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Nel Paese contemporaneo

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In Primo Piano

Nel Paese contemporaneo

Nuovi curatori e nuovi padiglioni segnano questa edizione di Arte Fiera. Nominati ad aprile, Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti hanno già introdotto alcune novità e promettono un progetto a medio termine anche per gli anni futuri. Spadoni, storico dell'arte romagnolo a lungo direttore del Mar di Ravenna, introduce questa 37esima Fiera di Bologna definendola «all'insegna dell'italianità». Tra i 174 stand si vedranno soprattutto galleristi, artisti ed editori nostrani, e ci sarà l'opportunità di «portare l'attenzione su quanto c'è di vitale in Italia, un sistema che è stato a lungo sottovalutato».
Verzotti, critico piemontese, spiega infatti che «si è pensato di ripartire proprio dai punti di forza, allestendo all'interno della fiera la mostra Storie Italiane, una meta-mostra grazie alla quale la fiera si tematizza». «Siamo in crisi sì ma non da oggi», prosegue Verzotti, «quindi le strategie di reazione danno spazio a un certo ottimismo. Una prova della vivacità della scena italiana si ritrova in una nuova vocazione sperimentale della fiera, che riprende tutte le tendenze del dopo-Fontana rivedendo anche quelle meno tranquillizzanti, dall'arte cinetica al razionalismo visivo, fino al concettuale». Altro tipo di allargamento strategico riguarda il range delle opere in vendita, ampliato per appagare gusti e portafogli diversi: si possono spendere 300 euro per opere su carta di artisti emergenti, o spendere cifre che superano il milione per pezzi storici del Novecento.
Arte Fiera si sposta anche: due padiglioni invece che tre, paralleli fra loro e illuminati dalla luce naturale. Nel padiglione 26, più caratterizzato dalla presenza del moderno, si vedranno i grandi maestri: Mazzoleni presenta una selezione di lavori di Bonalumi, un Fontana giallo degli anni Sessanta che costa oltre un milione di euro, e una rassegna di Cretti, Combustioni e Plastiche di Burri tra cui un Sacco dei primi anni Cinquanta che di nuovo sfonda il tetto del milione. La Galleria dello Scudo presenta accanto ad Afro, Consagra e Vedova (una tela degli anni Sessanta sui 700mila euro) i dipinti di Giovanni Frangi e la grande Italia Rovesciata di Luigi Ontani del 1995. Anche Blu affianca a sculture di Fontana e Agnetti opere di Davide Nido, Federico Guida e Alessandro Verdi (un suo Quaderno dipinto costa tra i 5 e i 18mila euro). Lampertico punta sugli anni Cinquanta e Sessanta: Fontana, Burri, Capogrossi, e un grande Tancredi del 1957, a lungo "nascosto" in una collezione americana, che costa 400mila euro. Tega ha un Pont Neuf di Christo di grandissime dimensioni (300mila euro), lavori di Mel Ramos (dai 160mila ai 350mila euro) e una Festa Campestre di Campigli del 1955 (350mila euro). Contini propone le tele di Alessandro Papetti, le composizioni di Enzo Fiore, sculture e quadri di Botero, e la scultura-icona Hope di Robert Indiana (400mila euro). Nello stesso padiglione si vedranno anche le quindici mostre del settore Solo Show, personali di artisti come Guttuso (galleria de' Bonis), Paolo Parisi (Enrico Astuni), Piero Pizzi Cannella (Otto Gallery).
Nel padiglione 25 invece, oltre agli stand dell'editoria e delle istituzioni, ci sono le gallerie che lavorano con l'ultracontemporaneo e quelle nate negli ultimi cinque anni. Tra queste, Mlb avrà un'installazione di Stefano Scheda dedicata al terremoto in Emilia, opere di Marcello Carrà e Stefano Bombardieri (sui 10mila euro) ma già con 300 euro si possono acquistare le foto di Silvia Camporesi. La galleria Mc2 presenta con il titolo «Daydreaming» fotografi italiani come Roberto Kusterle o stranieri come Chan Hyo Bae e Susanna Majuri (3-15mila euro). Camera 16 riunisce quattro artiste under 30: Sandy Kim, Elisa Penagini, Olga Cafiero e Wendy Bevan, che costano da 800 a 5mila euro.
Anche tra le gallerie più consolidate il range di prezzi è molto ampio. Da Antonio Colombo si parte dai 300 euro di una Gocco print (una piccola serigrafia) di Gary Taxali, e si sale oltre i 20mila euro per i dipinti di Marco Cingolani e Antony Ausgang. La piattaforma Glow riunisce quattro gallerie nel progetto «Vertigo»: opere di Nanda Vigo, Alberto Biasi, Manlio Rho, Alexander Brodsky; prezzi che partono dai 3mila euro. Da Jerome Zodo si trovano Matteo Fato (1.500-15mila euro) e Federico Solmi (2.500-20mila). Bonelli porta due nostri figurativi quarantenni che vanno bene anche negli Usa, NicolaVerlato (8-50mila euro) e Fulvio diPiazza (3-20mila euro). Marcorossi punta su Chris Gilmour con un enorme San Giorgio e il Drago in cartone (18mila euro) e su Valerio Berruti, con un'installazione che gioca con le ombre (28mila euro). Guidi & Shoen hanno le opere fotografiche di Giacomo Costa (10-14mila euro) e i nuovi dittici tondi di Matteo Basilè (14-18mila euro). Ronchini porta Alex Pinna e Olivo Barbieri. Da Di Marino con 500 euro si comprano le carte di Ana Manso, con 22mila euro i dipinti di Alberto di Fabio. Poggiali e Forconi espongono Luca Pignatelli, Giovanni Frangi e l'artista amato da Saatchi Zhivago Duncan, i cui lavori costano tra i 6.500 e i 50mila euro. Bianconi accosta Michele Zaza a Luigi Presicce, a partire da 11mila euro. Da Ca' di Fra' si possono spendere mille euro per una polaroid di Nobuyoshi Araki, 2mila per una tavola di Fabio Civitelli, il disegnatore di Tex, o 90mila per una bachelite di Vincenzo Agnetti. Lo stand di Biasutti è dedicato all'arte povera: qui una grande Serie di Fibonacci di Mario Merz del 1971 costa 600mila euro. Da Scognamiglio si trovano un Paesaggio Anemico di Schifano del 1964 (90mila euro), i lavori recenti di Jason Martin (75mila), ma con 5mila euro si possono acquistare opere di artisti più giovani. Primo Marella ha in carnet gli orientali Ma Liuming, Entarg Wiharso ed Eddi Prabandono. Il cinese "mimetico" Liu Bolin è invece da Boxart con gli scatti di Roma e Pompei (8-14mila euro). Da Continua ci vogliono tra i 60mila e i 500mila euro per le sculture del più mediatico degli artisti cinesi, Ai Weiwei. Da Cardi ci sono i ritratti di George Condo e un grande Spin painting di Damien Hirst, da Curti e Gambuzzi Julian Schnabel e Francesco Clemente. Grandi nomi anche da Lia Rumma, con Marina Abramovic, Joseph Kosuth e William Kentridge.
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gli incontri
Conversations con i protagonisti

«Arte Fiera Conversations» è l'interessante serie di incontri che si tengono nella Gallery Hall 25-26 secondo il seguente calendario.
Venerdì 25 gennaio
Ore 14-15: «Noi e loro: l'arte contemporanea in Cina vista da occhi occidentali» con Philip Tinari e Anna Maria Palermo. Moderatore Giorgio Verzotti.
Ore 16-17: Marco Scotini incontra Mirene Arsanios.
Sabato 26 gennaio
Ore 12-13: «Nuove modalità di collezionismo» con Antoine de Galbert, Giuliana Setari Carusi e Giorgio Verzotti.
Ore 15.30-16.30: Marco Scotini incontra Vit Havránek.
Domenica 27 gennaio
Ore 12-13: «Volcano Extravaganza» con Milovan Farronato, Martin Hatebur e Claudio Spadoni.
Ore 14-15: Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti incontrano l'artista Francesco Vezzoli.
Ore 15.30-16.30: Andrea Viliani e Francesco Bonami dialogano con Giorgio Verzotti.
Ore 17-18: Marco Scopini conversa con Carlos Motta.

premio euromobil
Promuovere un giovane artista

Settima edizione del Premio Gruppo Euromobil, rivolto ad artisti under 30 italiani e stranieri le cui opere sono esposte ad Arte Fiera. Il Premio, finalizzato a «promuovere un giovane artista che usando i diversi linguaggi delle arti visive esprima la comprensione della contemporaneità», sarà assegnato da una giuria composta da Gaspare, Antonio, Fiorenzo e Giancarlo Lucchetta (titolari di Euromobil cucine, Zalf mobili, Désirée divani e collezionisti d'arte), Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni (direttori artistici di Arte Fiera), insieme a Beatrice Buscaroli, che interloquiranno con Aldo Colonetti e Cleto Munari. Il ruolo di segretario è affidato all'architetto Roberto Gobbo. Il vincitore verrà annunciato in Fiera sabato 26 gennaio alle ore 16.00 nelle Spazio Gruppo Euromobil «I luoghi dell'arte, i luoghi del design» e sarà invitato a "interagire" con le collezioni del Gruppo Euromobil, main sponsor di Arte Fiera.

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