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ABC Berlin: i collezionisti cercano il dialogo con la contemporaneità

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ABC Berlin: i collezionisti cercano il dialogo con la contemporaneità

  • –di Silvia Anna Barrilà

La sesta edizione della mostra commerciale ABC Art Berlin Contemporary www.artberlincontemporary.com dal 19 al 22 settembre si è conclusa con un bilancio positivo. 28mila visitatori in quattro giorni (più degli anni scorsi) hanno ammirato circa 120 opere d'arte presentate da 130 gallerie. Più di 80 le opere in mostra per la prima volta. E per la prima volta c'era anche Maike Cruse - già direttrice delle comunicazioni ad Art Basel - come direttrice artistica dell'evento. Già il giorno dell'inaugurazione sono state registrate varie vendite, ma in una fascia di prezzo medio-bassa. I Vip invitati a questa fiera dal formato insolito erano circa 3mila, di cui 2mila collezionisti internazionali e altri mille tra curatori, rappresentanti di musei e artisti.

L'ABC si distingue, infatti, per l'assenza degli stand fieristici tradizionali. Le opere sono distribuite nello spazio con a fianco l'indicazione della galleria, su modello dell'Art Unlimited a Basilea. Ne risulta una prevalenza di installazioni che spesso sono molto concettuali. Il formato piace, come hanno confermato diversi collezionisti intervistati da "ArtEconomy24". Secondo il collezionista tedesco Christian Schwarm, fondatore del social network per collezionisti d'arte contemporanea Independent Collectors, www.independent-collectors.com questo potrebbe essere il formato del futuro per le fiere d'arte. E anche la collezionista italiana Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, in visita a Berlino, ha detto: "La decisione di non suddividere l'area espositiva nei soliti box con pareti bianche ha permesso di privilegiare l'allestimento delle opere e ha regalato al visitatore la possibilità di una migliore lettura dei lavori. Anche la scelta di invitare le gallerie ad esporre un unico artista è, a mio parere, vincente, perché permette un maggiore approfondimento e quindi una migliore comprensione del suo lavoro".

Ma ci sono pareri contrastanti. Il collezionista tedesco Ivo Wessel, per esempio, vede il rischio che le opere vadano a sovrapporsi e interferire l'una con l'altra. E aggiunge: "Se si considerano le presentazioni come mostre curate dalle gallerie, l'aspetto commerciale rimane molto vago e questo compromette il successo della galleria. Personalmente preferisco la fiera improntata all'aspetto commerciale con gli stand separati".

Tra gli artisti che sono saltati di più all'attenzione dei collezionisti c'è Nina Canell, presentata da Konrad Fischer www.konradfischergalerie.de (Düsseldorf, Berlino) e Wien Lukatsch www.wienlukatsch.de (Berlino).

Il collezionista greco, residente a Monaco di Baviera, Yannis Christoforakos raccomanda il fotografo tedesco Wolfgang Burat (1955), di cui la galleria Tanja Pol www.tanjapol.com (Monaco) ha presentato una serie di fotografie della scena musicale di Colonia negli anni 80 e il giovane canadese Michele Di Menna (1980), presentato dalla Galerie Kamm (Berlino) http://www.galeriekamm.de/.

Il collezionista francese residente ad Anversa, in Belgio, Ariel Roger-Paris ha apprezzato il lavoro di Michael Part, artista austriaco (1979), alla galleria Andreas Huber www.galerieandreashuber.at (Vienna). "Ho visto molte opere di qualità, ma anche tante che avevo già visto perché viaggio molto per biennali e fiere" dice. "Il fatto che ci siano prevalentemente grandi installazioni non è un limite per le vendite, perché se piace l'opera si può chiedere di vedere altre opere dello stesso artista". Tra le gallerie presenti all'ABC il collezionista Aurel Roger-Paris stima il lavoro di Ratio 3 www.ratio3.org (San Francisco), e in particolare il loro artista americano Mitzi Pederson (1976) e Kraupa-Tuskany Zeidler www.aktnz.com (Berlino), una delle gallerie hot del momento che quest'anno ha partecipato anche a MiArt, e in particolare il lavoro del collettivo Slavs & Tatars http://www.slavsandtatars.com/, un duo che ha già avuto un solo show al project room del MoMA di New York.
È ricca anche la lista degli artisti notati all'ABC da Patrizia Sandretto: Susanne Kriemann (tedesca, 1972) da Raebervon Stenglin (Zurigo) http://www.raebervonstenglin.com/index/home.html e Wilfried Lentz (Rotterdam) http://www.wilfriedlentz.com/; Thomas Locher (tedesco, 1956) da Georg Kargl Fine Arts (Vienna) http://www.georgkargl.com/; Nasan Tur (tedesco, 1974) da Blain Southern (Londra, Berlino) http://www.blainsouthern.com/; Pae White (americana, 1963) da Neugerriemschneider (Berlino); Adriano Costa (brasiliano, 1975) da Mendes Wood DM (San Paolo) http://www.mendeswood.com/; Thea Djordjadze (Georgia, 1971) da Sprüth Magers (Berlino, Londra) http://spruethmagers.com/home; Jan Peter Hammer (tedesco, 1970) da Supportico Lopez (Berlino) http://www.supporticolopez.com/.
"Quando acquisto un'opera" spiega Patrizia Sandretto "considero in primo luogo quanto quest'opera sia in sintonia con il momento in cui è stata creata, quanto riesca a trasmettermi della contemporaneità e della visione che l'artista ha del mondo. Mi rivolgo principalmente agli artisti giovani e privilegio sempre le opere rispetto al nome dell'artista. A volte ho acquistato per puro impulso, ma sovente mi chiedo quale spazio la nuova opera potrebbe trovare all'interno della mia collezione, quale dialogo potrebbe instaurare con le opere che ne fanno già parte".
E questi sono criteri condivisi da vari collezionisti, come il greco Christoforakos, che dice: "Il tema della mia collezione è la 'Context Art', tematizzata da Peter Weibel negli anni 90, vale a dire opere che sono strettamente legate al contesto in cui sono state prodotte e che riflettono le condizioni politiche, economiche, sociali o ideologiche".
Conferma anche da Aurel Roger-Paris: "Cerco il pezzo giusto per la mia collezione, non guardo al nome dell'artista. Quando scopro un artista voglio conoscere tutta la sua produzione e non solo un pezzo. Per scoprire un artista non bisogna seguire il mercato, ma capire il contesto per catturare la visione dell'artista". E sembra funzionare, visto che Roger-Paris ha comprato artisti come Rudolf Stingel, Richard Prince e Robert Gober quando non erano ancora così richiesti. L'anno scorso ha acquistato opere di Oscar Murillo, i cui prezzi oggi sono schizzati in alto.


Installazione di Olaf Metzel all'ABC Berlin 2013, courtesy of Wentrup Gallery, Credit: Stefan Korte


Installazione di Nina Beier all'ABC Berlin 2013 (a sinistra), courtesy of Croy Nielsen, Credit: Stefan Korte


Installazione di Robin Rhodes all'ABC Berlin 2013 (a sinistra), courtesy of Stevenson, e installazione di Adriano Costa (a destra), galleria Mendes Wood DM, Credit: Stefan Korte


Sharon Hayes, "Yard (Sign)", 1961/2009, courtesy of Tanya Leighton Gallery, Credit: Stefan Korte

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