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Premio Furla: Add Fire, nuova energia per l'arte

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Premio Furla: Add Fire, nuova energia per l'arte

  • –di Maria Adelaide Marchesoni

La Fondazione Furla costituita nel 2008 a Bologna, ha iniziato il percorso culturale e progettuale nel lontano 2000 con l'istituzione dell'omonimo premio per volontà del presidente, Giovanna Furlanetto. Massima riservatezza sulle risorse economiche indirizzate dalla Fondazione al sostegno della cultura contemporanea italiana nelle sue varie espressioni. Le cifre sono definite dal presidente "importanti" e il budget annuale della Fondazione dovrebbe essere nell'ordine di 200-250mila euro.
Il Premio Furla 2013, curato da Chiara Bertola, è alla sua nona edizione. Quest'anno l'artista-padrino Jimmie Durham vi ha assegnato un titolo, Add Fire, che assume un significato particolare: "vuole essere un messaggio al sistema paese, per incitare "al fare"" ha spiegato Giovanna Furlanetto,

I cinque finalisti di questa edizione (Tomaso De Luca, Chiara Fumai, Invernomuto ovvero Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, Davide Stucchi e Diego Tonus) elaboreranno un progetto per la realizzazione di un'opera che, assieme a una selezione dei loro lavori, sarà presentata al pubblico e alla giuria internazionale nell'ambito della mostra collettiva allestita nell'Ex Ospedale degli Innocenti a Bologna dal 25 gennaio in Arte Fiera.
Giovanna Furlanetto, presidente della Fondazione, ci racconta il suo impegno al sostegno dell'arte "emergente", ma anche fino a che punto un premio può favorire il percorso dell'artista.

Quale è stato il riconoscimento a livello internazionale sia dei vincitori sia degli artisti finalisti delle passate edizioni del Premio Furla?
Sono molti gli artisti che nel corso degli anni sono stati selezionati come finalisti sviluppando poi, una carriera eccellente con forti aperture all'estero. Negli ultimi anni è proprio all'estero che i giovani artisti italiani hanno incominciato la loro carriera. Ad esempio Marinella Senatore quando è stata selezionata per il Premio Furla nel 2011 era in residenza a New York, e quello stesso anno è stata poi chiamata a partecipare alla Biennale di Venezia. Lo stesso è successo a Giorgio Andreotta Calò nella precedente edizione.

O ancora Rossella Biscotti in residenza alla Rijksakademie quando è stata scelta e quest'anno chiamata ad esporre nella prestigiosa dOCUMENTA 13. Basta scorrere la lista dei finalisti del Premio Furla a partire dalla prima edizione per trovare molti nomi eccellenti ora affermati sulla scena italiana e internazionale: Paola Pivi (2000), Massimo Bartolini e Lara Favaretto (2001) - entrambi presenti a dOCUMENTA 13 - Adrian Paci (2002), Massimo Grimaldi (vincitore, 2003), Ra di Martino e Deborah Ligorio e Pietro Roccasalva (2005), Luca Trevisani, Nico Vascellari, Alice Cattaneo (2007). Il Premio Furla, grazie alla qualità del comitato curatoriale, getta uno sguardo su quello che sarà il futuro dell'arte.

Quali sono le diverse forme di sostegno all'arte, oltre al premio, che la Fondazione Furla ha portato avanti nel corso di questi anni?
La Fondazione Furla porta avanti un modo nuovo e sostenibile di fare cultura, dimostrando come la condivisione tra i diversi soggetti che si occupano di cultura sia possibile e necessaria. Con questo spirito sono nate importanti iniziative come la produzione del film-documentario "The Abramović Method" (realizzato nel 2012 con la regia di Giada Colagrande), che testimonia l'avventura espositiva e la performance dell'artista Marina Abramovic al PAC di Milano, o ancora il concerto "Diario dell'anima. Arvo Pärt & Bill Viola" (Bologna, 2010 in collaborazione con Arte Fiera e il Centro della Voce dell'Università di Bologna) e la mostra "Mona Hatoum. Interior Landscape" (Venezia, 2009 in collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia, nel corso della 53ª Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia).

Accademie Eventuali è il frutto più recente della sinergia con Fondazione Carisbo insieme a MAMbo di Bologna e Xing. Un progetto di formazione rivolto agli studenti delle Accademie di tutta Italia, invitati a partecipare a Bologna ad una serie di laboratori guidati da artisti affermati. La promozione della creatività italiana contemporanea a livello internazionale è da sempre al centro dell'impegno di Furla attraverso il sostegno alle nuove produzioni di molti giovani artisti (tra questi Alice Cattaneo, Danilo Correale, Ra di Martino, Deborah Ligorio e Ottonella Mocellin). La storia della Fondazione è anche la storia di una passione tra due mondi, quello dell'arte e quello della moda, che si manifesta in un continuo stimolo reciproco. Così artisti come Mario Airò (2012) e Sissi (2011) sono stati chiamati a interpretare con il proprio sguardo il mondo della moda creando performance o suggestive installazioni.

A quanto ammonta l'impegno economico della Fondazione per il premio?
Per il Premio, sostenuto economicamente solo dalla Fondazione Furla, sono destinati 25.000 euro che serviranno per realizzare l'opera e la residenza. La Fondazione investe poi un'ingente somma che va a coprire la produzione di un nuovo lavoro e la borsa di studio. I partner che concorrono al Premio sono diversi e ciascuno contribuisce al sistema secondo le proprie specificità: Fondazione Carisbo, Fondazione Querini Stampalia, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, con il supporto di Carisbo S.p.A. e con la collaborazione di Arte Fiera e Viafarini.

La collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna come avviene?
E' una collaborazione che avviene più in generale attraverso la condivisione di progetti comuni per la valorizzazione della creatività e del territorio: in questo solco si innesta il progetto Accademie Eventuali, che si svolge negli spazi di Palazzo Pepoli, sede del Museo della Città di Bologna, per il quale la Fondazione Furla ha messo a disposizione le proprie competenze nell'ambito dell'arte contemporanea e dei giovani artisti. In questo caso allargando ulteriormente l'ambito per includere gli studenti delle Accademie di tutta Italia, con un numero di posti dedicato all'Accademia di Bologna. Nella precedente edizione del Premio Furla la mostra dei cinque artisti finalisti si era svolta in quegli stessi spazi di Palazzo Pepoli, allora aperto per la prima volta al pubblico dopo il restauro.

Quest'anno grazie alla gentile disponibilità della Provincia di Bologna la mostra del Premio sarà fatta nei bellissimi spazi appena restaurati dell'ex Ospedale degli Innocenti a Bologna. Uno spazio normalmente chiuso al pubblico e che apre eccezionalmente per questa mostra e che riprende quella stessa idea di rendere fruibili al pubblico spazi inusuali.
Uno sguardo ai numeri del gruppo Furla. Con organico di 810 dipendenti, i prodotti sono distribuiti in 63 paesi attraverso 319 negozi monomarca e 1.290 punti vendita multimarca. Nel 2011 il fatturato pari a 179 milioni è stato generato per il 75% dal prodotto borse. Il giro d'affari viene realizzato per il 73% all'estero e il mercato più importante è il Giappone con una quota pari al 26% del giro d'affari. L'Ebitda 2011 ha evidenziato uno sviluppo del 47% a 25,2 milioni, con un Ebitda margin del 14%.


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