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Asian Week a New York, gli artisti asiatici entrano in un collezionismo trasversale

  • –di Riccarda Mandrini

Le attese dei collezionisti sono state soddisfatte dall'ampia e trasversale offerta delle case d'asta Christie's e Sotheby's per l'ormai consolidata chermesse d'incanti dell'Asian Week a New York (17-19 settembre). Christie's ha aperto il 17 settembre con una vendita inedita e di grande pregio storico-artistico dedicata all'arte indiana tradizionale, raccolta attorno ai dipinti di tre figure emblematiche della storia dell'India moderna: Nandalal Bose (1882-1966), Abanindranath Tagore (1871 -1951) e dell'artista e poeta Rabindranath Tagore (1861 – 1941). Nandalal Bose fu allievo e co fondatore con Abanindranath Tagore, il suo maestro, della "Bengala School of Art", un movimento che si sviluppò all'inizio del ‘900 a Kolkata prima e in Bengala poi. Seppure fortemente ispirate all'arte tradizionale e popolare indiana, le opere realizzate dagli artisti della "Bengala School of Art" vengono collocate dagli storici nel segmento moderno dell'arte indiana. Essi ebbero, infatti, la forza di opporsi all'imperante accademismo dell'arte occidentale e degli orientalismi, molti amati dagli inglesi che, fino al 1947, anno dell'Indipendenza, dominarono l'India.
Rivolta ad un collezionismo di nicchia, le opere all'incanto erano scelte nella collezione di Supratik Bose, nipote di Nandalal Bose. Degli 81 lotti offerti, 78 sono stati venduti (96% per lotto, 99% per valuta) con un totale (compresi i buyer's premium) di 2,9 milioni di $.
L'asta si è aperta con un lavoro certamente molto atteso, "The Bull Fighter", una tela firmata Nandalal Bose. Stampata anche sulla copertina del catalogo, l'opera vanta una storia di pregio, fu infatti realizzata da Bose nel 1937 su commissione di Mohandas K. Gandhi per il meeting dell'Indian National Congress che si svolse nel 1938 ad Haripura. Quotata 30-50mila $, "The Bull Fighter" è stata ceduta per 147mila $.
Top lot, invece, Abanindranath Tagore con "Untitled" (Siva Samantini), 1920 che, in pre-asta, era stato dato a una quotazione di 40-60mila $, e ceduto quindi ad un collezionista privato per la cifra di 555mila $. L'opera ha fatto segnare un record mondiale d'asta per l'autore.
Il secondo posto se l'è aggiudicato un "Where the mind is without fear",‘ realizzato da Rabindranath Tagore nel 1910. L'opera, un inchiostro su carta, era quotata 100-150mila $, è passata di mano per 363mila $. Acquirente un'istituzione asiatica.
La successiva vendita, sempre del 17 settembre, dedicata alla "South Asian Modern + Contemporary Art" contava un set di 97 lotti (venduti 60, con 62% per lotto e 67 per valuta), ed era animata dalla presenza di: Tyeb Metha, H.F. Husein, F. N. Souza, Gaitonde, S.H. Raza, autori ai quali viene riconosciuto, da un punto di vista storico-artistico il passaggio verso un'autentica modernità. Essi fondarono nel 1947 a Mumbai il gruppo d'avanguardia "Progressive Artists Group". I prezzi delle loro opere, grazie alla qualità del loro lavoro, hanno saputo conquistare il mercato occidentale. Il totale di "South Asian Modern + Contemporary Art" ammonta a 5,09 milioni, in linea con le stime, di poco inferiore alla vendita dello scorso anno che aveva raggiunto i 7,06 milioni di $, per un numero di opere analogo. Top lot "Italian village" dipinto nel 1953 dal maestro S.H. Raza (1922) dopo essersi trasferito nella capitale francese. Una tela di geometrica fattura, in cui dominano i colori scuri e un certo modo fortemente esistenziale, tipico di Raza, di affrontare il paesaggio urbano. Il suo prediletto. "Il villaggio italiano" quotato 500-750mila $, è stato ceduto a un'istituzione asiatica per 723mila $. Buona anche la performance di "Untiltled", secondo top lot, per la tela che portava la firma del maestro indiano della pittura astratta, Gaitonde (1924-2001). Il dipinto era quotato 400-600mila $ ed è stato acquistato da un collezionista privato indiano per 507mila $.
Assolutamente effervescenti - moltissimi i collezionisti asiatici e sala piena - per le vendite di "Japanese and Korean Art" e "Indian and South East Asian Art" officiate il 18 settembre. La prima ha realizzato un totale di 5,2 milioni di $, vendendo 202 lotti sui 343 offerti. L'evento di punta della serata ha riguardato il lotto 818 una "giara bianca e blu" sulla quale era finemente disegnata una tigre. Proveniente da una collezione privata europea, la giara aveva una quotazione pre-asta tra 40-60mila $, ed ha toccato la cifra record, e top lot della serata, di 939mila $, pagati da un collezionista statunitense.
Mentre per l'asta di "Indian and South East Asian Art", la migliore performance è stata realizzata da "Painting of Buddah, scenes from his life", un prezioso dipinto su tela, con pigmenti e oro, datato XIV secolo, che ha quasi triplicato la sua quotazione massima di 350mila $ ed è stato ceduto a un collezionista asiatico per 963mila $. Sempre alta l'attenzione dei collezionisti asiatici il 18 settembre per il segmento "Fine Chinese Painting", ovvero la pittura classica cinese e calligrafia, e il 19 settembre per "Fine Chinese Ceramics and Works of Art", che nelle due sedute d'asta hanno chiuso con un totale prossimo ai 40 milioni di $.
Scelta di sicuro effetto e votata alla tradizione per l'apertura dell'Asian Week da Sotheby's a New York, con la vendita il 17 settembre di oltre 350 lotti di "Fine Ceramics & Works of Art" che ha raggiunto un totale di 22,7 milioni di $. Preziosa la selezione delle opere all'incanto, come il " Wine Vessel (Gong)" in bronzo del XII secolo che ha raggiunto la cifra di 1,9 milioni di $, rispetto a una stima massima di 500mila. Il prezioso bronzo vanta un'importante letteratura e apparteneva alla collezione dello storico e specialista d'arte orientale Alfred Salmony, curatore tra il 1920 e il 1933 della sezione ‘Oriental Art' al Museo di Colonia e, dal 1934, anno in cui emigrò negli Stati Uniti, all'Institute of Fine Art di New York.
E' stata, invece, acquistata dal Philadelphia Museum of Art, per 905mila $, a fronte della stima massima di 200mila $, la preziosa scultura policroma in gesso della serie ‘Maudgalyayana Song' appartenente all'epoca Yuan Dynasty (XII sec). Collezionisti in fermento nel momento in cui il battitore ha presentato la ‘Coppia di Cavalli', una scultura in ceramica policroma della Tang Dynasty (VII secolo) proveniente da un'importante collezione americana. I ‘Cavalli' sono passati di mano per 4,2 milioni di $, la quotazione pre-asta era su richiesta.
Meglio ancora è andata la seduta dedicata alla "Fine Classical Chinese Paintings & Calligraphy" del 19 settembre, il segmento più seguito dai compratori asiatici. L'asta si è conclusa con un totale di 31,2 milioni di $, con punte d'interesse per i collezionisti davvero elevate, come nel caso di "Gong Fu Tai Calligraphy", una calligrafia opera Su Shi (1037 – 1101), che dietro a una stima su richiesta ha raggiunto gli 8,2 milioni di $. Il prezzo più alto realizzato da un'opera classica cinese dell'Asian Week Newyorche se 2013.
Il secondo top lot della vendita riguarda una calligrafica del XVII secolo realizzata dall'artista cinese Bada Shanren (1626-1705), "Studio of Autumn Mountains", offerta tra 300-500mila $ in pre-asta, ha raggiunto i 2,5 milioni di $.
Curatissima, ma molto simile a quella proposta da Christie's, la vendita del 18 settembre di "Modern and Contemporary South Asian Art", da Sotheby's. Il focus primario si raccoglieva attorno alle opere di autori indiani moderni, quali Tyeb Metha, H.F. Husein, F. N. Souza, Gaitonde, S.H. Raza, i cui lavori sono fortemente accreditati sul secondo mercato e vantano centinaia di passaggi in asta. L'incanto ha totalizzato 3, 2 milioni di $, tra le opere più richieste dai collezionisti il lotto n. 8, Bhuphen Khakhar (1934-2003), che con "American Survey Officer" ha aperto una vera disputa a suon di bid tra i collezionisti passando alla fine per 401mila $, rispetto a una stima massima di 220mila. Con l'olio "Untitled" (Mother Theresa), M.F. Husein (1915 – 2011) ha reso omaggio a Madre Teresa di Calcutta. Raffinato, intenso ed effimero quasi come una tela astratta, l'"Untitled" ha catturato il l'attenzione del pubblico passando di mano per 245mila $, quasi al doppio della stima massima.

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