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Addio a Bonalumi, maestro della forma

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Addio a Bonalumi, maestro della forma

  • –di Marilena Pirrelli

L'arte italiana perde un maestro: Agostino Bonalumi si è spento all'età di 78 anni, era nato il 10 luglio 1935 a Vimercate. È stato uno dei maggiori artisti italiani del Novecento. È verso la fine del 1959 che nascono le prime tele estroflesse. Sono ancora segnate da un gusto per la materia, dipinte con un impasto di cemento e colore che ne rendono ruvida la superficie. Ma la strada è imboccata lo porterà piano piano a diventare un architetto della tela, spingendola verso l'alto, verso l'infinito. Per Bonalumi così come per Fontana la tela non è un banale supporto come luogo di rappresentazione, ma è superficie dalla quale emerge e si struttura la forma.

Nelle opere di Bonalumi la superficie della tela viene modellata grazie a un sistema di supporti lignei (o più recentemente metallici) sottostanti. Un gioco fra sensibilità e astrazione, organico e geometrico, arricchito dalle stesure uniformi e quasi sempre monocrome del colore. Tiene la sua prima personale nel 1956 alla Galleria Totti di Milano.

Nel 1958 nasce il gruppo Bonalumi, Castellani e Manzoni con una mostra alla Galleria Pater di Milano, alla quale seguiranno altre mostre a Roma, Milano e Losanna. Nel 1961 alla Galleria Kasper di Losanna è tra i fondatori del gruppo «Nuova Scuola Europea». Arturo Schwarz acquista sue opere e nel 1965 presenta una mostra personale di Bonalumi nella sua galleria di Milano, con presentazione in catalogo di Gillo Dorfles. Nel 1966 inizia un lungo periodo di collaborazione con la Galleria del Naviglio di Milano che lo rappresenterà in esclusiva, pubblicando nel 1973 per le Edizioni del Naviglio un'ampia monografia a cura di Dorfles. Sempre nel 1966 è invitato alla Biennale di Venezia con un gruppo di opere, e nel 1970 con una sala personale. Segue un periodo di studi e di lavoro nei paesi dell'Africa mediterranea e negli Stati Uniti dove si presenterà con una personale alla galleria Bonino di New York. Nel 1967 è invitato alla Biennale di Sao Paulo e nel 1968 alla Biennale dei Giovani di Parigi. Ha realizzato opere di pittura-ambiente come in «Ambiente Bianco - Spazio trattenuto e spazio invaso», realizzato nel 2002 per la Fondazione Guggenheim di Venezia, e ha al suo attivo moltissime le mostre: nel 1980 a cura della Regione Lombardia è allestita, a Palazzo Te di Mantova, con la cura di Flavio Caroli e Gillo Dorfles, un'ampia rassegna che illustra l'intero arco della sua opera. L'accademia Nazionale di San Luca ha conferito ad Agostino Bonalumi il «Premio Presidente della Repubblica» 2001 per la scultura. Nell'occasione viene presentata una mostra retrospettiva dell'artista nelle sale dell'Accademia, accompagnata da una monografia a cura di Achille Perilli.

In asta il suo top lot è la tela estroflessa "Bianco" del 1966 battuta per 242.186 $ a ottobre del 2008 da Christie's Londra. Il suo fatturato d'asta nel 2012 ha superato il milione di euro con un incremento del 12% sul 2011, del 20% per numero di lotti aggiudicati e una riduzione del 19% dei tassi d'invenduto. Ma l'anno di affermazione in asta dell'artista è il 2010 a conferma di quanto già si era visto nel 2008. Nel 2013 si è osservata una contrazione dei prezzi, secondo le analisi di artprice: 100 euro investiti in una sua tela nel 1999 a marzo valevano 787 euro. Il mercato dell'artista è prettamente italiano (77%) seguito però con vivo interesse anche dal collezionismo inglese, austriaco e tedesco. Molte le gallerie che oggi trattano l'artista, da Robilant+Voena a Londra a Il Mappamondo a Milano, dalla Galleria d'Arte Niccoli a Parma alla Barbara Mathes Gallery a New York. Quest'anno diverse le esposizioni di sue opere: "Il Senso e le Forme Da Chadwick a Bonalumi" alla Galleria Blu di Milano e "White January"all'Espace Meyer Zafra di Parigi e "Bianco Italia da Tornabuoni Arte Parigi. E' in corso fino al 15 novembre la mostra a Londra "Agostino Bonalumi. All the Shapes of Space / 1959 – 1976") da Robilant & Voena.

Nel 2006 è stato costituito l'Archivio Bonalumi a Milano con l'obiettivo di tutelare e valorizzare la sua opera, che ha avviato il 1° febbraio 2012 la raccolta della documentazione per la realizzazione del Catalogo Generale. Le opere di Bonalumi è nelle collezioni permanenti del Museion di Bolzano, del Maga di Gallarate, di Villa Croce di Genova. E' anche nella Collezione Maramotti di Reggio Emilia, al Mart di Rovereto, al Peggy Guggenheim di Venezia, nella Neue Galerie di Graz e negli Usa nel Walker Art Center di Minneapolis.

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