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Il richiamo alle regole per il mercato dell'arte

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Il richiamo alle regole per il mercato dell'arte

L'onda d'urto sul sistema dell'arte non si è ancora assorbita dopo le indagini delle Fiamme Gialle del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l'Editoria, in collaborazione con la Siae, in 24 gallerie d'arte e case d'asta su tutto il territorio nazionale al fine di accertare eventuali irregolarità nel settore della compravendita delle opere d'arte. I galleristi affermano che il mercato dell'arte registra scambi ridotti, sebbene di maggior valore e aumentano gli scambi verso l'estero, mentre qualcuno chiude i battenti.
«La recente grande operazione compiuta dalla Guardia di Finanza in tutto il territorio nazionale – fanno sapere dalla Siae – ha accertato un'evasione di due milioni di euro, quindi bel al di sopra del milione di euro che avevamo valutato. Stiamo quantificando in dettaglio l'evaso da ciascuna galleria sulla base dei verbali della GdF già in nostro possesso, per passare a breve all'attività di recupero del diritto di seguito (DdS)». Molti verbali stanno arrivando negli uffici della Siae, che punta alla massima trasparenza nel settore e alla sua regolarizzazione. Non appena saranno evidenti tutte le pendenza del DdS la Siae – ente gestore in esclusiva del diritto con una provvigione per i prossimi due anni confermata dal Ministero per i Beni e Attività Culturali del 20% e ridotta dal 9 aprile 2014 al 19% –, chiederà il rientro delle spettanze e, in caso di richiesta di dilazioni, potrebbe accoglierle ponendo garanzie e interessi.
«Abbiamo intenzione di coinvolgere di nuovo tutti i nostri uffici periferici – spiegano – e far arrivare in breve tempo un nuovo "invito bonario" a circa 200/250 operatori professionali che non erano stati destinatari della precedente "sollecitazione" dello scorso gennaio», anticipano dalla Siae.
Ma a che punto è l'azione di censimento del mercato e del diritto in favore degli artisti? «I professionisti del mercato dell'arte che rispettano l'obbligo di comunicare e versare il DdS entro i 90 giorni successivi alla transazione – affermano dall'ente – al 17 settembre scorso erano 657», con un balzo deciso in avanti rispetto ai 592 del 20 aprile scorso. Effetto probabilmente anche dei solleciti primaverili dell'ente gestore, ma al 17 settembre non si è adeguato alla normativa sul DdS ancora il 38,35% degli operatori. Le gallerie, mercanti e case d'asta, sottoposte al DdS e censite dalla Siae, infatti, sono 1.713 professionisti (erano 1.670 il 20 aprile), di cui 1.253 gallerie d'arte, 66 case d'asta e 392 mercanti.
Ma quanto diritto ha incassato la Siae dall'entrata in vigore della norma (aprile 2006)? Ha incassato 28.566.237,03 euro lordi, 2,4 milioni in più rispetto al 20 aprile. Agli eredi o agli artisti ha distribuito 17.936.532,80 euro, relativi alle vendite effettuate entro il 31 marzo 2012, afferenti a 912 artisti, suddivisi tra 593 viventi e 319 scomparsi. Resta da ripartire ancora un incasso di DdS di 2.967.625,07 al lordo dell'aggio, di cui a oggi sono stati identificati 1.012 artisti viventi e 788 artisti scomparsi.
La Siae poi continua a ricercare gli artisti e gli eredi che non hanno ancora provveduto a rivendicare i loro compensi: attualmente sono 1.800 per un importo medio pro-capite atteso di 1.517,97 euro, sceso rispetto ai 1.887,60 euro precedenti. Tra gli artisti scomparsi in credito di diritto per i quali non sono di facile reperimento gli eredi ci sono Aligi Sassu, Vincenzo Irolli e molti altri (in tabella). Il prossimo elenco degli artisti non rintracciati verrà pubblicato il 31 ottobre in «Gazzetta Ufficiale».
Insomma i risultati dopo la lettera indirizzata dalla Siae ai 500 operatori, che non avevano mai regolarizzato il DdS o in maniera discontinua, i risultati ci sono stati: l'85% dei professionisti ha preso contatti con gli uffici regionali Siae fornendo la documentazione necessaria per risalire alle vendite delle opere d'arte soggette al DdS. «Il restante 15% dei professionisti non ha risposto – spiegano dall'ente –, benché più volte sollecitato e sarà oggetto di ulteriori iniziative da parte degli uffici Siae e delle forze dell'ordine» avvertono. Marilena Pirrelli
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