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Da Lissone la cultura d'impresa come asset per il futuro

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Da Lissone la cultura d'impresa come asset per il futuro

  • –di Teresa Signorini e Giulia Primiceri

In occasione della XII Settimana Nazionale dedicata alla Cultura d'Impresa, il 16 novembre Il Museo d'Arte Contemporanea di Lissone (MAC) http://www.comune.lissone.mb.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4
ha ospitato il convegno "Valore Arti e Impresa. Un progetto per Monza e Brianza".
L'incontro, promosso da Confindustria e Rottapharm|Madaus http://www.rottapharm.it/it/index.html, ha rappresentato "un momento di arricchimento importante" - queste le parole del sindaco Concettina Monguzzi - un'occasione per riflettere sulla cultura d'impresa e sulle strategie atte alla valorizzazione di uno dei distretti manifatturieri più importanti d'Europa. In un momento di profonda crisi economica e sociale, il mondo dell'impresa, sostenuto dall'amministrazione pubblica, deve essere in grado di realizzare progetti ad hoc per il territorio: questa la vision del vice presidente Confindustria Monza e Brianza http://www.aimb.it/ Matteo Parravicini che ha sottolineato "la Brianza non è solo fabbriche, ma anche tesori artistici".
Tra i relatori anche Massimo Manelli, direttore di Confindustria Monza e Brianza e per l'occasione moderatore del convegno, che auspica un'assunzione di responsabilità e proattività sociale da parte delle imprese radicate nella provincia brianzola: se l'eccellenza del made in Italy ha radici nel territorio, allora solo valorizzandolo sarà possibile ripartire, soprattutto in vista di EXPO 2015.
"La cultura dev'essere il telaio portante su cui progettare l'Italia, non dev'essere considerata un lusso o un vuoto a perdere" ha detto Elio Talarico, vicesindaco e assessore alla Cultura della città di Lissone che nel suo intervento ha sottolineato l'importanza del MAC per la provincia di Monza e Brianza, pioniera del marketing territoriale sin dalla prima metà del Novecento, quando gli artigiani seppero comprendere l'importanza di proporre i propri manufatti attraverso testimonianze e sinergie con il mondo della cultura.
Seguire la vocazione di un territorio, fare molto anche con poco: questa la strada tracciata dal convegno e intrapresa in prima persona da Alberto Zanchetta, giovane direttore artistico del MAC che in soli 11 mesi, nonostante la scarsità di risorse pubbliche, ha saputo costruire una nuova identità per lo spazio espositivo, organizzando più di 35 mostre e pianificandone 25 per il 2014.
Cultura come strumento strategico per combattere la crisi, anche a fronte di una domanda da parte del pubblico in forte crescita: un dato emerso dallo studio su scala nazionale presentato durante il convegno da Mario Abis, presidente dell'Istituto di Ricerca Sociale "Makno-Abis Analisi e strategie" http://www.linkedin.com/company/abis-analisi-e-strategie. Nell'ultimo anno il 74% della popolazione ha fatto almeno una esperienza di carattere culturale e sempre secondo il 56% del campione, in riferimento agli investimenti in cultura, le aziende fanno meno di quel che potrebbero, rinunciando a una visione prospettica potenzialmente diversa e innovativa. A conferma dei dati presentati anche l'intervento di Giovanna Forlanelli Rovati che, in qualità di direttore della comunicazione del gruppo farmaceutico ha presentato il caso "Rottapharm|Madaus - azienda illuminata", un'esperienza di successo in grado di dimostrare come la responsabilità sociale legata all'investimento in cultura e l'attività di marketing possano viaggiare di pari passo, promuovendo integrazione, identità territoriale e sviluppo economico-culturale. Un modello virtuoso di attenzione verso il territorio.
Rottapharm|Madaus da anni è impegnata in progetti artistico-culturali, donazioni e finanziamenti, organizzazione di eventi, attività culturali sul territorio locale, promozione della creatività di giovani artisti (Premio speciale Rottapharm|Madaus http://www.rottapharm.it/it/service/iniziative/arte-cultura/all/premioArte/). La ricerca illustrata durante il convegno ha rilevato una crescente domanda di cultura da parte del pubblico, non soddisfatto dall'offerta culturale del territorio così come evidenziato dagli stakeholders istituzionali intervistati. Per intercettare tale domanda, l'unica via percorribile, come richiesto dai cittadini, è quella di una maggiore collaborazione tra mondo imprenditoriale, spesso diffidente verso la cultura, e mondo artistico-culturale, che non vuole essere associato al marketing in senso stretto. Solo in quest'ottica Monza potrebbe finalmente uscire dalla condizione di provincia all'ombra di Milano.
Unire cultura e tessuto sociale è dunque possibile? Sembrerebbe di si. Luigi Di Corato, direttore generale della Fondazione Musei Senesi http://www.museisenesi.org/, ha presentato durante il convegno l'innovativo e appassionato progetto della Fondazione, una rete di 43 musei nata nel 2003, uniti in un unico territorio. La missione della FMS è quella di promuovere lo sviluppo culturale, sociale ed economico delle terre di Siena. Il Direttore ha cercato di cambiare il paradigma del progetto, pensando non più a quello che può fare l'impresa per la cultura, bensì a cosa può fare la cultura per l'impresa.

La nuova visione proposta è quella di "ecomuseo" come mezzo per la comprensione completa del territorio sul quale il museo stesso esiste, attraverso un progetto di catalogazione partecipata del territorio. L'obiettivo principale è quello di trasformare i "musei per pochi" in "musei per tutti", convertendo i "musei di conservazione" in "musei di fruizione", diventando così motori principali dello sviluppo economico, cui potrà seguire una vera e propria opera di internazionalizzazione, attraverso la creazione di un modello che possa essere esportato in altri contesti, l'attivazione di co-marketing e di partnership.
L'ultimo intervento della giornata è stato dedicato al tema del Wellfare Aziendale. Graziella Gavezotti, COO Southern Europe Edenred http://www.edenred.com/en/group/edenred-worldwide/pages/southern-europe.aspx, ha dimostrato come l'insieme delle iniziative realizzate dalle aziende a sostegno del dipendente possano aumentare la produttività aziendale fino a +70%. Tra i dati registrati, si rilevano: -15% di assenza sul lavoro, +5% di ore di lavoro extra, -1,6% di mesi di congedo/mesi di maternità. Le aziende devono sempre di più prestare attenzione al benessere dei lavoratori, integrando la cultura dell'impresa alla cultura dell'individuo.
La tavola rotonda ha dunque messo in luce la necessità per l'Italia di fare sistema, di passare da una visione individualistica a una visione a 360° in cui industria, istituzioni e mondo culturale possano finalmente collaborare in modo efficace per creare una nuova economia del turismo.
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