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Direttori museali cercansi

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Direttori museali cercansi

  • –Francesca Guerisoli


In soli sei mesi, da febbraio a luglio, sono stati banditi ben quattro concorsi per la ricerca del direttore o del curatore artistico di altrettanti musei d'arte contemporanea, già riconosciuti nel panorama dell'arte internazionale o in cerca di un nuovo indirizzo: "Villa Croce" a Genova, MAN di Nuoro, MAC di LissoneMADRE di Napoli. Più o meno articolati, i bandi di concorso prevedevano che i candidati – a cui, in generale, era richiesta competenza nella gestione museale, approfondita conoscenza del sistema dell'arte contemporanea internazionale, uso fluente della lingua inglese – presentassero il proprio curriculum formativo, culturale e professionale e un elaborato che illustrasse le linee guida per lo sviluppo del museo, con un'ipotesi di programmazione annuale o pluriennale, e in alcuni casi anche indicazioni sul reperimento di risorse finanziarie e sulle azioni di promozione del museo.
Degno di attenzione è il numero dei candidati che ha partecipato a tali concorsi, dove, in tre casi su quattro, lo stipendio previsto per il nuovo direttore non era certo alto, così come le risorse a disposizione per la programmazione. Ma, al di là del compenso e del budget per la gestione culturale, dirigere un museo è sempre un compito estremamente interessante per un critico o un curatore d'arte. Ma veniamo ai numeri.
Il museo di Villa Croce è stato al centro di una campagna bottom-up che ha portato all'ideazione di un concorso pubblico per un curatore artistico, bandito il 20 febbraio dalla Fondazione Palazzo Ducale. Ben 65 sono state le domande degli aspiranti direttori, di cui 10 promossi all'orale, selezionati da una commissione composta in gran parte da direttori di musei: Giacinto Di Pietrantonio (direttore GAMeC), Luca Massimo Barbero (curatore della Collezione Peggy Guggenheim), Marina Pugliese (direttrice Museo del Novecento), Letizia Ragaglia (direttrice Museion), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), Andrea Viliani, Edoardo Bonaspetti (direttore di Mousse). Un particolare: in commissione non vi erano membri interni, né della Fondazione, né funzionari del Comune, a cui afferisce il museo. Dei 10 "finalisti" – cinque donne e cinque uomini, compresi tra i 32 e i 45 anni – il 16 maggio è stata nominata curatrice di Villa Croce Ilaria Bonacossa, classe 1973, con incarico di due anni, rinnovabili, per un compenso di 40mila euro lordi l'anno.
Da segnalare è la trasparenza della procedura selettiva gestita dal MAN – Museo d'Arte Provincia di Nuoro. Il MAN è, infatti, l'unico museo che ha reso scaricabili dal web tutti i documenti relativi alla selezione, quali la lista dei partecipanti idonei con le valutazioni parziali, la lista degli esclusi con relative motivazioni, i nomi dei membri della commissione giudicatrice. Di 51 candidati (di cui ben 42 donne) gli idonei erano 35, di cui 10 ammessi all'orale (otto donne e due uomini), nati tra il 1967 e il 1978. Il 14 giugno si è aggiudicato il posto il trentacinquenne Lorenzo Giusti, che guiderà il museo per tre anni a fronte di un compenso, lo stesso di "Villa Croce", di 40mila euro lordi l'anno, a cui si sommano 15mila euro per indennità di risultato. Rispetto a Genova, però si tratta di un incarico da direttore, non da un curatore artistico, a cui viene richiesto anche il monitoraggio dello stato di conservazione delle collezioni e la redazione di programmi di restauro. La commissione giudicatrice era composta da Giuseppe Zucca (dirigente Settore cultura della Provincia), Marcello Fois (scrittore), Roberto Concas (direttore Museo del Pane a Borore), Loredana Becciu e Franca Piras (esperte di lingue straniere), Maria Antonietta Piroddi (segretario).
Grande partecipazione anche al MAC – Museo d'Arte Contemporanea di Lissone, la cittadina del mobile a pochi chilometri da Monza. Dei 44 aspiranti direttori – di cui 18 donne e 26 uomini – ne sono stati ammessi all'orale otto (di cui due donne), nati tra il 1946 e il 1982. La commissione, composta dai membri interni all'amministrazione comunale Maragrazia Ronzoni (dirigente del Settore Servizi culturali) e Umberto Sodano (Segretario Generale del Comune), e dagli esperti esterni Marco Meneguzzo (direttore Museo d'Arte Paolo Pini di Milano), Flaminio Gualdoni (docente all'Accademia di Brera), Marco Romanelli (progettista e critico del design), il 1 ottobre ha decretato la vittoria di Alberto Zanchetta, classe 1978, a fronte di una retribuzione di 20mila euro lordi l'anno, per tre anni.
Si dovrà attendere ancora un paio di mesi – il termine ultimo per la pubblicazione del vincitore è il 31 dicembre – per l'esito del MADRE – Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, il cui bando è stato lanciato il 31 luglio. In questo caso l'incarico è più consistente. Si ricerca, infatti, il direttore generale della Fondazione, a cui spetta la direzione del museo per i prossimi cinque anni, con una retribuzione di 55mila euro lordi l'anno, oltre a un massimo di 20mila euro lordi a raggiungimento degli obiettivi e altri 20mila euro di rimborso nel caso di residenza fuori provincia. Le domande saranno giudicate da una commissione presieduta dal presidente della Fondazione e composta dai membri del consiglio di amministrazione e del Comitato scientifico per le arti e la cultura della Fondazione.
È, infine, di queste ultime ore la notizia che il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, sarà presto alla ricerca di un nuovo direttore. Non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali, per ora si tratta di una dichiarazione di intenti della nuova presidente, Giovanna Melandri, che si insedierà il 1° novembre. Che si decida, anche nel caso del MAXXI, per un concorso?

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