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Il segreto del ritrovamento del tesoro nazista per tutelare gli eredi. Parla Julian Radcliffe, fondatore dell'Art Loss Register: il più rubato è Picasso

  • –di Silvia Anna Barrilà

La notizia del ritrovamento da parte della guardia di finanza tedesca di 1.500 opere d'arte sequestrate dai nazisti e nascoste in un appartamento di Monaco sta facendo il giro del mondo, sollevando non pochi interrogativi. Perché se il ritrovamento è avvenuto nel 2011 si è avuta notizia solo ora?ArtEconomy24 ha chiesto il parere di Julian Radcliffe, fondatore dell'Art Loss Register di Londra www.artloss.com, la più grande compagnia privata attiva nel recupero di opere d'arte rubate.

Dal 1991 l’Art Loss Register collabora con le forze dell'ordine nella ricerca delle opere trafugate e, inoltre, mantiene un archivio che garantisce a venditori e acquirenti di non incorrere in un caso di opera sottratta illegalmente.

Come commenta la notizia del ritrovamento del tesoro di Hitler?

È un caso molto simile, ma molto più esteso, a un nostro precedente recupero, in cui abbiamo scoperto un mercante tedesco, sempre a Monaco, imprigionato dai francesi alla fine della guerra, che aveva conservato alcuni dipinti dai tempi del secondo conflitto da noi rintracciati. Il mercante è morto all'età di 90 anni e conservava i dipinti in una cassaforte in Svizzera.

Cosa accadrà ora a Cornelius Gurlitt e ai suoi quadri?

Dubito che questi oggetti verranno restituiti a Gurlitt perché, sebbene ci sia un limite alle restituzioni pari a 30 anni, l'evasione fiscale che lui ha praticato renderà la sua posizione così debole che dovrà cedere persino quegli oggetti per cui non ci sono più eredi. E anche quegli oggetti senza una chiara provenienza che rimarranno nelle sue mani saranno inutilizzabili perché nessuno vuole acquistare un quadro legato all'Olocausto e senza che siano stati presi accordi con gli eredi.

Sono comprese in questo ritrovamento opere che l'Art Loss Register stava cercando?

Dobbiamo aspettare la lista completa che arriverà oggi per esserne sicuri

Come mai le autorità tedesche hanno tenuto segreto questo ritrovamento? Voi ne eravate al corrente?

No, non ne sapevamo niente. Sospettiamo che le autorità tedesche volessero prima trovare il maggior numero possibile di eredi, così da ridurre il numero di reclami senza una base. E anche evitare che delle prove potessero venire distrutte nel momento in cui la notizia diventava di dominio pubblico.

Sebbene la stampa abbia riportato che il mercante era stato notato su un treno con dei contanti e abbia mentito sulle sue origini, può anche darsi che gli ufficiali della dogana abbiano avuto il suo nome dalle liste dei clienti delle banche svizzere, consegnate ai servizi segreti tedeschi.

Quante opere sequestrate dai nazisti ha ritrovato l'Art Loss Register?

La storica dell'arte Meike Hoffmann che sta lavorando per la perizia a Berlino molto probabilmente ha cercato alcune delle opere più complicate nella nostra banca dati, ma non posso confermare prima di ricevere la lista completa. Non posso aggiungere altro.

Qual è il valore delle opere sequestrate dai nazisti ancora in circolazione?

Fino alla pubblicazione della lista completa non posso fare stime, ma si tratterà di centinaia di milioni.

Quante opere avete recuperato dalla fondazione dell'Art Loss Register?

Abbiamo collaborato al recupero di più di mille opere.

Quant'è il valore totale delle opere recuperate?

Più di 100 milioni di sterline (ecco la lista degli artisti), ma è difficile attribuire dei valori perché molte opere non vengono vendute, o il valore al momento della perdita può non essere noto oppure al momento del ritrovamento può essere stabilito in modo più o meno professionale. In molti casi non riceviamo un compenso per il recupero.

Qual è l'opera più preziosa che avete ritrovato?

Un Cézanne da 18 milioni di sterline, ma il più reclamato è Picasso.

Qual è la sua storia?

Si tratta di un furto avvenuto nel 1978 che ha interessato diversi altri quadri ai danni di Michael Bakwin nella sua residenza in Massachusetts. Nel 1999 l'avvocato, a cui erano stati affidati, ha cercato di venderli e poi di estorcere denaro alla famiglia della vittima. Nel 2006 l'Art Loss Register è riuscito a recuperare altre cinque opere per lo stesso proprietario e gli ultimi due mancanti nel 2010.

Quali casi state seguendo in questo momento?

Lavoriamo a più di 100 casi per volta.

Quanti casi avete seguito in Italia?

Se parliamo di oggetti rubati in Italia e ritrovati in Italia, ne abbiamo risolti 16. Invece, se parliamo di oggetti rubati altrove e trovati in Italia, il numero di prima è da moltiplicare per tre. Questo perché in Italia c'è la più alta concentrazione al mondo di opere, ma non sono ben protette. Inoltre quando un'opera d'arte viene rubata si cerca subito di portarla all'estero per sviare le forze dell'ordine o si cerca la piazza giusta per rivenderla. Per questo la maggior parte degli oggetti che ritroviamo vengono recuperati a Londra o a New York, perché sono le maggiori piazze del mercato dell'arte.

In Italia avete fatto qualche ritrovamento importante?

Un Morandi rubato nel 1981 alla vittima del furto dal marito che aveva poi cercato di dare fuoco alla casa. Era stato offerto all'asta da una famiglia in buona fede, per cui abbiamo trovato un accordo. Il valore dell'opera era di 400.000 £. Poi abbiamo recuperato molti oggetti sottratti durante la guerra. E anche un frammento di testa rubato dalla ex-residenza di Mussolini (ma non durante la guerra). Nel 2000 abbiamo recuperato un bronzo romano trafugato nel 1980 dal Museo Nazionale di Roma. Un intero affresco pompeiano ci è stato consegnato da un ladro che si è arreso e lo abbiamo restituito ai Carabinieri.

Quante opere rubate ci sono nel vostro database?

Più di 300.000.

Dove cercate le opere rubate?

Nelle fiere, alle aste, tra i galleristi, su internet, nelle pubblicità, nei blitz della polizia.

Come procedete nella ricerca?

La maggior parte delle ricerche sono commissionate dal compratore o dal venditore, ma cerchiamo anche di nostra iniziativa su siti che non sono iscritti ai nostri servizi.

Perché, nonostante tanti successi nei ritrovamenti, l'Art Loss Register è in perdita da sei anni?

Perché le entrate sono molto imprevedibili e dispendiose da ottenere. Per molti recuperi non veniamo pagati. I ricavi dal lavoro di due diligence stanno crescendo, anche se lentamente, ma sono più sicuri e più affidabili dei ricavi dal lavoro di recupero di opere.

A quanto ammonta la perdita e quanta liquidità avete dovuto iniettare per recuperare?

Alcuni anni sono stati chiusi con profitto, ma in oltre 21 anni di attività le perdite accumulate sono state pari a circa 2 milioni di sterline. Ho prestato alla compagnia 1,2 milioni, ma ho anche investito in azioni. Prevediamo di chiudere quest'anno in pari, ma abbiamo assunto la strategia di non cercare di massimizzare la profittabilità dell'azienda ai danni dello sviluppo della banca dati. Supportare i clienti e la polizia sono sviluppi a lungo termine senza un riscontro monetario immediato. La priorità è migliorare il database il più possibile.

È vero che Christopher Marinello lascerà l'Art Loss Register per iniziare un'attività concorrente?

Non possiamo rilasciare commenti su questioni legate al personale.

Che cosa risponde alle accuse di usare metodi discutibili come pagare informatori o rivelare informazioni solo dopo il pagamento della parcella?

La polizia usa le ricompense agli informatori come procedura standard nelle operazioni di recupero e noi contribuiamo come possiamo.

A volte riusciamo a trovare un oggetto rubato, ma non abbiamo un contratto perché non sappiamo chi era la vittima o l'assicuratore al momento della perdita dell'oggetto. Allora richiediamo una ricompensa.

Avete rate scontate per i musei?

Sì, per musei e istituzioni abbiamo rate scontate per i ritrovamenti pari al 5%.

Gli artisti più rubati

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