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Minerva Auctions, un 2012 in crescita grazie al collezionismo degli autografi

  • –di Maria Adelaide Marchesoni e Marilena Pirrelli

Un anno ricco di soddisfazioni per Minerva Auctions di Roma in controtendenza ha aggiudicato un fatturato in crescita del 13,4%: con un totale di 4.579.233,75 euro con 16 aste rispetto ai 4.035.828,49 e 17 aste del 2011. Nell'anno la ragione sociale della case d'asta romana è cambiata da Bloomsbury Auctions' nell'attuale. Il settore a più alto aggiudicato quello dei Libri, Autografi e Stampe. Il top lot del 2012 battuto nell'asta 85 del 13 dicembre scorso è un libro di stampe di Giovanni Battista Piranesi, "Le Antichità Romane" (lotto 699) 115.000 €. Le commissioni applicate sugli acquirenti nel 2012 sono state pari al 25%. Le aste con il più alto aggiudicato in valore (60%) sono, infatti, quelle di libri e autografi. Abbiamo intervistato su questo comparto del collezionismo Fabio Massimo Bertolo, direttore di Minerva Aucitons e responsabile del settore Libri e Autografi.

Quali dimensioni ha il collezionismo degli autografi in Italia?
Il mercato degli autografi in Italia è un settore di nicchia, praticato da un manipolo di agguerriti collezionisti che partecipano attivamente sia in Italia che all'estero ai vari appuntamenti della stagione. Parliamo di un giro di affari introno ai 2 milioni di euro, tra aste e compravendite private, cifra dalla quale escludo i manoscritti miniati e i codici, che normalmente vengono offerte nelle aste di Libri e possono avere singole quotazioni molto elevate. E' un collezionismo maturo, gestito da seri professionisti con decenni di attività alle spalle; nasce già alla metà dell'Ottocento in epoca preunitaria e contribuisce, con lasciti e donazioni, alla formazione delle collezioni di alcune delle più importanti biblioteche pubbliche d'Itala. Negli ultimi 20 anni ha avuto un incremento interessante, in parte dovuto alla spinta opposta della nuova civiltà digitale che ha fatto scoprire in molti il gusto e la passione per il documento cartaceo. Di sicuro il futuro riserverà ancora una costante crescita, legata alla "scomparsa" in molti ambiti del tradizionale supporto cartaceo a favore delle soluzioni digitali: gli autografi e i manoscritti diverranno perciò sempre più rari e di certo più richiesti.

Quali sono gli autografi più richiesti e quelli che hanno registrato un trend in crescita in questi ultimi anni?
E' difficile indicare delle categorie precise di autografi, il settore come può immaginare è vastissimo e si apre ai gusti più disparati dei collezionisti. Direi che qualche semplice osservazione, dal mio punto di vista che è forte di un'esperienza nel settore quasi ventennale, potrei farla: richiesti con solida domanda sono gli autografi di letterati, e filosofi, seguiti da scienziati, personaggi del mondo dell'arte e della musica. Sono questi i settori dove maggiore si concentra la passione dei collezionisti, perché si tratta di personaggi noti sentiti particolarmente vicini ai tanti appassionati. In crescita sono senz'altro gli autografi degli scienziati (includendo nella categoria anche medici, biologi, psicologi etc.) perché una società come la nostra, tutta intrisa di tecnologia e modernità scientifica, non può non nutrire una profonda ammirazione per i protagonisti della rivoluzione scientifica, diciamo dalla metà del XVIII secolo ad oggi. Non è un caso che il Codice Hammer di Leonardo sia passato nelle mani di Bill Gates, a segnare una continuità ideale e ideologica tra il grande genio del Rinascimento italiano e il moderno "genio" del XX secolo.

Qual è l'autografo top lot negli incanti battuti da Minerva Auctions?
L'ultima stagione Minerva ha visto aggiudicazioni complessive di autografi e manoscritti per circa 300.000 euro, con risultati di assoluto rilievo internazionale e alcune chicche divertenti:Copioni di Carmelo Bene venduti a 6.250 € (lotto 15, asta 77); Lettera autografa firmata di Benozzo Gozzoli (importante pittore del XV sec.) venduta a 18.750 € (lotto 179 asta 77); Lettera di Giuliano de'Medici a Ludovico Sforza (il Moro) venduta a 10.250 € (lotto 239 asta 77); Carteggio tra Giacomo Durazzo e il Principe Alberto di Sassonia relativo alla formazione della collezione dell'Albertina di Vienna, venduto per 25.000 € (lotto 2 asta 85 in foto). Questi sono solo alcuni esempi eclatanti di aggiudicazioni del 2012, ma nelle aste di autografi è possibile comprare dalla semplice foto autografate e letterine per 80-100 euro, sino al manoscritto da centinaia di migliaia di euro. E' un tipo di collezionismo "democratico", aperto alle tasche di tutti e alla disponibilità anche minime di giovani collezionisti, che si avvicinano al settore incuriositi dal possedere un "cimelio particolare". Molto spesso chi si avvicina alle aste di autografi nutre un profondo rispetto per il valore documentario dell'oggetto: non sono quasi mai dei feticisti (per loro c'è il settore, anche' esso in crescita dei Memorabilia) ma amano il documento del personaggio illustre perché sanno collocarlo nel giusto contesto storico-culturale in cui è stato prodotto. Chi acquista una lettera di Leopardi a oltre 20.000 euro (queste le sue quotazioni) o di Manzoni a 4-6.000 euro, mediamente, non lo fa per possedere il cimelio da esibire ma per l'amore profondo verso questi autori che si traduce nel desiderio di studiare, conservare e preservare i loro scritti.

Come funziona l'autentica e la certificazione in Italia?
Le case d'asta serie e affidabili garantiscono con l'inserimento stesso dei lotti in catalogo l'autenticità dei pezzi. Non esistono enti o strutture certficatori, tutto si basa sull'esperienza e sulla solida professionalità degli esperti. Il sottoscritto, che dirige da oltre 16 anni reparti di case d'asta di autografi e libri, ha studi superiori di filologia e paleografia, che mi consentono individuare facilmente il vero dal falso. Detto questo, un margine di errore può sempre esserci, ma molto meno rilevante di altri settori, penso soprattutto all'arte antica e al moderno e contemporaneo, dove i falsi pullulano per ovvie ragioni commerciali. Nel caso degli autografi, i falsi si concentrano sempre attorno a pochi nomi, sempre gli stessi già a partire dalla fine dell'Ottocento: Manzoni, Leopardi, Tasso, Ariosto, Machiavelli e nel Novecento soprattutto D'Annunzio. Sono questi le grandi firme che attirano da sempre i falsari in quanto la domanda intorno a questi autori è altissima…e dunque falsificare ad arte significa garantirsi canali di vendita rilevanti. Ripeto, la perizia degli operatori del settore consente agevolmente di evitare acquisti sbagliati: ma gli acquisti vanno sempre e soltanto fatti da seri dealers, le case d'asta Minerva Auctions di Roma, Bolaffi di Torino e Gonnelli di Firenze. Tra i commercianti mi permetto di segnalare il dr.Massimo Fino di Lucca (direttore della LIM antiquaria) che da oltre 30 anni produce affidabilissimi cataloghi di autografi per il mercato italiano e straniero.

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