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La collezione Angelini sarà battuta in un'asta fallimentare

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La collezione Angelini sarà battuta in un'asta fallimentare

  • –di Marilena Pirrelli

Il Tribunale di Chieti ha dato avvio alla procedura di vendita all'asta della collezione Angelini presso la casa d'asta Gioielli di Carta . Giuseppina Ivone, curatore fallimentare dei beni di Vincenzo Maria Angelini, imprenditore del settore dell'assistenza sanitaria, ha assegnato il mandato alla casa d'asta romana guidata da Claudia Bonino. Matteo Smolizza è il responsabile per la procedura di vendita: gli oggetti e i dipinti che andranno all'incanto hanno una stima minima e massima tra i 3,5 e i 5 milioni di euro. L'asta fallimentare non prevedendo nessun restauro dell'insieme dei lotti, né il recupero di tutti i certificati sulle opere, ha ridotto il valore complessivo dell'asta che avrebbe potuto oscillare - secondo gli esperti della casa d'asta - tra i 6 e i 10 milioni di euro. L'esposizione della raccolta è già in corso dal 29 giugno a Vicenza, presso il Centro Orafo "Voice of Gold" (Via Vecchia Ferriera, 70: accesso su appuntamento, Gioielli di Carta, telefono. 06 807 5228/346 1299980).
La collezione spazia dalla pittura napoletana del Seicento a Morandi e Fontana, dalle incisioni di Rembrandt e Dürer agli arredi Ancien Régime e Impero, fino ad un raro sarcofago romano. Perfino Federico Zeri - come attestato oggi dalla fototeca dell'omonima Fondazione - teneva traccia di alcuni dipinti di questo fondo, la Collezione Angelini di Chieti.
L'importanza di questo patrimonio – ricorda per dimensione e prestigio la prima dismissione delle raccolte di Achille Lauro – ha persuaso la curatela fallimentare a realizzare più perizie, una vasta ricognizione fotografica ed una schedatura tecnica presentata attraverso due cataloghi, lavoro che potrebbe rappresentare un modello di trasparenza importante nel diritto fallimentare.
Gli oggetti sono molto diversi per natura e per valore, ma sono state suddivisi in categorie, sviluppate nei volumi di catalogazione: Dipinti e Disegni; Incisioni et Alia; Sculture; Mobili; Altri Arredi; Marmi. A tale elenco vanno aggiunti lotti individuati al termine della procedura di catalogazione ed indicati con la dizione "Lotti non catalogati".
Fra gli highlights dell'incanto ci sono per la sezione "Dipinti e Disegni" un San Pietro attribuito a Jusepe De Ribera (1588-1652), olio su tela, cm 125,5 x 95,5, a paritre dalla stima di 40.000-50.000 euro; un Ritratto di gentiluomo della bottega di Tiziano Vecellio (1480-1485 1576), olio su tela, cm 93,5 x 73,4, dalla stima 80.000 – 120.000 euro; il dipinto di Franco Gentilini (1909-1981) Ragazze nello studio, 1937, olio su tela, cm 140,3 x 100, offerto alla stima di 50.000–70.000 €; di Marc Chagall (1887-1985) Deux personnages, 1960, olio e gouache su carta intelata, cm 60 x 50 dalla stima di 400.000-600.000 € (top lot dell'asta); di Giorgio de Chirico (1888-1978) Cavalli presso un golfo dell'Egeo, 1930 ca., olio su tela, cm 68 x 116, dalla stima di 150.000-200.000; il disegno Manichino, 1917-1918 ca., di Mario Sironi (1885-1961), matita grassa su carta vergellata, cm 20,7 x 27,4. stimato tra 1.500-2.500 €; di Gino Severini (1883 1966) una Natura morta in bleu, olio su tavola multistrato, cm 50,4 x 61,2 stimato tra 20.000-40.000 €; di Lucio Fontana (1899-1968) Concetto Spaziale Teatrino, 1965, olio su tela forata e legno laccato, cm 72,6 x 56, proposto alla stima di 100.000-150.000 €.
Per la sezione "Incisioni" La battaglia degli dei marini (parte destra), 1485-1488 di Andrea Mantegna (1431 1506), bulino su carta, 26,2 x 39,4 cm, dalla stima di 3.000-5.000 €; di Albrecht Dürer (1471 1528) Adamo ed Eva, 1504, bulino su carta, cm 24,4 x 18,8 dalla stima di 30.000-50.000 €; di Rembrandt Harmenszoon Van Rijn (1606 1669) Paesaggio con casa contadina e grande albero, 1641, acquaforte su carta, cm 12,4 x 31,6 dalla stima di 10.000-20.000 €.
Per la sezione "Mobili" spicca un Tavolo placcato Boulle in stile Luigi XV di produzione francese, XIX secolo, legno ebanizzato, placcato in bronzo e tartaruga alla maniera di André Charles Boulle (1642–1732), cm 70 x 69 x 52 stimato tra 3.000-5.000 €; un letto barocco a due piazze con importante apparato decorativo, proveniente dall'Italia centrale (Bologna?), XVII secolo, legno di noce, cm 164 x 158 x 229 cm dalla stima di 5.000-8.000 €.
Per la sezione "Marmi" è presente un sarcofago romano di ipotizzabile produzione siciliana, III-IV secolo, marmo, piombo, cm 80 x 210 x 60 ca. alla stima di 30.000-40.000 €..
Gli oggetti sono stati sequestrati in più momenti e inventariati dalla Guardia di Finanza. Su questi inventari sono state svolte una prima stima da parte del consulente tecnico del Tribunale, ed una seconda da parte della casa d'aste internazionale Dorotheum, ed, infine, una revisione delle precedenti stime, a cura di Gioielli di Carta, seguita ad un'ampia campagna fotografica e alla ricognizione dei beni.
La vendita si svolge sulla base delle sole valutazioni revisionate, riportate in calce ad ogni lotto, le commissioni (Iva inclusa) vanno dal 30% fino a 20mila euro, 26% da 20.001 a 700.000, 20,5% da 700.001 a 1,2 milioni e 18,5% oltre.
Il 22 aprile i curatori hanno scoperto un furto di parte dei lotti della collezione, in particolare argenti, tappeti e orologi, tali lotti sono stati già espunti dai nuovi aggiornati cataloghi scaricabili sul sito www.gioiellidicarta.it.
Il calendario ha aperto la procedura di vendita il 4 maggio 2013 per accogliere offerte al doppio della stima minima. Il 13 settembre inizierà la ricezione delle offerte per l'asta ordinaria (via telefono,web e posta), il 18 ottobre 2013 per l'Asta di Dipinti e Disegni; Incisioni et alia; Sculture; e il 25 ottobre per l'asta di Mobili; Tappeti; Altri arredi; Marmi; Beni non catalogati.

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