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Grecia: la crisi non frena la partecipazione alla 55ª Biennale, investimenti invariati

  • –di Maria Adelaide Marchesoni

Grecia, Spagna, Cipro, Portogallo, Slovenia, Repubblica Ceca, Romania, per citare solo alcuni paesi, non rinunciano a partecipare all'appuntamento con la 55ª Biennale di Venezia (1 giugno - 24 novembre) nonostante l'avversa congiuntura nella madre patria. La grande sorpresa è, infatti che, i bilanci dei Governi di gran parte dell'Europa non hanno tagliato i fondi alla cultura, ma hanno continuato a investire nei Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e negli eventi collaterali in laguna. Secondo un sondaggio del Tan (The Art Newspaper) i budget per la partecipazione alla 55ª Biennale sono in linea con quelli del 2011 e, in alcuni casi, sono stati incrementati.

La Grecia nel 2013 è entrata nel 6° anno consecutivo di recessione, ma "nonostante la crisi profonda che stiamo ancora attraversando, non rinunciamo a questo prestigioso e importante appuntamento nel mondo dell'arte internazionale" dichiara Roupen Kalfayan dell'omonima galleria che come già successo nel 2011 espone a Venezia l'opera History Zero, 2013 di Stefanos Tsivopoulos artista della galleria e dell'italiana Prometeogallery di Ida Pisani.
L'opera History Zero, 2013 appositamente commissionata per la Biennale, presenta il punto di vista dell'artista che vede il culmine della crisi a più livelli come opportunità di interpretare una visualizzazione alternativa del futuro. History Zero implica quindi non la fine, ma un punto di partenza, di ripresa e crescita: l'inizio di qualcosa di nuovo.

Il termometro congiunturale della Grecia, come emerge da un recente report della Commissione Europea, indica infatti che una timida ripresa è attesa entro la fine dell'anno, sostenuta da una maggiore fiducia dei consumatori. I dati congiunturali sono tuttavia ancora negativi e, nel 2013 la contrazione del Pil raggiungerà il 4,2% con un tasso di disoccupazione aumentato drasticamente dal 24,3% del 2012 al 27% del 2013, per poi scendere al 26% nel 2014 favorito in tal senso dalle riforme strutturali per la determinazione dei salari che hanno già contributo alla riduzione dei costi unitari del lavoro e al miglioramento della competitività.
Tornando al Padiglione ellenico il costo è stato pari a circa 350mila euro e il contributo del Ministero greco della Cultura è rimasto invariato a circa 250mila euro rispetto all'appuntamento del 2011.

L'importo "statale" ha coperto principalmente i costi di produzione dell'opera, mentre gli altri 100mila euro sono stati investiti da privati, la galleria ateniese Kalfayan Gallerie, quella italiana Prometeogallery di Ida Pisani, oltre a Irene Panagopoulos e la casa di produzione greca FaliroHouse.
History Zero, (video a 3 canali e materiale d'archivio) è disponibile in 5 edizioni + 2 AP. Affronta il valore del denaro e il suo ruolo nella formazione dei rapporti umani raffigurato attraverso le esperienze di tre individui molto diversi; un collezionista d'arte anziano affetto da demenza, un immigrato che pesca a strascico per le strade rottami metallici, e un artista che scatta istantanee della situazione ateniese. Al centro dell'installazione un archivio di esempi e prove di vari modelli di sistemi di scambio non monetari alternativi. Le quotazioni delle opere di StefanosTsivopoulos oscillano tra i 10mila e i 60mila euro.


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