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Phillips inaugura la settimana di aste londinesi

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Phillips inaugura la settimana di aste londinesi

  • –di Giovanni Gasparini

La settimana dell'arte contemporanea londinese, dominata dalle fiere Frieze e relativi eventi collaterali, ha passato il primo test del mercato in asta la sera del 16 ottobre da Phillips
, con un catalogo di 38 lotti di cui 32 venduti (pari al 84% per numero e 91% per valore), realizzando 13 milioni di sterline, al di sotto della stima bassa di 13,3 milioni nonostante l'aggiunta delle commissioni, assenti nelle stime. Diversi lotti sono stati venduti al di sotto della stima minima, grazie anche ad un provvidenziale abbassamento dei prezzi di riserva, che ha permesso di limitare il numero dei lavori invenduti. A nostro avviso, ben 13 lotti sono andati aggiudicati dopo un solo rilancio contro la riserva e cinque non hanno raggiunto la stima minima neanche dopo l'aggiunta delle commissioni.
Fra questi ultimi, si contano i primi due lavori per valore, una tavola astratta di Gerhard Richter del 1988 passata di mano a 2,4 milioni di sterline da una stima di 2,5-3,5 milioni, nonostante fosse anche soggetta ad una garanzia, e un lavoro di Basquiat, pur brevemente conteso fra Jose Mugrabi e un altro collezionista russo al telefono, infine aggiudicato a quest'ultimo a 1,9 milioni di £, lungi dalla stima iniziale di 3-4 milioni di £.
Lo stesso cliente ha portato a casa un lavoro in bianco e nero di Warhol ‘Cars' su carta del 1962 per 130mila £, dopo un solo rilancio, e un colorato fiore del 1985, per 230mila £, superando nuovamente il solito collezionista/dealer Mugrabi, il quale si è dovuto accontentare di un lavoro recente di Richard Prince per 195mila £, al di sotto della stima bassa (mentre un secondo lavoro di Prince degli anni '80 rimaneva al palo da una stima di 300-500mila £), e del recentissimo (2010) ‘Basement Doors' di Adam McEwen per 105mila £, oltre la stima alta, mentre non è riuscito a portare a casa un lavoro su carta di Keith Haring, passato di mano a 362mila £, oltre la stima massima.
Un altro cliente di lingua russa al telefono con personale russo della casa d'aste si è aggiudicato un lavoro ‘storico' (1981-82) di Komar & Melamid per 656mila £, oltre il doppio della stima e secondo prezzo per la coppia di artisti ex-sovietici.
Il loro lavoro e quello di Haring sono stati gli unici due lotti realmente contesi fra quelli risalenti a più di 15 anni fa (15 lotti su 38); un altro lavoro non recente di Fischli & Weiss, un'installazione museale per dimensioni del 1982-83, si è fermata alla stima bassa di 600mila £ grazie alle commissioni, pur sempre un record per la coppia.
Più dinamico, invece, il mercato dei lavori contemporanei più recenti, con altri due record raggiunti per Rashid Johnson con il funereo ‘Sun Goddess' del 2009, passato di mano a 145mila £, ben oltre le attese, e Ryan Sullivan, con un lavoro del 2011 aggiudicato a poco meno di 100mila £ ad un'offerta su commissione.
A completare il quadro delle operazioni più ‘speculative', i due lotti che hanno riscosso maggior interesse sono stati una tela di Tauba Auerbach del 2011 contesa fino a mezzo milione di sterline, il doppio della stima bassa, e il lavoro più recente di tutta l'asta, una tela del 2012 di Oscar Murillo, contesa da almeno nove acquirenti fino a raggiungere 218.500 £ da una stima di 40-60mila £, una crescita impressionante per il nuovo fenomeno di mercato promosso dall'affinità fra un'importante famiglia di collezionisti di Miami (Rubell), un curatore di fama (Obrist) a cui si è aggiunto recentemente un gallerista di calibro internazionale (Zwirner). Talento o speculazione? Ai posteri l'ardua sentenza.
Dopo il primo assaggio da Phillips, la sera del 17 ottobre vengono messi in asta ben tre cataloghi, uno di sculture ed installazioni monumentali da Christie's , un catalogo generale d'arte contemporanea da Sotheby's e, infine, quello d'arte moderna e contemporanea italiana sempre da Sotheby's, mettendo così a dura prova la capacità di ‘digestione' del mercato.

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