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Lo Stato tedesco mostra la sua collezione

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Lo Stato tedesco mostra la sua collezione

  • –di Silvia Anna Barrilà

Dal 18 gennaio lo Stato tedesco mostra alla Bundeskunsthalle di Bonn la sua collezione di arte contemporanea. Più precisamente, cento opere di 78 artisti, scelte tra le ultime acquisizioni del 2007-2011. Il titolo della mostra (fino al 14 aprile) è "Nur hier", che significa "solo qui", a sottolineare il carattere contemporaneo della collezione. In totale la Repubblica federale possiede 1.500 opere d'arte create dopo il 1945 da artisti tedeschi o stranieri che vivono in Germania, per un valore assicurativo totale di 32 milioni di euro. Non ci sono limiti per quanto riguarda il mezzo espressivo utilizzato dagli artisti. Il budget annuale è inferiore a 500mila euro, per cui la commissione incaricata delle acquisizioni (che viene rinnovata ogni cinque anni dal ministro della cultura Bernd Neumann e lavora su base volontaria) punta sui giovani. Attualmente il budget ammonta a 485mila euro, di cui 85mila per la conservazione e restauro delle opere e 400mila per le nuove acquisizioni. Gli acquisti vengono fatti in occasione di fiere non specificate a Colonia, Basilea e Londra (si può dedurre che si tratta di Art Cologne, Art Basel e Frieze). In casi sporadici si compra in gallerie che non sono presenti a queste fiere, direttamente dall'artista o da lasciti.
La storia della collezione dello Stato tedesco è iniziata nel 1971 con il cancelliere Willy Brandt. Allora il budget ammontava a 250mila marchi (circa 130mila euro). Il quartier generale della collezione si trova a Bonn, dove lo Stato possiede un piccolo deposito per le opere, ma la maggior parte di esse (circa 1.200) è in prestito a ministeri, ambasciate e uffici governativi. Centoventi sono in prestito a musei tedeschi. Attualmente fanno parte della nuova commissione (insediata nel 2012) i direttori di sei istituzioni tedesche tra cui c'è anche Susanne Gaensheimer, direttrice del museo per l'arte moderna di Francoforte e curatrice del Padiglione tedesco a Venezia nel 2011 (quando ha ricevuto il Leone d'Oro per la mostra di Christoph Schlingensief) e nel 2013 (quando farà scambio di Padiglione con la Francia per mostrare Ai Weiwei, Romuald Karmakar, Santu Mofokeng e Dayanita Singh). Nel suo primo anno l'attuale commissione ha acquistato 11 opere tra cui due della fotografa concettuale tedesca Annette Kelm (1075), tre dell'inglese Sebastian Dacey (1982) e una del danese Henrik Olesen (1967).
Per la collezione della Repubblica federale non si tratta di acquistare nomi rappresentativi, ma artisti anche dimenticati purché rispecchino gli sviluppi dell'arte in Germania. Mancano completamente opere di Anselm Kiefer, troppo caro per un budget come quello in questione, mentre di Gerhard Richter ci sono solo due opere: una su carta del 1985 e l'altra, un olio più importante del 1977, acquistato negli anni subito successivi all'esecuzione, ora in prestito alla Gemäldegalerie di Dresda. Di Georg Baselitz, Markus Lüpertz e A.R. Penck ci sono solo lavori su carta.
Altre opere di artisti ora molto noti sono state garantite alla collezione grazie ad acquisti tempestivi. Per esempio un olio di più di due metri di Neo Rauch del 1996, comprato nello stesso anno, così come un gruppo di fotografie dei Becher del 1972 e una fotografia di Andreas Gursky della serie "Engadina" del 1995.
"La collezione d'arte contemporanea della Repubblica federale tedesca - si legge sul sito della collezione - si trova oggi in prestito all'interno di molte istituzioni significative. Il grande interesse nei suoi confronti mostra come si sia avverata la speranza espressa da Thomas Grochowiak, membro della prima commissione acquisti, all'inizio degli anni 80: "che i governi si identifichino di più con l'arte che rispecchia il nostro mondo e la nostra vita".




Danh Vo, "Numbers (4)", 2011, foglia d'oro su scatola di cartone spiegata, 216 x 93 x 3 cm, opera acquistata nel 2011, © Danh Vo, Galerie Buchholz Köln und Berlin und Der Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien (BKM) – Sammlung zeitgenössischer Kunst der Bundesrepublik Deutschland





Thomas Kilpper, "Brandt/Guillaume", (dalla serie "State of Control"), 2009, stampa a linoleum a due colori su carta, senza cornice 150,5 x 238,5 cm, con cornice: 182 x 260 x 5,5 cm, opera acquistata nel 2010, © VG Bild-Kunst, Bonn 2012, und Der Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien (BKM) – Sammlung zeitgenössischer Kunst der Bundesrepublik Deutschland





Jimmie Durham, "Rodeo Drive", 2010, legno, plastica, corno e PVC, 149 x 96 x 57 cm, opera acquistata nel 2011, © Jimmie Durham, Galerie Opdahl und Der Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien (BKM) – Sammlung zeitgenössischer Kunst der Bundesrepublik Deutschland

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