collectors Universe quotata al Nasdaq, ha registrato negli ultimi 12 mesi una performance positiva (+3,43%) che sale al 16,04% considerando gli ultimi cinque anni. A fine marzo il gruppo leader nei servizi di autenticazione di oggetti da collezione (dalle monete d'oro alle figurine) ha chiuso i primi nove mesi con uno sviluppo del giro d'affari generato dalle autentiche delle monete (+16%), frenato però dall'andamento flat del terzo trimestre a seguito di un contesto operativo più difficile. Inoltre il quarto trimestre è iniziato all'insegna del rallentamento soprattutto nel segmento delle monete. In particolare, su base annua i ricavi derivanti dalla vendite di monete di argento e oro Eagles dalla zecca degli Stati Uniti sono diminuiti rispettivamente del 24% e del 44% sullo stesso periodo del 2011. Il management per il quarto trimestre ha lanciato alcuni warning in vista di una possibile flessione dei ricavi delle monete rispetto al 2011. Monete da collezione, francobolli, medaglie e altri oggetti da collezionismo stanno diventando un asset class sempre più attraente per un investimento alternativo poiché hanno dimostrato essere investimenti resilient, soprattutto nella fascia alta di prezzo. Un esempio: i 30 francobolli più rari nel Regno Unito hanno accresciuto il valore dell'11% circa all'anno. L'indice GB30 Rarities elaborato da Stanley Gibbons, principale operatore del settore, ha registrato un aumento del 9,7% all'anno dal 1954. Il mercato dei francobolli presenta un valore di 6 miliardi circa di sterline all'anno e si stimano 60 milioni di collezionisti di francobolli nel mondo di cui 20 milioni solo in Cina. Stanley Gibbons ha chiuso il 2011 con un giro d'affari in crescita del 35% e un incremento dell'utile del 19% a 5 milioni di sterline. La marginalità operativa lorda ha subito un calo per l'aumento, nel mix dei ricavi, degli oggetti rari, dei francobolli cinesi e delle monete. Il gruppo nel 2011 ha potenziato le vendite online (+70%) e la presenza nei mercati più importanti aprendo un ufficio a Hong Kong.
Il dealer
Prosegue il rialzo (+286%) di Weng Fine Art quotata da gennaio che a fine maggio ha acquisito il 4% di Artnet. Il primo trimestre 2012 si è chiuso con numeri molto interessanti benché di dimensioni ancora molto contenute. I ricavi sono aumentati del 33% e l'ebitda margin è passato dal 77% all'82%. Per il 2012 è atteso il consolidamento di questi risultati nonostante gli investimenti per la piattaforma e-commerce.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata