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«Intrapresae» per Peggy

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«Intrapresae» per Peggy

A Venezia esiste la più longeva esperienza di sostegno privato a un museo: si tratta di Intrapresae, un sodalizio di aziende che dal 1992 sostiene la vita e le attività della Collezione Peggy Guggenheim. Ma non si tratta di un semplice sostegno economico. La strategia di Intrapresae è più articolata e parte dal presupposto preciso: museo e imprenditori collaborano a un obiettivo comune, che è quello di promuovere creatività, innovazione e impresa a favore della cultura. Non a caso il motto di Intrapresae è: «L'Arte ispira l'Impresa, l'Impresa fa vivere l'Arte».
Oggi gli aderenti a Intrapresae sono Aermec, Allegrini, Aperol, Apice, Arclinea, Corriere della Sera, Distilleria Nardini, Gruppo Pirelli, Hangar Design Group, Hausbrandt, Istituto Europeo di Design, Mapei, MST-Gruppo Maccaferri, Oracle, Rubelli, Stevanato Group, Swatch, Tempini e Trend. Dietro marchi e aziende ci sono ovviamente persone che, nella varietà di professionalità e caratteri, condividono una caratteristica comune: la passione autentica per la cultura e la sua diffusione. Per aderire a Intrapresae è necessario versare una quota annuale e in cambio si ricevono dei benefits che vanno – solo per citarne alcuni – dall'associare il proprio brand aziendale a uno dei più importanti musei d'arte contemporanea del mondo alla partecipazione personale a tutti i suoi eventi organizzati dal museo, dall'uso dei meravigliosi spazi del palazzo sul Canal Grande per propri eventi privati alla partecipazione diretta a particolari decisioni strategiche prese dal museo.
Uno degli aspetti più singolari di questo felice sodalizio non è tanto la longevità quanto il fatto che, anche in tempi di crisi, le adesioni continuano ad alimentarlo. È il caso di Allegrini, una azienda che è oggi un punto di riferimento dell'enologia nazionale e internazionale con aziende in Valpolicella, a Bolgheri e a Montalcino, e di Stevanato Group, una realtà che dal 1949 si occupa di produzione vetraria e che oggi è produttore a livello mondiale di contenitori in vetro per uso farmaceutico e di macchinari per la lavorazione del vetro.
Abbiamo chiesto alle new entries del 2013 di spiegare i motivi di questa loro adesione. «Abbiamo aderito a Intrapresae – ha risposto Marilisa Allegrini – per rafforzare sempre più i legami fra l'arte, la cultura e il variegato mondo del vino, perché per noi il vino è anch'esso un'opera d'arte».
«Noi eravamo quasi destinati a incontrarci – ha sottolineato Sergio Stevanato – perché la storia della nostra impresa parte da Venezia e dalla sua millenaria cultura nella lavorazione del vetro».
Come dialogherete con la Peggy Guggenheim Collection?
«Per noi sarà importante avere la possibilità di promuovere presso i nostri clienti le visite alla Peggy Guggenheim – continua Stevanato – un valore aggiunto che siamo felici di potere offrire». Mentre per Marilisa Allegrini «noi alla Collezione Peggy Guggenheim ci sentiremo in famiglia, perché l'istituzione costituisce un esempio dinamico di impegno capace di guardare all'arte ma aperto alla contemporaneità, e ciò è perfettamente coerente con la nostra filosofia aziendale».
Marilisa Allegrini e Sergio Stevanato condividono una viscerale passione per l'arte. A loro chiedo quale pensano debba essere, in generale, il ruolo delle imprese private a sostegno della cultura e del patrimonio artistico italiano. Allegrini non ha dubbi: «Questo patrimonio di tesori è una risorsa economica, un'occasione imperdibile di rinascita, soprattutto in tempi di crisi. Le eccellenze industriali e agroalimentari di questo Paese hanno perciò un obbligo, oserei direi perfino morale, di sostenere l'arte e la cultura». Sulla stessa linea è Sergio Stevanato: «Penso si debba e possa fare molto, non limitandosi a sostenere con sponsorizzazioni singole iniziative ma puntando su un approccio più vasto. Ad esempio coinvolgendo scuole del territorio e i nostri stessi dipendenti nel mondo della cultura e nella vita della Guggenheim».
E che cosa dice il direttore della Peggy Guggenheim Collection Philip Rylands davanti alla vitalità di Intrapresae?
«Dico che sin dalla sua nascita, nel 1992, il progetto Intrapresae Collezione Guggenheim si fonda sui principi di continuità, condivisione e comunicazione culturale quale moderna forma di comunicazione aziendale. È proprio grazie al costante supporto delle numerose aziende che negli anni hanno creduto fermamente in questa mission e si sono unite al gruppo, che oggi come allora la Collezione Peggy Guggenheim continua a realizzare mostre sempre di eccellenza e programmi didattici volti a formare il pubblico del futuro».
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la mostra
Fino al 6 gennaio 2014 la Peggy Guggehem Collection offre al pubblico la bella mostra dal titolo «Le avanguardie nella Parigi fin de siècle. Signac, Bonnard, Redon e i loro contemporanei» a cura di Vivien Greene.
Con un centinaio di opere tra dipinti, disegni, stampe e lavori su carta, la mostra prende in analisi la scena artistica parigina, focalizzandosi sulle maggiori avanguardie francesi di fine '800, in particolar modo su neo-impressionisti, Nabis, simbolisti e i loro protagonisti. Riflettendo le molte sfaccettature di un'epoca ansiosa e inquieta, questo periodo vede la formazione di una serie di nuovi movimenti artistici, quali neo-impressionisti, Nabis e simbolisti. I soggetti della loro arte sono gli stessi dei loro predecessori impressionisti, paesaggi, vedute cittadine moderne, attività ricreative, a cui si aggiungono scene introspettive e visioni fantastiche, ma è la modalità con cui questi temi vengono trattati a cambiare. Indagando tali avanguardie la mostra si sofferma in particolar modo su alcuni dei maggiori protagonisti di quest'epoca: Signac, Luce, Denis, Bonnard, Vallotton e Redon.

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