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Patrimonio ecclesiastico: i furti sono in forte aumento

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Patrimonio ecclesiastico: i furti sono in forte aumento

  • –di Maria Adelaide Marchesoni

Sos beni ecclesiastici! I furti di questo nostro patrimonio sono in forte aumento. Ogni anno spariscono da chiese, basiliche, palazzi e biblioteche degli ordini monastici, migliaia di oggetti. In cinque anni, dal 2008 al 2012, sono avvenuti 2.394 furti d'arte, 424 nel solo 2012 (dati del nucleo Tpc, Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri), per un totale di 23.668 tra dipinti, sculture, libri, reliquiari, acquasantiere, candelabri e altre suppellettili. Secondo quanto riferito dal Capitano Andrea Ilari, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza nel presentare l'operazione "Reliquia", che ha portato al sequestro e recupero di numerosi beni ecclesiastici, soprattutto reliquie e reliquiari, rubati da diverse chiese lombarde, ha dichiarato che: "in Lombardia nel 2012 i furti nelle chiese sono stati 54 e 56 nel 2011 e rispettivamente 180 e 230 gli oggetti trafugati".

L'operazione che ha portato al sequestro e al recupero di 57 tra ostensori e reliquie di santi lombardi, per un valore totale di 30mila euro, erano stati "prelevati" da 13 chiese, quelle per ora individuate, tra il luglio 2012 e il gennaio 2013. I furti commessi potrebbero tuttavia essere stati «almeno il doppio» ha riferito il comandante Ilari. Tra gli oggetti sacri, di valore più spirituale che economico in quanto venivano venduti a 150 e 200 euro l'uno, c'è anche un frammento del cilicio di San Carlo Borromeo e altre reliquie di Sant'Agostino e Sant'Ambrogio.

L'operazione "Reliquia" ha permesso di recuperare gli oggetti preziosi che, dopo il "prelievo" dalle chiese venivano venduti on line tramite la piattaforma e-bay . «La vendita on line è il mezzo più semplice per questo genere di refurtiva» sottolinea il comandante. Ma chi compra on line questo genere di articolo è in buona fede? Il capitano Ilari ha spiegato che si tratta di un mercato: «squisitamente amatoriale, da appassionati, non da investimento, soprattutto perché le reliquie sono inalienabili e tracciabili, registrate dalle Diocesi, anche per la loro autenticità». Nel caso specifico, l'acquirente di questa refurtiva non può essere in buona fede in quanto di professione antiquario è a conoscenza delle regole di rintracciabilità e provenienza dell'oggetto. Nel 2012 i Carabinieri, in collaborazione con il Mibac e con il Pontificio Consiglio della Cultura hanno predisposto un "Manuale sulla tutela dei Beni culturali ecclesiastici". Si tratta di un vademecum, disponibile anche in versione digitale, in quattro lingue diffuso in tutto il mondo con consigli e accorgimenti pratici per combattere il fenomeno con una più efficace prevenzione e tutela. Primo provvedimento: una catalogazione dei beni che troppo spesso manca, una specie di carta d'identità per ogni oggetto, fotografia compresa. In Italia i furti in chiese e istituti religiosi sono il 52,4% del totale dei furti d'arte. Tra i capolavori rubati, in testa alle ricerche restano «La Natività» di Caravaggio, trafugata a Palermo nel 1969, il «Bambinello» dell'Ara Coeli a Roma (1994) e «La Madonna del Melograno» di Pier Francesco Fiorentino "prelevata" dalla Pinacoteca di Gubbio nel 1979.

Il manuale sulla tutela dei beni culturali ecclesiastici

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