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Cy Twombly Foundation: due membri del board avrebbero gonfiato il valore del patrimonio artistico

  • –di Maria Adelaide Marchesoni

Due membri della Cy Twombly Foundation sono stati accusati di appropriazione indebita di denaro, circa 310mila dollari, e di aver "gonfiato" i prezzi delle opere dell'artista deceduto nel 2011, secondo quanto viene riportato dal New York Times. L'ingente patrimonio di Cy Twombly (1928-2011), uno degli artisti più importanti del XX secolo, fu trasferito prima a un trust e poi all'attuale Fondazione che, negli ultimi due anni, si è occupata di proteggere e promuovere la notorietà dell'artista. Qualcosa, però, non ha funzionato.
L'accusa, partita da Nicola Del Roscio, compagno dell'artista e presidente della fondazione, insieme a Julie Sylvester, curatrice ed esperta dell'opera di Twombly e vice presidente, è stata effettuata nei confronti di Thomas H. Saliba, consulente finanziario, e Ralph E. Lerner, noto avvocato esperto in opere d'arte, entrambi nel Board della fondazione.
Nella causa legale, Del Roscio e Sylvester, sostengono che il valore delle opere sia stato sopravvalutato da Lerner e Saliba, quest'ultimo aveva conosciuto l'artista circa un decennio prima la sua morte, sulla base di una valutazione effettuata da un perito, che non ha mai materialmente ispezionato le opere, ma facendo ricorso a un semplice inventario. Lerner e Saliba, i due accusati, avrebbero quindi "gonfiato" il valore del patrimonio del trust per un importo superiore a 1 miliardo di dollari per ottenere maggiori commissioni di valutazione stabilite dalla legge.
Secondo le accuse mosse da Del Roscio il perito avrebbe valutato alcune tele incompiute attribuendo un valore fino a 5 milioni di dollari a opera, numerosi disegni non completati sarebbero stati valutati fino a 300mila dollari l'uno. Non solo, un disegno che Twombly aveva dichiarato essere un falso (sul retro della tela aveva scritto "Questo è un disegno falso" firmando la dichiarazione di suo pugno), sarebbe stato valutato a 350mila dollari.
Ma la vicenda non si esaurisce qui. Tra i capi di accusa vi è anche il pagamento alla società di Saliba, Saliba Management Funds, di commissioni di gestione (50 basis point all'anno sull'ammontare del patrimonio in gestione) che il board della Fondazione non avrebbe mai approvato. Tuttavia secondo la legge americana le società d'investimento devono essere registrate dove hanno la sede o presso la Sec, Securities and Exchange Commission. La registrazione è obbligatoria ai sensi della legge Investment Advisers del 1940 per tutti i consulenti d'investimento che gestiscono asset tra 25 milioni e 100 milioni di dollari. La Fondazione ha dato in gestione asset per oltre 60 milioni di dollari tra liquidità e strumenti finanziari d'investimento e, pertanto, senza registrazione il pagamento delle commissioni alla Saliba Management Funds è illegale, anche se fosse stato approvato dal board.

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