ArtEconomy24

La generazione under 35 si fa strada: artisti e collezionisti a confronto

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

La generazione under 35 si fa strada: artisti e collezionisti a confronto

  • –Silvia Anna Barrilà

L'Italia, si sa, non è un paese per giovani, e lo stesso si può dire del suo sistema dell'arte. Ma non è così dappertutto. Proprio in questi giorni si parla di artisti e operatori dell'arte under 30 e 35 in due liste: una, pubblicata dal sito d'informazione sul mercato dell'arte Artinfo e dedicata ai trenta operatori sotto i 30 anni più influenti nel mondo dell'arte; l'altra è la lista degli artisti nominati al Future Generation Art Prize, il premio da 100mila dollari sponsorizzato dalla fondazione di Victor Pinchuk, miliardario russo, collezionista e fondatore del Pinchuk Art Center. E se la lista di Artinfo è piuttosto americanocentrica, in quella del Future Generation Art Prize ci sono anche due nomi di italiani, e sono due donne: Micol Assaël (33 anni) e Meris Angioletti (34).
Gli artisti
Micol Assaël è nota per le sue installazioni di grandi dimensioni che si confrontano con i principi della fisica e la tecnologia. È romana ma trascorre lunghi periodi in giro per il mondo, per esempio in Russia o in Siberia, per svolgere le ricerche per le sue opere. Ha già avuto diverse mostre istituzionali, tra cui le ultime sono state quelle al Museion di Bolzano nel 2010, al Palais de Tokyo www.palaisdetokyo.com/fr/au-palais-de-tokyo di Parigi e al Fridericianum di Kassel nel 2009. Sul mercato è rappresentata da giovani gallerie influenti come Galleria Zero a Milano e Johann König a Berlino. "I suoi collezionisti sono prevalentemente italiani, per esempio c'è la Sandretto Re Rebaudengo" dice Erika Weiß di Johann König, "ma è già presente in collezioni straniere, in Francia e negli Stati Uniti". Le installazioni di grandi dimensioni arrivano fino a 110mila euro; i disegni e le opere su carta sono intorno a 2.500 euro.
Anche Meris Angioletti è rappresentata (da poco tempo) da una galleria con sede a Berlino e a Parigi, Schleicher-Lange. "La carriera di Meris ha avuto un'accelerazione negli ultimi due anni" spiega Andreas Schleicher-Lange"con la partecipazione, per esempio, alla mostra ‘Illuminations' curata da Bice Curiger alla Biennale di Venezia, e alla Biennale di San Paolo che apre a settembre". Le sue opere investigano i meccanismi della percezione, della memoria e della psiche. Ha già esposto alla GAM di Torino, alla GAMeC di Bergamo, al Castello di Rivoli, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e, all'estero, al Palais de Tokyo e al Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam. I prezzi vanno in genere da 1.500 a 10.000 euro.
I venti candidati al premio, che verrà consegnato il 7 dicembre nell'ambito di una mostra al Pinchuk Art Center a Kiev (27 ottobre 2012-gennaio 2013), sono stati scelti da una commissione di sette membri tra 4.200 artisti da 134 nazioni che hanno fatto domanda di partecipazione online. Il 21° candidato è Mykyta Kadan, vincitore dell'ultima edizione del premio sponsorizzato dalla stessa fondazione e dedicato agli artisti ucraini sotto i 35, il PinchukArtCentre Prize. Il bottino in palio è ricco: il premio da 100mila dollari verrà diviso in 60mila dollari per l'artista e 40mila dollari per la produzione di una nuova opera. Altri 20mila dollari verranno sponsorizzati dalla fondazione per finanziare programmi di artisti in residence per il vincitore.
Tra gli altri artisti candidati ci sono l'iraniana Tala Madani (30 anni), che l'anno scorso ha esposto in una collettiva all'interno del Padiglione danese a Venezia ed è già molto richiesta sul mercato (le sue opere da Pilar Corrias a Londra quotano tra 13mila e 60mila dollari); il turco con base ad Amsterdam Ahmet Öğüt (30 anni), che ha già un ricchissimo curriculum di mostre istituzionali ed è nelle collezioni di Vehbi Koç, Ingvild Goetz e Giovanni e Valeria Giuliani; e Joao Maria Gusmao e Pedro Paiva (33 e 34 anni), molto ammirati nel 2009, quando hanno rappresentato il Portogallo alla Biennale di Venezia.
Gli operatori
La lista di Artinfo, invece, è prevalentemente composta da giovani americani. Alcuni dei protagonisti provengono da famiglie reali, come le due prime in classifica, la sceicca Al-Mayassa Bint Hamad Bin Khalifa Al Thani e Alia al-Senussi, membro della famiglia reale libanese in esilio. Oppure sono "figli di papà", aspiranti galleristi che si sono messi sulle orme dei padri, come Max Levai, figlio del presidente di Marlborough Gallery; Alex Logsdail, figlio del fondatore di Lisson Gallery e Mike Ovcharenko, figlio del fondatore di Regina Gallery.
Ma ci sono anche moltissimi giovani che hanno sviluppato progetti che uniscono il mondo dell'arte e della tecnologia, come Aditya Julka, co-fondatore di Paddle8; Alexandra Chmela (che è figlia del collezionista Alexader Chmela), che ha sviluppato ArtBinder, un'application per presentare e catalogare le opere degli artisti, usato da gallerie come David Zwirner, L&M e Pace al posto dei classici raccoglitori; o ancora Carter Cleveland, informatico che ha sviluppato il sito Art.sy, attirando gli investimenti di personaggi come Dasha Zhukova e Larry Gagosian; e infine Julia Kaganskiy, che è coinvolta in numerosi progetti che uniscono l'arte, la cultura e la tecnologia tra cui Creators ProjectMeet Group

© Riproduzione riservata