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Risultati record per l'arte inglese moderna e vittoriana

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Risultati record per l'arte inglese moderna e vittoriana

  • –di Giovanni Gasparini

Le aste di arte inglese, posizionate al termine di tre settimane intense di vendite dedicate al mercato internazionale, normalmente ricevono un'attenzione marginale, tipica di un settore legato al collezionismo locale e, nel caso dell'arte vittoriana, ‘fuori moda'.
I quattro cataloghi proposti dalle due principali case d'asta a Londra dal 9 al 12 luglio hanno però smentito questo luogo comune, riportando risultati degni di nota e una serie di record milionari che confermano il sottostante processo d'internazionalizzazione di questi settori, a cui inevitabilmente segue un aumento dei prezzi.

I record più importanti sono venuti dall'asta di arte vittoriana organizzata da Christie's il pomeriggio dell'11 luglio: il tormentato dipinto su carta di grandi dimensioni ‘Love among the Ruins' di Edward Burne-Jones ha scatenato una gara di rilanci fino a fermarsi a 14,8 milioni di sterline, quasi tre volte la stima alta di 3-5 milioni, nuovo record per l'artista, per un lavoro inglese su carta e per un'opera pre-raffaelita. Altro record milionario per un dipinto di Millais, il duplice ritratto ‘Sisters' aggiudicato a 2,3 milioni di £, entro la stima di 2-3 milioni, cosi come per una scultura di Leighton del 1910, ‘An Athlete Wrestling with a Python', passata di mano a quasi mezzo milione, oltre la stima alta.

Complessivamente l'asta ha fruttato 22,2 milioni di £ dopo l'aggiunta delle commissioni, pari al 93% di venduto per valore, ma solo al 58% dei lotti (71 su 123), segnale tipico di un mercato selettivo, che premia solamente le opere di maggior prestigio. Si riscontrano, infatti, numerosi invenduti nella fascia di stima fra 15 e 50mila £, mente solo due lotti con stime importanti sono rimasti al palo, un lavoro di Leighton (lotto 7, stima 300-500mila £) e una scena di cavalli di Landseer, specialista del tema (lotto 17, stima 200-300mila £).
L'asta vittoriana è stata preceduta da due incanti d'arte inglese moderna organizzate da Christie's la sera del 10 luglio e la mattina dell'11, a cui hanno fatto seguito un catalogo in due parti battuto da Sotheby's la sera dell'11 luglio e il mattino seguente. L'asta serale di Christie's ha riportato due record per due artiste e scultrici, Barbara Hepworth con una caratteristica ‘Curved Form (Bryher II)' stimata 1-1,5 milioni e contesa fino a 2,4 milioni di £, ed Elisabeth Frink con un tardo (1986) ‘Seated Man II' aggiudicato a 818mila £, stesso prezzo di una seconda opera della Hepworth, un modello di scultura.

Oltre alle due dame, è degna di nota l'ottima performance dei lavori di Laurence Stephen Lowry, con sette opere tutte vendute di cui tre nei primi dieci risultati, fra cui un'Industrial Landscape' che ha sfiorato il milione di £, e una ‘Street Scene' passata di mano a 420mila £, ben oltre la stima di 120-180mila. L'artista popolare, soggetto in verità a non poche controversie e detrattori per il suo stile puerile, ha sicuramente beneficiato della retrospettiva appena inaugurata alla Tate Britain.
Complessivamente, 31 delle 37 opere proposte hanno trovato un acquirente, pari all'85% per lotto e per valore, per un totale di 9,9 milioni di £.
A questo si sono aggiunti 4,1 milioni di £ dei 116 lotti (su 147) venduti il giorno seguente sempre da Christie's, con percentuali di venduto simili (79% dei lotti e 83% per valore), fra cui spiccano nuovamente un lavoro di Lowry e il record per un'opera di Philip King, artista ottuagenario.

A completare il quadro il catalogo di Sotheby's, con 37 lotti messi all'incanto la sera dell'11 luglio e 118 il giorno seguente, per un totale di 155 lotti di cui 41 invenduti, pari al 73% di venduto per un totale di 7,7 milioni di £, sotto la stima bassa di 7,8-11,4 milioni di £.
A guidare i risultati una grande tela geometrica di Ben Nicholson, ‘Oct 61', passata di mano alla stima minima di 1 milione grazie all'aggiunta delle commissioni, e un interessante disegno di Henri Gaudier-Brzeska, noto scultore, la cui opera ‘Homme et Cheval' ha raddoppiato la stima alta fermandosi a 250mila £, nuovo record per un lavoro su carta dell'artista. Buoni risultati in generale per le sculture, sebbene una delle due opere importanti di Elisabeth Frink proposte, un gruppo di teste dalla stima di 600-800mila £, non abbia trovato un compratore, mentre la seconda monumentale ‘Horse and Rider', sia andata aggiudicata ben al di sotto della stima di 600-800mila alla Pyms Gallery.

Sono rimaste invendute anche due tele di William Scott e Bridget Riley (lotto 5 e 13, stima 300-500mila £) e una composizione di Ben Nicholson del 1944-45 (lotto 6, stima 200-300mila £).
Complessivamente si tratta di risultati positivi per il settore, che denotano però un mercato selettivo e interessato soprattutto alla fascia di prezzo più elevata, punitivo rispetto a stime troppo spinte e fortemente interessato alla scultura, settore di punta dell'arte inglese moderna. Con queste aste si chiude nel migliore dei modi e definitivamente la sessione estiva londinese, in attesa della ripresa a settembre.


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