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Battaglia legale per l'ingresso suggerito al Met. Gestione 2012 in…

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Battaglia legale per l'ingresso suggerito al Met. Gestione 2012 in lieve surplus

  • –di Maria Adelaide Marchesoni

Due membri del Metropolitan Museum of Art hanno avviato una causa presso la Corte Suprema dello Stato di New York sostenendo che il Met in tutti questi anni ha ingannato i visitatori facendo pagare, con la formula dell'ingresso "suggerito" un vero e proprio biglietto d'entrata. Dal luglio 2011 il museo, appellandosi a un "numero scoraggiante di sfide" ha aumentato la quota di ammissione suggerita a 25 da 20 dollari. Theodore Grunewald e Patricia Nicholson sostengono che "questo dettaglio" ovvero "l'ingresso suggerito" non è segnalato sul web del museo, ma viene indicato in "caratteri piccoli e sottili" solo sui cartelli vicini alla cassa. Scatta cosi una causa per frode a difesa dei consumatori per aver imposto di pagare un biglietto di ingresso nonostante nello statuto del 1893 veniva indicato di mantenere una politica di "pay what you wish, paga quanto vuoi", in cambio di finanziamenti governativi.

"E' una farsa assoluta" sostiene Patricia Nicholson in un comunicato stampa. "Il museo è stato progettato per essere aperto a tutti, una biblioteca pubblica di arte e cultura - prosegue Nicholson - per arricchire la vita dei cittadini. Ma invece, il museo è stato trasformato in un'attrazione turistica d'élite per essere goduto solo da coloro che possono permettersi di pagare un biglietto di ammissione costoso e illegale". Nel corso degli ultimi 15 anni il museo ha alzato il prezzo di ingresso consigliato in media ogni tre anni.
La risposta dal Met non si è fatta attendere e Harold Holzer, Senior vice president per le relazioni esterne, ha dichiarato al New York Post che la denuncia è "ridicola e oltraggiosa", aggiungendo che, "l'ammissione è suggerita di 25 dollari, ma non è obbligatoria."
L'azione legale segnala poi un sondaggio effettuato su 360 visitatori del Met: l'85% ha dichiarato di non sapere che l'ingresso al museo era gratuito.
Nonostante l'oneroso biglietto di ingresso, nel 2012 il Met ha segnato per il secondo anno consecutivo il record di presenze con 6,28 milioni di visitatori rispetto ai 5,7 milioni del 2011, portando i ricavi della biglietteria, pari al 16% dei proventi totali, a 37,8 milioni di dollari in crescita del 17,6% rispetto al 2011.

Il successo di pubblico è stato determinato dalla mostra "Alexander McQueen: Savage Beauty", con 662mila visitatori è l'ottava mostra più vista nella storia del museo americano. L'affluenza è stata poi trainata anche dall'apertura delle gallerie dei dipartimenti di Arte islamica e americana. Gli ottimi risultati di "pubblico" si sono riflessi sullo sviluppo dei ricavi operativi, pari a 239 milioni di dollari in crescita del 5,7%, ma l'ottima perfomance è stata in gran parte assorbita dall'aumento dei costi operativi per le mostre, le pubblicazioni e le spese generali di funzionamento, così la gestione si è chiusa con un surplus di 153mila dollari rispetto a 1,2 milioni del 2011.

Dall'analisi dei ricavi operativi, oltre all'incremento della biglietteria, va segnalato il buon andamento delle Membership che continuano a mostrare un forte sostegno ai ricavi del museo. A fine giugno 2012 i ricavi da Membership hanno raggiunto 27 milioni di dollari (+5,9%) con oltre 170mila membri. I proventi prelevati dal fondo di dotazione e destinati alle spese di funzionamento del museo sono stati pari a 69,2 milioni di dollari, in calo del 6,2% rispetto all'anno 2011. Tale decremento è dovuto alla decisione di riassegnare, una tantum, il fondo per l'operatività alle acquisizioni. In sostanziale pareggio il risultato delle attività ausiliarie e, in particolare, va segnalato il calo del merchandising per la svalutazione di attività e altri costi relativi alla chiusura del negozio in Macy's e a un temporaneo ridimensionamento del negozio dell'aeroporto. La città di New York ha fornito liberalità per un valore leggermente inferiore a 25 milioni di dollari relative al pagamento dei costi energetici, per l'edificio principale del Museo, oltre a maggiori finanziamenti per 1,9 milioni per il sostegno degli investimenti in infrastrutture.
Tra i costi operativi l'incremento maggiore è stato registrato dalle spese per la curatela passate a 67 da 58 milioni di dollari, con la maggior incidenza del 31%. Nell'esercizio le risorse destinate alle acquisizioni sono state pari a 38,8 milioni (36,5 milioni nel 2011) e tra le nuove opere entrate a far parte della collezione del museo una rara riduzione autorizzata dallo scultore Augustus Saint-Gaudens, Abraham Lincoln, L'uomo (Standing Lincoln), del monumento in bronzo che lo scultore aveva originariamente creato per Lincoln Park a Chicago tra 1884 e 1887.
A livello patrimoniale gli asset ammontano a 3,2 miliardi di dollari con il portafoglio investimenti a medio lungo termine pari a 2,5 miliardi che hanno registrato un rendimento dello 0,3%.

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