ArtEconomy24

DIA, nonostante il surplus 2013 di 17 milioni di dollari, il supporto…

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

DIA, nonostante il surplus 2013 di 17 milioni di dollari, il supporto governativo resta elevato

  • –Maria Adelaide Marchesoni

Una soluzione al fallimento della città di Detroit che protegga sia i titolari dei fondi pensioni sia la collezione al Detroit Institute of Arts è apparsa più vicina dopo che il governatore Rick Snyder, settimana scorsa, ha promesso di destinare 350 milioni di dollari a un "fondo di salvataggio". Nel fondo dovrebbero confluire anche i 330 milioni di dollari che nove fondazioni nazionali e locali destineranno a patto che sia attuato lo scorporo del Dia dal controllo del Comune al fine di farlo confluire in una no-profit indipendente.

Il bilancio non presenta il valore della collezione e le opere d'arte acquistate o donate al Dia sono intestate al Comune, se non presentano restrizioni contrarie imposte dal donatore stesso. Le opere d'arte sono custodite in charity trust per scopi educativi, di ricerca e curatoriali. Nel 2013 le opere donate presentavano un valore dichiarato dal donatore pari a 2,14 milioni di dollari.
Il valore della collezione, come indicato in un recente articolo di Plus-Arteconomy24, attribuito da Christie's a meno del 5% delle 66mila opere della collezione del Dia, attraverso il fair market value, stima un range molto ampio, tra 454 e 867 milioni di dollari per 1.741 tra opere e oggetti. La gestione 2013 del museo americano si è chiusa con un surplus di circa 17 milioni di dollari (3,4 milioni di dollari nel 2012) generato da proventi per 49,8 milioni in aumento rispetto a 30,4 milioni dollari della gestione precedente. La decisa crescita dei profitti è stata determinata da diversi fattori. In primis, l'incremento della redditività degli investimenti in strumenti finanziari, che nella gestione passata è stata pari a 10,1 milioni di dollari da 3,8 milioni di un anno prima, l'apporto dei fondi governativi saliti a 10,9 milioni di dollari da 375mila dollari della gestione 2012 e, non da ultimo, il prelievo dal fondo di dotazione per 7,3 milioni di dollari per lo sviluppo delle attività museali.

Il Dia ha beneficiato nel corso degli anni passati del supporto pubblico che considera oltre al contratto con l'amministrazione della città di Detroit, siglato nel lontano 1998 della durata di vent'anni in scadenza nel 2018, anche le risorse provenienti delle contee limitrofe che coprono una parte consistente delle spese operative. A partire dal 1999 sono state avviate diverse campagne di raccolta fondi e tra queste un'operazione di fundraising durata dieci anni ha permesso di raccogliere 331 milioni di dollari, indirizzati per il finanziamento del progetto di costruzione, gestione e dotazione del museo. Successivamente altre campagne sono state avviate e oggi il museo può contare su un fondo di dotazione di 152 milioni di dollari.
Per garantirsi un futuro con una maggior autonomia finanziaria il museo si è impegnato a raccogliere circa 200 milioni di dollari per sostituire il millage, ovvero il contributo che deriva dal prelievo fiscale dei redditi dei residenti nelle tre contee limitrofe, in scadenza nel 2022. Nell'agosto 2012, gli elettori delle Contee Macomb, Oakland e Wayne avevano, infatti, approvato di destinare a favore del museo parte dei prelievi fiscali sulle proprietà immobiliari e sui redditi personali per un periodo di 10 anni. Il cosiddetto tasso di millage approvato è di 0,2 mill (20 centesimi per 1000 dollari di valore imponibile). Per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2013, al Dia sono stati riconosciuti contributi complessivi per 11,5 milioni di dollari, ma in conto economico sono stati registrati proventi per 10,9 milioni in quanto 575mila dollari sono stati destinati a riserva per l'aleatorietà dell'imponibile fiscale.
Per la gestione 2013 i costi operativi sono stati pari a 32,9 milioni, in aumento rispetto ai 29 milioni di un anno prima. Tra gli oneri più elevati quelli per la manutenzione e la sicurezza (6,7 e 6 milioni rispettivamente nel 2013 e 2012) e, a seguire, i costi per le mostre e le attività curatoriali, rispettivamente pari a 2,9 milioni e a 4 milioni.

© Riproduzione riservata