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Londra, l'arte in edizione ha successo alle fiere satelliti Multiplied e Moniker

  • –di Sara Dolfi Agostini

Pur dislocate ai poli opposti di Regent's Park, sede ormai collaudata di Frieze Art Fair, le due fiere satellite Multiplied e Moniker, entrambe giunte alla terza edizione, sono state capaci di attrarre un target di collezionisti e appassionati di arte contemporanea disponibili a spendere cifre forse più basse del pubblico della consorella, ma decisamente costanti nel tempo.
Multiplied, situata nella sede di Christie's a South Kensington a pochi passi dal Victoria & Albert Museum, ha offerto una selezione di multipli ed edizioni di artista prodotti con l'intermediazione di 42 tra gallerie, istituzioni e anche collettivi artistici. L'opera più economica era "Damage", tecnicamente un'edizione di 500 esemplari, ma nei fatti un'opera unica, venduta 50 sterline da The With Collective (withyou.co.uk), un gruppo di artisti londinesi insieme dal 2002 che ha realizzato progetti per la Tate Britain, l'ICA e l'Hayward Gallery.
Nelle proprie opere WITH si offre come sostituto di esperienze, soprattutto sgradevoli legate a sensi di colpa, ritardi, paure, e a ognuna corrisponde un valore economico e quindi materiale; "Damage", ad esempio, consisteva nel fare un danno su un foglio, l'opera d'arte, al posto dell'acquirente. "Abbiamo venduto oltre 30 esemplari di "Damage" e anche "Guilty" ha riscosso attenzione" ha spiegato Alasdair Hopwood, uno dei membri di WITH, aggiungendo che il motivo del successo di queste edizioni è legato alla loro "capacità di portare alla luce l'ansia che le persone trattengono dentro di sé, liberandola".
Allo stand di Dundee Contemporary Arts, centro per le arti della città universitaria scozzese, sono state le opere di Martin Boyce ad attirare l'attenzione del pubblico fin dalle prime ore di apertura della fiera. "Abbiamo subito venduto un suo lavoro in edizione di 60 a 130 sterline" ha raccontato Sandra De Rycker, che dirige il Print Studio, un vero e proprio laboratorio di produzione dove sono passati artisti del calibro di Richard Deacon, Manfred Pernice, Rob Pruitt e Rosalind Nashashibi.
Da Whitechapel, invece, il pubblico ha scelto le opere degli artisti Mel Bochner e Paul Noble, rispettivamente in mostra alla Whitechapel Gallery e alla Tate Britain nella sezione dedicata al Turner Prize 2012. "In due giorni abbiamo venduto oltre 50 esemplari di "Bla Bla Bla (+ Background Noise)" di Bochner, un'edizione di 100 a 450 sterline" hanno dichiarato i collaboratori dell'istituzione, esprimendo particolare stupore del fatto che, per quanto molti acquirenti fossero di nazionalità americana come l'artista, conoscessero bene un lavoro che per anni è stato appannaggio di una nicchia di conoscitori.
A Moniker, la fiera dedicata alla Street Art fondata da Frankie Shea, non c'erano dei veri e propri stand quest'anno. "Per la prima volta abbiamo deciso di invitare le gallerie, 16 in tutto, a portare un solo artista e ognuno ha gestito lo spazio che aveva come un'installazione" ha spiegato il direttore. Il risultato aveva una forte connotazione urbana, amplificata dalla presenza dai progetti site-specific di Remi Rough, le cui opere colorate e astratte costano 2-7.000 sterline, e Niels Shoe Meulman, che collabora con la galleria Unruly di Amsterdam a prezzi che partono dal 100 euro per multipli ed edizioni.
Tra le stanze connotate del Village Underground, a pochi passi da Old Street, si sono aggirati oltre 8.000 visitatori, molti provenienti dal mondo della comunicazione. Tra le proposte più interessanti, c'era Vermibus, un artista berlinese che sfila i poster pubblicitari dalle fermate dei mezzi pubblici nella notte, li modifica in studio e li riposiziona senza permesso e senza testimoni. Lavora con Open Walls Gallery a Londra, che vende i suoi lavori a prezzi che vanno da 900 a 9.000 sterline e, ironia della sorte, i suoi collezionisti provengono proprio dal mondo della moda e dell'advertising che lui critica scegliendo testimonial come Kate Moss.
Tra i partecipanti anche artiste donne, non molte nel mondo dello Street Art e tuttavia apprezzate da pubblico e critica. Una fra tutte, la veterana Nancy Fouts, presente con la galleria Pertwee Anderson and Gold con prezzi da 1.200 sterline in su per sculture e fotografie. Collezionista di oggetti, immagini e ciondoli di ogni sorta, l'artista produce degli assemblaggi dal sapore grottesco in cui spicca il legame con un'iconografia religiosa, sconosciuta e surreale, e sono ambigue fatalità a modificarne il rapporto con la storia.





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