L'asta d'arte del dopoguerra e contemporanea organizzata da Christie's la sera del 13 febbraio a Londra ha rafforzato il buon risultato della sera precedente, grazie ad una partecipazione ben più attiva di compratori provenienti da oltre trenta paesi diversi. Il dinamismo è dimostrato dal fatto che oltre la metà dei lotti venduti, 65 su 72 offerti, pari al 90% per numero e 96% per valore, è stato aggiudicato oltre le stime e solo 12 dopo un solo rilancio, portando il più alto risultato per un'asta di febbraio della categoria, 81,7 milioni di sterline, oltre la stima di alta di 77,2 milioni una volta aggiunte le commissioni (assenti nelle stime).
Solitamente la componente d'arte più recente dell'asta, quella rappresentata da artisti viventi e opere degli ultimi 20 anni, risulta numericamente ridotta e porta risultati più aleatori, in questo caso, invece, ha dominato l‘incanto con ben 43 lavori su 72, di cui solo quattro invenduti e 26 aggiudicati oltre le stime. L'avvio dell'asta è stato, infatti, dato da otto lotti della collezione Goetz, onnivora collezionista tedesca di arte del presente, sette dei quali venduti oltre le stime e uno rimasto invenduto (stranamente il primo lotto, un lavoro di Toba Khedoori), per un totale di 4,2 milioni di £, ben oltre la stima di 1,5-2,1 milioni, rendendo visibilmente felice l'ex-proprietaria presente in sala: il ricavo è infatti dedicato ad opere di beneficenza. Diversi lotti sono stati anche oggetto dell'attenzione di galleristi come Gagosian (un lavoro di Richard Prince) e Moretti (Wade Guyton).
I grandi maestri della pittura contemporanea hanno dominato l'asta, soprattutto la scuola inglese: spicca il nuovo record per Peter Doig, la cui tela di 2 metri per 2,5 "The Architect's Home in the Ravine" del 1991, periodo chiave dell'artista, ha agilmente superato la stima già alta di 4-6 milioni per fermarsi a 7,7 milioni di £, ben 2 milioni oltre il precedente record per la celebre "White Canoe" dello stesso periodo, che resisteva dal 2007.
Lo stesso dipinto, allora proveniente dalla collezione Saatchi, era stato venduto nel medesimo anno per 3,8 milioni di dollari, e nel 2001 (dalla collezione della fallita Arthur Andersen) per 340mila sterline: sicuramente un ottimo ritorno per tutti gli acquirenti sinora!
Immediatamente dietro il risultato di Doig si posizionano due maestri dell'arte inglese: Francis Bacon con un "Man in Blue VI" dell'importante fase del 1954, andato invenduto appena quattro anni fa e aggiudicato ora a 5 milioni di £ dopo una serie di rilanci che ha visto coinvolto anche il collezionista-gallerista Ivor Braka, e David Hockney, con una rara tela del periodo egiziano del 1963, aggiudicata a 3,5 milioni di £, alla stima alta, secondo prezzo di sempre per un lavoro dell'artista noto per i lavori pop.
Sempre nell'ambito del pop inglese, spicca il nuovo record per una serie di tre lavori di Allen Jones, le scandalose (per il 1969) donne/oggetto "Hatstand, Table and Chair", andate al gallerista Richard Nagy per 2,2 milioni di £, oltre la stima di 1,5-2 milioni, prodotte in edizione di sei di cui una recentemente venduta in tre lotti separati nel maggio 2012 all'asta della collezione Sachs.
Il secondo prezzo della serata è andato però alla grande e recente tela (2004) "Abstraktes Bild" di Gerhard Richter, passata di mano a 8,4 milioni di £, da una stima su richiesta di oltre 7 milioni, contesa da un paio di telefoni.
Non sono state solo le opere più recenti a brillare: il lavoro più caro dell'asta è una grande tavola di Basquiat del 1983, "Museum Security", aggiudicata per 9,3 milioni di £ (oltre la stima di 7-9 milioni) alla parigina galleria John Sayegh, grazie forse anche all'assenza in sala dei Mugrabi, voraci collezionisti di Basquait e Warhol; dei due Warhol proposti, un raro "Round Jackie", è rimasto al palo da una stima di 2-4 milioni di £ (lotto 32), mentre un "Flowers" ha portato 630mila £, appena dentro la stima grazie alle commissioni e ad un solo rilancio di un dealer.
Fra i dipinti più cari si piazza anche un'enorme tela rossa a taglio singolo di Fontana, un "Concetto Spaziale, Attesa" del 1964 raro per dimensioni e colore, conteso anche dalla galleria Nahmad e aggiudicato appena sotto 4 milioni di £ dopo una protratta battaglia di rilanci, ben oltre la stima di 1,8-2,5 milioni di £. Tutti e tre i lavori di Fontana proposti hanno trovato un acquirente, fra cui un "Concetto Spaziale" color oro conteso anche da Moretti e Nahmad ma aggiudicato al telefono per 1,1 milioni di £ da una stima di 500-800mila £; Nahmad è riuscito, infine, ad aggiudicarsi un "Concetto Spaziale, Attese" bianco a due tagli per 600mila £, pari alla stima alta. Tutti i nove lavori italiani proposti da Christie's sono andati venduti, i due terzi oltre la stima alta, fra cui spicca il nuovo record per Michelangelo Pistoletto, il cui "Autoritratto del 1962", dipinto sul caratteristico specchio d'acciaio, partito da 200-300mila £ è stato duramente conteso anche dalla Galleria Vedovi di Parigi fino a sfiorare 1,3 milioni di £, quasi il doppio del record precedente ottenuto appena quattro mesi fa sempre da Christie's a Londra; un segnale di ottima salute per il mercato degli artisti italiani.
Tra i prezzi record, va notato il risultato raggiunto da una grande composizione bicolore di Pierre Soulages del 1961, passata da una stima di 500-700mila £ a 3,3 milioni di £, inseguita anche dalla galleria Tim Taylor, e il record per l'americano Wade Guyton con una stampa su tela del 2006 di grandi dimensioni, che ha raddoppiato la stima alta fermandosi a 735mila £.
Sebbene le opere bidimensionali abbiano dominato l'asta, gli ultimi due lotti fra i dieci risultati principali sono opere tridimensionali: il set di Allen Jones e un agnellino in formaldeide di Damien Hirst, "Away from the Flock (Divided)" del 1995, che ha sfiorato i 2 milioni di £ da una stima di 1,8-2,5 milioni. Ben 16 le opere scultoree proposte, di cui solo tre invendute (fra cui due lavori di Thomas Schutte, lotti 58 e 60) e sette andate oltre le stime.
Scarsamente rappresentata la fotografia con solo quattro opere, tutte aggiudicate oltre le stime alte, con due lavori di Andreas Gursky, un clown di Cindy Sherman e una lightbox di Jeff Wall.
La dimensione internazionale e la vivacità del mercato dimostrate dall'asta sono di buon auspicio per il futuro del settore; chiude la settimana d'aste la sera del 14 febbraio Phillips, che presenta un catalogo ridotto e per la prima volta da anni non vedrà Simon de Pury al rostro a battere l'asta, a seguito della recente uscita.
Peter Doig
The Architect's Home in the Ravine, 1991
oil on canvas, 200 x 250 cm
Estimate: 4.000.000 – 6.000.000 £
Price Realized: 7.657.250 £
Jean-Michel Basquiat
Museum Security (Broadway Meltdown), 1983
acrylic, oilstick and paper collage on canvas, 213,4 x 213,4 cm
Estimate: 7.000.000 – 9.000.000 £
Price Realized: 9.337.250 £
Allen Jones
Hatstand, Table and Chair. 1969
Hatstand: painted fibreglass, resin, mixed media and tailor made accessories, 190.5 x 107 x 33 cm
Table: painted fibreglass, resin, mixed media, glass and tailor made accessories, 61 x 130 x 76 cm
Chair: painted fibreglass, resin, Plexiglas, mixed media and tailor made accessories, 78 x 96 x 57 cm
Edition of six plus one artist's proof.
Estimate: 1.500.000 – 2.000.000 £
Price Realized: 2.169.250 £
Pierre Soulages
Peinture 202 x 156 cm, 27 mars 1961
oil on canvas, 202 x 156 cm
Estimate: 500.000 – 700. 000 £
Price Realized: 3.289.250 £
Michelangelo Pistoletto
Autoritratto del 62, 1962-65
painted tissue paper on stainless steel, 120 x 100 cm
Estimate: 200.000 – 300.000 £
Price Realized: 1.273.250 £
(tutte le immagini courtesy of Christie's e rispettivi artisti)
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