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Bruxelles, Brafa cresce: successo per i vetri italiani del Novecento…

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Bruxelles, Brafa cresce: successo per i vetri italiani del Novecento - Foto

  • –di Silvia Anna Barrilà

Continua la crescita di BRAFA, la fiera dell'arte di Bruxelles che si è tenuta nel complesso industriale di Tour&Taxis dal 25 gennaio al 2 febbraio. I visitatori sono aumentati dai 48.000 del 2013 ai 55.000 di quest'anno, e anche dal punto di vista commerciale la fiera ha dato soddisfazioni.
L'offerta è estremamente ampia, su modello di Tefaf, ma i prezzi sono inferiori. In genere si va da poche migliaia a qualche centinaia di migliaia di €, con un prezzo medio intorno ai 30.000-50.000 €. Tra i pezzi più cari c'era un busto di Antonio del Pollaiolo offerto da Chiale Antiquariato, galleria di Racconigi Cuneo, la cui stima secondo alcuni si avvicinava al milione di €.
Le opere presentate spaziano dall'arte tribale al fumetto, dall'arte antica a quella moderna, dai gioielli d'epoca all'arte decorativa con 131 espositori. I segmenti più forti sono certamente i primi due. Didier Claes, gallerista locale specializzato in arte africana, ha registrato il "sold out" delle opere esposte. "Un professionista deve conoscere a fondo non solo le opere ma anche i propri collezionisti" ha commentato Claes. "Quando preparo le opere da portare al BRAFA penso a chi incontrerò, immagino le loro abitudini e le preferenze e generalmente non sbaglio".
Onori anche per uno dei più importanti autori del fumetto belga, Hergé, padre di Tintin: all'apertura della fiera è stata venduta per una cifra tra i 60 e gli 80.000 € "Composizione astratta" di Hergè (Georges Rémi), olio su tela del 1963 (80 x 60 cm), una delle quattro composizioni astratte ancora sul mercato su 30 prodotte, presso lo stand di Harold t'Kint de Roodenbeke, che è anche presidente del BRAFA. Sempre al suo stand è stata venduta la tela di Magritte "Le Miroir invisible" ad un prezzo non rivelato.
La qualità italiana è stata celebrata, invece, allo stand di Marc Heiremans, grande esperto di Bruxelles di vetri italiani del Novecento. Il suo stand era dedicato esclusivamente ai vetri di Murano e a pezzi di Seguso Vetri D'Arte e ha venduto quasi tutto per cifre tra 3.500 e 17.500 € a compratori stranieri. "La domanda per i vetri di Murano è internazionale" spiega Marc Heiremans. "Il mercato è stabile. Da anni promuoviamo questo segmento e ora abbiamo una buona base di collezionisti esperti. Inoltre il pubblico di BRAFA è stato molto colpito dai colori e dalla bellezza dei vetri di Seguso che abbiamo presentato. Li abbiamo venduti quasi tutti anche grazie alla pubblicità generata dalla mostra dedicata a Seguso Vetri D'Arte al museo del design di Gand (fino al 2 marzo)".
Tra gli italiani presenti in fiera c'era Helena Markus, gallerista milanese specializzata in paraventi giapponesi antichi che è alla settima partecipazione alla fiera belga ed è stata a prima italiana a parteciparvi. All'interno della fiera è anche l'unica che offre paraventi giapponesi. "È un mercato di nicchia ma molto apprezzato e conosciuto, anche in Italia" spiega la gallerista, "non tanto a livello di collezionismo ma più come arredamento di alto livello artistico". I prezzi per un paravento di qualità partono da 12.000 € e arrivano a cifre molto alte.
Un'altra gallerista milanese presente era Roberta Tagliavini di Roberta e basta, www.robertaebasta.com alla sua prima partecipazione. "È stata una fiera straordinaria" commenta al telefono Mattia Martinelli della galleria, "sia per quanto riguarda il pubblico, internazionale e preparato, che per quanto riguarda l'organizzazione e il rapporto con gli antiquari. Impeccabile la commissione incaricata del vetting che rappresenta una salvaguardia per il pubblico". La galleria ha portato una scultura in alluminio di oltre 6 metri di Rene Paul Chambellan rappresentante Icaro, realizzata nel 1940 per il primo terminal dell'aeroporto di New York, che ha avuto grande successo, e inoltre un bassorilievo di Adolfo Wildt "Maria dà luce ai pargoli cristiani" del 1918 e un cane in bronzo di Rembrandt Bugatti realizzato a Milano.
"Anche dal punto di vista commerciale è andata molto bene. Abbiamo venduto per prezzi che vanno dalle poche migliaia di euro fino a superare i 100.000 € a svizzeri, russi, inglesi, belgi e francesi che non hanno paura di controlli fiscali e spendono con serenità".

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