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Riapre la Galleria Civica di Trento ed entra nell'orbita del Mart

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Riapre la Galleria Civica di Trento ed entra nell'orbita del Mart

  • –Sara Dolfi Agostini

Il 19 ottobre ha riaperto la Galleria Civica di Trento: un evento che è stato accolto da oltre 600 visitatori in due ore. La sua chiusura si era consumata nel primo semestre del 2012 con un fiume di polemiche. Tagli al budget e, probabilmente, qualche spesa fuori controllo avevano innestato un duro confronto tra il direttore Andrea Viliani, il presidente Danilo Eccher e il socio pubblico, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento, con il risultato che la Fondazione di partecipazione, costituita nel 2008, era stata sciolta e, ça va sans dire, il programma espositivo arrestato fino a nuovo ordine.

"Nei mesi successivi, quando sono arrivata al Mart di Rovereto per sostituire la direttrice Gabriella Belli (ora a capo della Fondazione Musei Civici di Venezia ), la situazione era davvero precaria" conferma Cristiana Collu. "Tuttavia, un gruppo di giovani artisti attivi sul territorio, di cui si era fatta portavoce Valentina Miorandi, aveva innestato un dibattito mediatico, chiedeva di essere ascoltato dalle parti politiche e si percepiva un forte senso di appartenenza nei confronti di quel luogo, una volontà di non disperderne l'eredità" aggiunge.

Provincia e Comune di Trento decidono dunque di appellarsi al Mart, unico ente ritenuto in grado di occuparsene, e a dicembre 2012 la Galleria Civica di Trento è annessa al suo sistema museale, che include l'omonimo museo opera dell'architetto Mario Botta e la Casa d'Arte Futuristica Depero , entrambi situati a Rovereto. "Abbiamo firmato un accordo con entrambe le amministrazioni pubbliche, che prevede un contributo del Comune di 90-100mila euro all'anno per il triennio 2012-14 e un impegno organizzativo e finanziario da parte del Mart, che oggi riceve dalla Provincia 6/7 milioni di euro annualmente, 30% in meno rispetto a due anni fa per effetto della spending review" dichiara Collu.

Il lato positivo dell'operazione è che il Comune avrebbe potuto sfilarsi non avendo rapporti diretti con il Mart: con la sua partecipazione, invece, ha scelto nel bene e nel male di continuare ad avere voce in capitolo nelle vicende dell'istituzione. La direzione è stata affidata a Cristiana Collu, affiancata da Margherita de Pilati, già dipendente del museo di Rovereto e adesso coordinatrice della nuova sede distaccata della Galleria Civica. I curatori, invece, sono esterni, selezionati rispetto alla tipologia di mostre e coadiuvati dal team del Mart, che assicurerà continuità al programma espositivo. La prima esposizione è "L'avanguardia intermedia. Ca' Pesaro, Moggioli e la contemporaneità a Venezia 1913-2013" e il curatore è Alessandro Del Puppo, docente di Storia dell'Arte contemporanea all'Università di Udine, già curatore per il Mart della retrospettiva su Amedeo Modigliani.

"La precedente direzione artistica (Fabio Cavallucci dal 2001 al 2008, poi Andrea Viliani fino al 2012, ndr) aveva scelto un crinale molto definito sul contemporaneo: quello che facciamo adesso è rispondere alle istanze della città, riscoprendo vicende storiche locali sinora meno indagate in dialogo con l'arte dall'Ottocento fino a oggi" afferma la direttrice. Il contemporaneo torna, dunque, in una progressione storica e artistica di tipo cronologico, che culmina con la quarta mostra in programma a ottobre 2014, dedicata al tema del conflitto e allineata al progetto espositivo del Mart che celebrerà il centenario della prima guerra mondiale. "Dopo il successo del bando per il progetto di adeguamento degli spazi della Galleria Civica, vinto dal giovane architetto Stefano Grigoletto/Studio Atelier Zero, abbiamo deciso di indire un nuovo concorso per la curatela di questa mostra, sempre dedicato under 35" spiega Collu.
L'attenzione ai giovani e al territorio compare anche nella decisione di affidare alla nuova istituzione la valorizzazione dell'ADAC, un archivio costituito dal Mart che documenta il lavoro di oltre 400 artisti contemporanei trentini tra maestri e giovani emergenti. "L'ADAC occupa uno spazio di oltre 52 metri lineari con 50.000 cataloghi, ritagli stampa, pieghevoli, inviti, testi critici e fotografie che sono adesso consultabili e dai quali attingeremo per la nostra programmazione" racconta con soddisfazione la direttrice.

Queste, dunque, le linee programmatiche della nuova Galleria Civica di Trento, che torna visitabile al costo di 2 euro, a meno che non si voglia acquistare un biglietto cumulativo a 13 euro che permette di accedere anche al Mart e alla Casa d'Arte Futurista Depero a Rovereto.


Foto di Fernando Guerra



Foto di Fernando Guerra



Foto di Elena Ciurletti




Foto di Elena Ciurletti

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