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Berlin Art Week: lo Stato ci crede

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Berlin Art Week: lo Stato ci crede

  • –di Silvia Anna Barrilà

Milano come Berlino? In questa settimana nelle due città è in corso la settimana dell'arte con gallerie e musei sinergici per offrire ai visitatori il meglio della scena artistica. Ma se Milano non riceve alcun sostegno per l'evento, a Berlino lo Stato ci crede. In questa intervista ad ArtEconomy24 Christoph von Knobelsdorff, Segretario di stato nel Senato per l'Economia, la Tecnologia e la Ricerca spiega perché.

Qual è il ruolo del senato per l'economia all'interno della Berlin Art Week?
Quello di un importante sostenitore e pioniere. Insieme al Dipartimento per la cultura ci siamo seduti attorno a un tavolo con i partner della Berlin Art Week e abbiamo deciso di sostenere l'iniziativa dal punto di vista finanziario. Sono tre le idee che associamo alla Berlin Art Week: prima di tutto, come Senato per l'economia, ci sta a cuore lo sviluppo della città come luogo di fiere e congressi; poi, un luogo allettante dal punto di vista economico deve essere possedere una particolare attrattiva al di là delle condizioni politiche, e l'arte e la cultura in questo senso sono molto importanti. Infine, l'arte rappresenta, con le sue gallerie e i commercianti, un fattore economico.

Quanto investe il Senato nella Berlin Art Week e per che cosa?
Il Senato per l'economia sostiene la Berlin Art Week con 250mila euro all'anno. Lo scopo è finanziare la creazione di un tetto comune per le diverse attività, il suo coordinamento e la sua commercializzazione. Inoltre vengono investiti per invitare i collezionisti privati e le fondazioni. Il nostro desiderio è che la Berlin Art Week contribuisca a fare di Berlino una metropoli artistica stimolante e invitante per la scena artistica internazionale.

In che modo l'offerta culturale influenza lo sviluppo economico?
Un'offerta culturale sostanziosa e variegata contribuisce a rendere una città più attraente, e costituisce sempre di più un criterio decisivo per le imprese nella scelta della propria sede. Inoltre attira turisti ma anche compratori con elevato potere d'acquisto, e ciò crea posti di lavoro. Il potenziale creativo e culturale crea impulsi economici. Nell'ambito dell'industria creativa si congiungono le idee artistiche, le innovazioni e le novità economiche.

E nel caso di Berlino?
Berlino ha circa 500 gallerie che rappresentano circa 6mila artisti da tutto il mondo. In questi ultimi anni le gallerie si sono rivelate un ambito di crescita considerevole: possiamo stimare il fatturato di quelle berlinesi a circa 200 milioni di euro all'anno. È quindi chiaro come la scena artistica rappresenti veramente un fattore economico. Siamo consapevoli poi del fatto che i turisti a Berlino sono spesso motivati dalla visita dei musei e delle mostre. La Berlin Art Week offre la possibilità di osservare in una settimana una panoramica delle tendenze dell'arte contemporanea.

Berlino è un luogo di produzione dell'arte, ma non riesce ad affermarsi come luogo di mercato. Come si può cambiare la situazione?
Con la Berlin Art Week! È un formato innovativo che si contrappone alla tradizionale fiera artistica che oramai ha stancato per via dell'enormità dell'offerta. Mettiamo al centro del nostro programma la particolarità di Berlino come luogo artistico. La collaborazione tra gallerie e istituzioni non commerciali non è così abituale. Questo mix diviene rappresentativo per Berlino, per la combinazione di creatività e innovazione, ma anche di business e fatturato. Tale mescolanza straordinaria e ricca di impulsi offre grandi opportunità e il compito del Senato per l'economia è sostenere e stimolare tale potenzialità. Guardando già solo al numero delle adesioni e alla risonanza presso il pubblico specializzato siamo molto ottimisti e siamo convinti che la Berlin Art Week verrà recepita come occasione di mercato.


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