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Un 2012 di aste internazionali da record

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Un 2012 di aste internazionali da record

  • –di Silvia Anna Barrilà

Il 2012 è stato un anno ricco di record per l'arte, soprattutto per quanto riguarda il segmento moderno e contemporaneo. Oltre al record assoluto per un'opera d'arte venduta all'asta, 91 milioni di euro per "L'Urlo" di Munch, battuto da Sotheby's a New York a maggio, c'è stato a novembre il record per un artista vivente, 26,4 milioni di euro per "Abstraktes Bild (809-4)" di Gerhard Richter da Sotheby's a Londra e a dicembre il record per un disegno con una "Testa di giovane apostolo" di Raffaello, battuto da Sotheby's a Londra per 36,6 milioni di euro.
Sotheby's ha chiuso il 2012 con il risultato totale più alto mai raggiunto in qualsiasi categoria grazie all'asta serale di arte contemporanea di novembre a New York, che ha totalizzato 295,5 milioni di euro, e con il totale più alto per l'arte moderna e impressionista grazie all'asta serale di maggio a New York: 250,9 milioni di euro. Da Christie's il prezzo più alto è stato pagato per Mark Rothko con "Orange, Red, Yellow": 65.8 milioni di euro a New York a maggio, un record per l'artista e per un'opera del dopoguerra.
L'anno di Phillips si è concluso con le dimissioni del presidente Simon de Pury, ma anche qui ci sono state soddisfazioni, in particolare per i risultati ottenuti per Basquiat: "Nel 2012 abbiamo venduto tre dei cinque Basquiat record, tre dei primi otto Warhol, e più di 40 opere a prezzi sopra il milione di dollari. Siamo fieri di aver segnato questi record grazie alla collaborazione tra Warhol e Basquiat. Il mercato del contemporaneo rimane molto forte". Il prezzo più alto dell'anno è stato 12,3 milioni di euro per un'opera senza titolo di Basquiat del 1981. Tuttavia Phillips non ha rilasciato dati relativi al totale venduto nel corso dell'anno. Il numero di aste è calato da 38 a 33.
Molto più alto il numero delle vendite da Bonhams: 700 in 60 dipartimenti, ma anche qui non è stato rivelato il totale aggiudicato durante l'anno. Così il commento del portavoce Julian Roup: "Il 2012 è stato più difficile in Europa e negli Stati Uniti rispetto al 2011 che è stato un anno record per Bonhams. Ciononostante ci sono stati degli ottimi risultati, in particolar modo nell'arte orientale, gioielli e auto d'epoca. Per l'anno prossimo è previsto il completamento della nostra nuova sede da 40 milioni di euro a New Bond Street a Londra". Tra i successi di Bonhams nel 2012, c'è stato quello di aver mantenuto il ruolo di leader nel segmento dell'arte contemporanea africana, battendo il record per il nigeriano El Anatsui con "New World Map", 660mila euro a maggio, e per il sudafricano Jacob Hendrik Pierneef con "Cape Farmlands", 350mila euro a ottobre.
Ma anche se andiamo a guardare alcune realtà più piccole, il 2012 è stato un anno pieno di record. L'austriaca Dorotheum e le tedesche Lempertz (Colonia) e Ketterer Kunst (Monaco) sono riuscite addirittura a incrementare il fatturato dal 2011 al 2012. Per Dorotheum il 2012 è stato l'anno migliore della sua storia. L'aggiudicato totale è passato da 144 milioni di euro a 152 milioni mantenendo invariato il numero di aste, circa 600. Anche qui il dipartimento che ha dato i migliori risultati è stato quello dell'arte moderna e contemporanea: 754.800 euro per un'opera senza titolo di Anish Kapoor; 605.300 euro per il dipinto "Danzante" di Max Ernst; e 582.300 euro per un "Concetto spaziale, Attese" del 1968 di Lucio Fontana. Altri italiani di successo sono stati Enrico Castellani, Jannis Kounellis, e tra gli antichi Lorenzo Lippi con "Il trionfo di Davide", aggiudicato per 869.800 euro - il prezzo più alto dell'anno da Dorotheum - e Bartolomeo Veneto con il "Ritratto del Cardinale Ippolito d'Este", venduto per 366.300 euro (record mondiale per l'artista). La veduta di Londra del Canaletto che era rimasta invenduta a ottobre con una stima di 2-3 milioni di euro è stata venduta a trattativa privata.
Da Ketterer Kunst il totale dell'anno è passato da 29 milioni di euro del 2011 a 30 milioni di euro del 2012 su un numero di aste invariato, 12. Anche qui si tratta di un risultato record per la casa d'aste. Il settore più forte è stato quello dell'arte moderna, che ha totalizzato ben 25,5 milioni di euro. In testa alle vendite c'è un'opera del tedesco Heinrich Campendonk, "Zwei Pferde" del 1913, battuta per 536.800 euro da una stima di 180mila. "Ciò che mi rende particolarmente felice" ha detto il presidente Robert Ketterer "è l'enorme crescita di nuovi clienti. In media nel 2012 ogni terzo acquirente era un cliente nuovo; nell'ambito dell'arte del XV-XIX secolo, addirittura, un cliente su due".
Infine da Lempertz, il totale delle 17 aste del 2012 è stato di 51 milioni di euro. "Uno dei migliori anni per Lempertz, con un totale molto superiore al 2011", dicono dalla casa d'aste ma senza specificare il totale 2011. Il settore a più alto aggiudicato è stato qui quello dei dipinti antichi. Il top lot ha segnato un record per il comparto in Germania: 3,8 milioni di euro per "Alter Maler in seinem Atelier" di Gerrit Dou (1613 – 1675), un olio su tavola del 1649.




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