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Il recupero della Galleria Carracci

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Il recupero della Galleria Carracci

di Marco Carminati
Dopo aver mirabilmente recuperato la facciata e il cortile, Palazzo Farnese di Roma (sede dell'Ambasciata di Francia in Italia) ha deciso ora di restaurare anche il "salotto buono" del palazzo, ovvero la spettacolare Galleria dei Carracci. L'ambasciatore di Francia in Italia Alain Le Roy, la soprintendente di Roma Rossella Vodret e il presidente del World Monuments Fund d'Europa Bertrand du Vignaud hanno annunciato il restauro, con il lancio della gara d'appalto e l'indicazione della data d'inizio lavori: gennaio 2013.
La Galleria dei Carracci non è un luogo qualsiasi. È il più importante e spettacolare ciclo d'affreschi profano realizzato a Roma al principio del Seicento. Annibale Carracci venne chiamato da Bologna a Roma dal cardinale Odoardo Farnese e, dopo aver decorato la sua camera da letto (il celebre «Camerino»), intraprese la decorazione della Galleria su un programma iconografico suggerito dal bibliotecario del cardinale Fulvio Orsini, ispirato alle Metamorfosi di Ovidio e alle Immagini di Filostrato. Aiutato dal fratello Agostino e dai suoi migliori allievi (tra cui spiccano Domenichino e Guido Reni), Annibale compì il suo capolavoro.
Restaurata più volte durante i secoli (da Carlo Maratta nel '600 sino agli interventi di parziale pulitura realizzati nel 1993), la Galleria dei Carracci verrà ora interamente recuperata. Si agirà sugli stucchi ingrigiti e sulle pitture murali provate da crepe e da colori oscurati. L'occasione del restauro sarà anche un modo per comprendere meglio le tecniche dei pittori, per distinguere nel dettaglio le loro mani e per ricollocare nelle giuste posizioni le statue nelle nicchie. Un restauro di conoscenza che si preannuncia anche spettacolare, perché dai primi saggi fatti su stucchi e capitelli si vede che il colore dominante era il bianco candido e l'oro, una tonalità davvero assai diversa dal grigio sordo che ora caratterizza gli elementi decorativi che inquadrano gli affreschi.
Il restauro - preceduto indigini preliminari finanziate dalla Soprintendenza di Roma - è stato reso possibile grazie al generoso mecenatismo del World Monuments Fund, la più grande organizzazione internazionale privata dedicata alla tutela dei monumenti storici e dei siti nel mondo. A decidere come procedere nel recupero sarà un Comitato scientifico internazionale presieduto dall'ambasciatore Alain Le Roy composto da un nutrito numero d'autorevoli esperti. Fine lavori prevista: gennaio 2014. Attenzione: la galleria non verrà interdetta al pubblico, su richiesta sarà possibile visitare l'interessantissimo cantiere.
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