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Genova, da Wannenes la prima asta del 2013 premia i lotti iconici

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Genova, da Wannenes la prima asta del 2013 premia i lotti iconici

  • –di Silvia Anna Barrilà

La casa d'aste genovese Wannenes ha tenuto la sua prima asta dell'anno, il 6 marzo, con un catalogo di arredi e dipinti antichi che ha totalizzato 1.195.230 euro e buone percentuali di vendita: 71% per lotto, e addirittura 92% per valore. "Gli oggetti particolarmente iconici sono stati premiati" commenta il portavoce della casa d'aste Luca Violo. "L'asta ha confermato la tendenza alla diversificazione della scelta. È vero che siamo in un momento di contrazione, ma anche di opportunità, in cui si trovano oggetti molto interessanti a prezzi contenuti". La provenienza degli acquirenti era eterogenea, sia italiana che europea, ma i top lot sono rimasti in Italia.

In particolare, il lotto che ha segnato il risultato più alto, pari a 173.600 euro, è stato un troumeau a due corpi di Gaetano Bertora (lotto 130), appartenuto all'imprenditore genovese Jack Clerici, lastronato in violetto con cuori e filettature in bois de rose e cimasa in legno intagliato e dorato. È databile tra il 1760 e il 1765 e testimonia in pieno il gusto Rocaille, che all'esuberanza del Barocco unisce l'equilibrio delle proporzioni e la ricerca della leggerezza dei volumi. La stima era di 100mila-150mila euro. "Era un mobile in perfette condizioni, di provenienza particolare per Genova" aggiunge Violo. Jack Clerici, erede della compagnia di trading e logistica di materie prime Coe e Clerici, è stato un personaggio fondamentale nella storia imprenditoriale, politica e sociale di Genova dagli anni 30 all'inizio del nuovo millennio.

Hanno avuto successo anche due bozzetti in cera raffiguranti un cavallo rampante e uno al passo (lotti 89-90), che risalgono al XVIII secolo e tratti dai disegni leonardeschi per il monumento equestre richiesto da Vinci da Ludovico il Moro nel 1482, mai realizzato. Da una stima di 8mila-12mila euro sono stati battuti a 76.880 euro (prezzo dei due cavalli).
Tra i dipinti antichi, l'opera che ha catalizzato l'attenzione dei collezionisti è stata la "Madonna col Bambino" di Giovanni Bellini, detta "Madonna Cook" (lotto 393). Da una stima di 30mila-50mila euro è arrivata a un risultato di 93mila euro. Il massimo esperto del Bellini, lo studioso Anchise Tempestini, ha ascritto l'opera al maestro per la luminosità del tessuto pittorico che testimonia l'influenza di Antonello da Messina, e per la struttura compositiva che anticipa Giorgione e Tiziano. Il prezzo non è volato ancora più in alto probabilmente perché l'opera è sottoposta a notifica e, quindi, è vincolata al territorio italiano.

Ottimo risultato anche per un "Ritratto di donna" di Bernardo Licinio del primo Cinquecento (lotto 333),probabilmente facente parte della serie da lui dedicata alle "Cortigiane". Da una quotazione di 6.000-8.000 euro ha realizzato 37.200 euro. E per un "San Cristoforo" su fondo oro (lotto 392) di un artista veneto della metà del XV secolo, che ripropone con gusto lagunare la nuova sensibilità prospettica e coloristica rinascimentale. Il dipinto ha più che raddoppiato la stima massima di 12.000 euro attestandosi a 29.760 euro.
A parte questi lotti eccezionali, il price range dell'asta si è mantenuto tra le centinaia di euro e qualche migliaio di euro. L'asta comprendeva anche un corredo di maioliche da farmacia ligure, interessante per la sua completezza. Anche questo corpus di opere è stato accolto bene dal pubblico. Sono stati venduti il 73,9% dei lotti e il 78,7% per valore.

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