La seconda asta serale della settimana organizzata da Sotheby's il 26 giugno a Londra conferma il generale buon andamento dell'arte del secondo dopoguerra, con 53 lotti venduti su 68 proposti (uno ritirato prima dell'asta, lotto 33) pari al 78% dei lotti e 85% del valore per un totale di 75,8 milioni di £, entro la stima iniziale di 65,3 – 93,4 milioni (una volta aggiunte le commissioni, escluse dalle stime).
A guidare la serata due composizioni di Francis Bacon: un trittico del 1966 rappresentante Isabel Rawsthorne, inquieta protagonista della scena artistica parigina e amante anche di Giacometti, aggiudicato a 11,3 milioni di sterline, appena oltre la stima bassa di 10-15 milioni grazie all'aggiunta delle commissioni, garantendo così un ritorno lordo di circa 7,7 milioni in nove anni, rispetto ai 2,3 milioni di £ pagati per la stessa opera nel giugno 2004 da Christie's. Il misterioso acquirente del trittico aveva cercato invano di portare a casa in precedenza l'altra opera di Bacon, la grigia ed inquietante ‘Head III' del 1949, aspramente contesa fino a 10,4 milioni da una stima di 5-7 milioni di £.
Complessivamente le sei opere d'arte prodotte dalla fine degli anni '40 agli anni '60 presenti fra i primi dieci realizzi hanno portato 36,7 milioni di £, quasi la metà del totale; fra questi spicca il nuovo risultato record per un lavoro di Pierre Soulages, il più caro artista francese, con una tela di grandi dimensioni contesa fino a 4,3 milioni da una stima di 2-3 milioni, nonché tre lavori italiani: un classico ‘Concetto Spaziale, "Attese" di Lucio Fontana bianco di oltre un metro con sei tagli del 1965, passato di mano allo stesso prezzo del Soulages, un ben più raro "Concetto Spaziale, le Chiese di Venezia" del 1961, quadrato di un metro e mezzo della famosa e limitata serie delle "Venezie", conteso anche da clienti italiani al telefono fino a 4,450 milioni di £, entro la stima di 4-6 milioni una volta aggiunte le commissioni, e un "Achrome" di Manzoni, andato ad un cliente italiano al telefono per quasi 1,9 milioni di £, oltre la stima alta di 1,8 milioni grazie alle commissioni.
Cinque in totale i lavori di Fontana proposti: un altro più piccolo "Concetto Spaziale" bianco a quattro tagli ha superato la stima alta fermandosi a 1,650 milioni, mentre un "Teatrino" nero di grandi dimensioni ed una piccola tela del 1956 con buchi e vetri non hanno trovato acquirenti (lotti 58 e 59); un secondo "Achrome" di Manzoni (lotto 60) è rimasto invenduto nonostante le dimensioni più ampie e la stima più bassa.
Al di là dei ‘classici moderni', il catalogo proponeva ben 36 lavori prodotti dopo il 1990, che hanno ottenuto buoni risultati soprattutto per quanto riguarda le opere di fotografia: una serie di cinque immagini di grandi dimensioni messe in vendita dallo stesso collezionista, tutte facente parte della serie dedicata da Andreas Gursky, maestro della scuola di fotografia di Dusseldorf, ai mercati finanziari mondiali, ha totalizzato 5,5 milioni di £ contro una stima di 2,5-3,4 milioni, grazie soprattutto alla performance di "Chicago Board of Trade III" contesa fino a 2,1 milioni (da una stima di 600-800mila £), mentre un'immagine del compagno di scuola Thomas Struth rappresentante il Pantheon a Roma ha portato ben 818.500 £, nuovo record per l'artista e pari a oltre cinque volte il prezzo raggiunto nell'ormai lontano 2000 da Christie's New York di 270mila $.
Complessivamente 17 lotti contemporanei hanno superato le stime e 12 le hanno confermate, con solo cinque lotti invenduti; l'inglese David Hockney era presente in asta con un lavoro relativamente recente, "Double East Yorkshire", un monumentale paesaggio a tinte quasi fauviste conteso fino a superare la stima alta fino a 3,4 milioni di £, e con un lavoro del 1967 "A Small Sunbather", che ha raddoppiato la stima alta di 500mila £ per fermarsi a 1,1 milioni, inseguito inutilmente dal collezionista e consulente d'arte Manfredi della Gherardesca.
Sono stati offerti 18 lotti già presentati sul mercato dal 2007, con risultati per la verità non particolarmente confortanti, a conferma che le opere vanno tenute per periodi più lunghi per poter generare un ritorno economico adeguato: cinque sono rimasti invenduti, fra cui uno dei due (entrambi invenduti) lavori di Tom Wesselmann "Still life 5 ½", comperato nel febbraio 2008 per 1,1 milioni di £, nonché una natura morta di Glenn Brown, già venduta nel 2007 a New York per 656mila $ e una recente versione della famosa scultura "Love" di Robert Indiana, stimata 600-800mila £.
Delle 11 opere tridimensionali proposte due sono rimaste invendute e quattro hanno superato le stime, fra cui un classico specchio concavo verde di Anish Kapoor, già apparso in asta tre anni fa e aggiudicato per 600mila £ senza le commissioni, pari ad una perdita di 57mila £ rispetto al prezzo precedente; si segnala fra le cinque sculture che hanno confermato le stime il modellino in acciaio "Jim Beam" di Jeff Koons, aggiudicato a 330mila £ (senza commissioni) ad un gallerista francese, pari a 508mila $, quasi 100mila $ meno del prezzo pagato tre anni prima dal venditore. Ritorni negativi anche per un lavoro di Sean Scully (lotto 56, passato da 420mila £ di due anni fa a 452mila con le commissioni, 375mila £ al netto) e uno spin painting di Damien Hirst, aggiudicato a Thaddeus Ropac per 350mila £ (senza commissioni), 118mila £ in meno di quanto pagato nel febbraio 2008 per la stessa opera; il mercato di Hirst sembra essersi riallineato verso nuovi più bassi valori.
Serata negativa per i quattro lavori proposti di Basquait, nonostante i risultati record per le opere più rare apparse di recente: due tele sono rimaste invendute (lotti 34 e 40) e due lavori su carta sono andati allo stesso compratore, al di sotto della stima, dopo un solo rilancio per 164mila £. Invenduti anche due dei tre Klippenberger proposti (lotti 43-44), mentre Sigmar Polke riporta due lavori oltre le stime e due entro. Da segnalare, invece, l'incredibile ascesa dei prezzi di Hurvin Anderson, da 97mila £ dell'ottobre 2009 passa a 302.500 £ e di Nate Nowman, sostenuto anche da Gagosian in sala, passato da 240mila $ del 2011 a 278mila £: solo il tempo dirà se si tratta di moda del momento, speculazione o sostenibile riallineamento dei prezzi. Tocca ora alle aste giornaliere e alla ridotta asta serale di Phillips del 27 giugno chiudere la settimana dell'arte contemporanea a Londra.
© Riproduzione riservata