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E poi tutti al Mambo

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E poi tutti al Mambo

Gianfranco Maraniello – dal primo gennaio direttore della nuova Istituzione Bologna Musei che riunisce in un'unica gestione i tredici musei prima distinti in Gam e Musei Civici – ci guida alla scoperta degli eventi principali e le novità che formano il programma culturale esterno alla fiera. Tolto il suffisso Off si punta all'Inside, in tutti i sensi, vuoi perché viene meglio a gennaio in una città dal clima rigido come Bologna, vuoi perché Art City nasce sull'onta di una politica volta al rilancio della città come realtà culturale che mira alla valorizzazione di tutto il patrimonio, con l'obiettivo di far fronte alla dispersività dell'offerta. Art City diventa allora l'occasione per mostrare e recuperare i luoghi istituzionali d'arte di Bologna, ancora poco conosciuti dal pubblico di Arte Fiera, che diventano sedi di nuovi progetti consacrati all'arte contemporanea o alla valorizzazione delle collezioni. Per tre giorni Bologna si trasforma in un unico grande museo aperto a tutti con un unico biglietto: quello di Arte Fiera.
«Art City nasce come specifico accordo di programma fra la Città di Bologna e Bologna Fiere che hanno deciso di considerare l'arte contemporanea come momento fondante per questo territorio e hanno deciso di condividere questa strategia consegnando al Mambo il coordinamento di quello che avviene in città. L'idea è quella di far scoprire la città stessa perché ci siamo resi conto che la stragrande maggioranza dei visitatori di Arte Fiera non conosce alcuni dei luoghi fondamentali per l'arte e la cultura di Bologna».
Ci sarà una mappa con tutti gli eventi promossi e un bus che nelle giornate del 25, 26 e 27 gennaio verrà messo a disposizione gratuitamente consentendo di girare la città e arrivare in punti strategici dai quali trovare i luoghi indicati. Fra i vari progetti, l'Art City Cinema (programma su www.cinetecadibologna.it) grazie al quale sarà possibile vedere una serie di anteprime, film, o lavori più complessi come quello del collettivo Zapruder sulle immagini del Que viva México! di Ejzenštejn, o l'anteprima nazionale di Gerhard Richter Painting introdotto da Roberto Pinto; Nanni Balestrini con il suo Tristanoil, il documentario su Hermann Nitsch e la proiezione di Ai Weiwei: Never Sorry, entrato nella shortlist per gli Oscar.
Ci saranno programmi educativi per le famiglie e per i bambini con laboratori appositi, in tutte le sedi saranno presenti degli operatori che introdurranno le opere e accompagneranno i visitatori nel percorso alla scoperta della città. Dal Museo per la Memoria di Ustica, con l'installazione permanente di Christian Boltanski che commemora le 81 vittime, a piazza Maggiore dove ci sarà un'installazione sonora di Maurizio Nannucci. Mostre che si inseriscono in collezioni già presenti come quella che pone a confronto otto opere di de Chirico con alcuni preziosi volumi della biblioteca dell'Archiginnasio, rivelando in maniera sorprendente le forme archetipiche dell'immaginario del pittore. Di lì a pochi passi – all'interno dei percorsi delle collezioni del Museo Archeologico di Bologna che possiede una straordinaria collezione egizia – saranno messe a confronto delle opere di Marino Marini sul tema dell'arcaico. «L'arte diviene l'occasione per un'incursione in questi teatri ideali che vengono così riscoperti, ma al tempo stesso sono questi stessi contesti a dare una luce, un taglio prospettico, una nuova interpretazione a opere di artisti che ci sembrano noti e che invece vengono riscoperti in un rapporto di reciprocità, una sorta di doppio sguardo».
La particolare focalizzazione sull'arte italiana è in linea con il posizionamento della fiera che intende proporsi come evento di arte italiana per eccellenza.
In questa logica si inseriscono anche la grande mostra di Mario Ceroli, aperta da fine anno al Mambo, ricca di opere storiche, e il nuovo allestimento del Museo Morandi recentemente trasferito presso il Mambo, dove il pittore bolognese è anche in dialogo con alcuni artisti contemporanei in collezione. «Ci saranno mostre di autori meno noti ma che hanno contribuito alla storia dell'arte della città, come Alfredo Protti alle collezioni comunali d'arte di Palazzo d'Accursio, così come le iniziative della Fondazione Carisbo che con il progetto Bologna si Rivela ha dimostrato di avere un impegno pubblico stabile nei confronti della città di cui abbiamo cercato di raccogliere l'eredità coordinando questo ampio programma». Ci sono poi eventi particolarmente importanti, come la prima mostra italiana finalmente dedicata a Bas Jan Ader, nella sede di Villa delle Rose, o progetti compositi, come nel caso del lavoro di Hanne Darboven, proposto al Museo della Musica, che ha organizzato un'esposizione combinata della parte visiva e musicale del lavoro dell'artista tedesca che culminerà il 27 gennaio quando un ensemble di musica da camera eseguirà la composizione Opus 26 Quartette Modell 1-9, scritta da Hanne Darboven alla fine degli anni 80. Nella zona universitaria i progetti degli artisti più giovani: la Pinacoteca ospita il progetto espositivo dei Masbedo e a pochi passi nel Museo Anatomico di Palazzo Poggi la collettiva New Future espone il lavoro degli artisti che hanno partecipato alla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo.
«Il criterio selettivo principale è stato quello di avere soggetti istituzionali, non solo i musei ma anche soggetti esterni come il Premio Furla che è un premio di rilevanza istituzionale pur se promosso da una fondazione privata. Questo perché il senso ultimo di Art City non è quello di costruire un evento nuovo ma di investire su ciò che abbiamo rafforzandolo».
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art city bus
Art City Bologna e Arte Fiera condividono una strategia unitaria che mira anche alla valorizzazione del patrimonio artistico della città che ospita la manifestazione, rendendolo fruibile in maniera gratuita per i tanti visitatori di Arte Fiera, grazie a strumenti di messa in rete virtuali ma grazie anche alla navetta gratuita «Art City Bus» che collegherà Arte Fiera al centro città e accompagnerà i visitatori lungo il circuito dei luoghi dell'arte.
art city map
L'«Art City Map» segnala le tappe e fornisce coordinate, indirizzi e informazioni utili sul programma.
L'accessibilità alle sedi del percorso Art City è garantita grazie a orari estesi e all'ingresso gratuito (in alcuni casi ridotto) per i possessori di qualsiasi biglietto o card Arte Fiera.
info point
Infopoint dedicati saranno allestiti nei punti di accoglienza turistica di Bologna Welcome – piazza Maggiore e presso l'Aeroporto Guglielmo Marconi – e in Salaborsa.
art city children
Servizi per famiglie e bambini saranno offerti tramite le iniziative della sezione «Art City Children». Si tratta di una specifica sezione curata dal Dipartimento educativo Mambo e intitolata «Weekend al Mambo».
art city cinema
Fa parte di Art City Bologna anche un'importante sezione dedicata al Cinema. La Fondazione Cineteca di Bologna cura in collaborazione con Anec Emilia Romagna una rassegna che include tra l'altro «Fine della Specie», programma di spettacoli e performance a cura di Zapruderfilmmakersgroup, «Gerhard Richter Painting» di Corinna Belz e «Omaggio a Hermann Nitsch» («6 Tage-Spiel» di A. Gulden, «110th Action» di H. Nitsch, e al termine un incontro con lo stesso Nitsch e Marcello Iori). Le proiezioni si svolgono presso Cinema Lumière, Cinema Odeon, Europa Cinema, Cinema Roma, Cinema Chaplin.
All'area Cinema del programma afferisce anche la proiezione del film documentario «Ai Weiwei: Never Sorry. Unipol Biografilm Collection» (Cinema Odeon).
art city white night
Con la Notte bianca al museo, i più giovani potranno avvicinarsi all'arte contemporanea e partecipare a laboratori, letture e visite animate.
Ma tutti, cittadini, turisti e appassionati d'arte, sono invitati a partecipare nella serata di sabato 26 gennaio alla Art City White Night con il suo ricco calendario di eventi e aperture straordinarie e notturne nei luoghi pubblici e privati dedicati all'arte. L'elenco completo dei siti
della Notte bianca bolognese è consultabile su www.artefiera.bolognafiere.it.

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