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Londra, da Christie's record per i maestri della pittura contemporanea. Exploit per Gnoli

  • –di Giovanni Gasparini
Domenico Gnoli   - Black Hair
Domenico Gnoli - Black Hair

Il mercato dell'arte della seconda metà del XX secolo e del contemporaneo prosegue nella sua corsa inarrestabile e macina nuovi record a Londra, dove il catalogo di soli 48 selezionati lotti proposto da Christie's la sera del 13 febbraio ha portato al secondo miglior realizzo di sempre in Europa, 124,2 milioni di sterline, grazie a 40 lotti venduti su 48, pari all'83% per numero e al 95% per valore, ben oltre la stima alta pre-asta di 107 milioni. Non sono mancate numerose battaglie a colpi di rilanci, spesso al telefono e fra clienti privati da tutto il mondo, mentre l'attività dei galleristi è risultata decisamente ridotta rispetto alla sera precedente da Sotheby's, forse a cause dei prezzi in media più alti registrati in questa ultima asta serale della settimana.

A guidare l'incanto con il risultato record di 42,2 milioni di £, pari a un terzo del fatturato complessivo, una grande tela a toni malva di Francis Bacon, raffigurante il suo amore contrastato George Dyer nel 1966, inizialmente inseguita da sette clienti ed, infine, aggiudicata ad un collezionista americano al telefono, che ha vinto la strenua resistenza di un concorrente inglese. Si tratta di un risultato record per un singolo pannello (gli altri due record per Bacon riguardano entrambi due trittici). Già nel 2000 da Christie's New York lo stesso dipinto aveva stabilito allora il record per l'artista a 6,6 milioni di $: oggi è passato di mano per 70 milioni di dollari, 10 volte tanto in 13 anni.

Un secondo lavoro di Bacon, un più tardo (1978) studio di testa di piccole dimensioni si è, invece, fermato entro la stima a 2,6 milioni di £, suscitando l'interesse solo di un compratore al telefono con personale italiano della casa d'aste.

Ma l'interesse per l'arte inglese non si è fermato a quella oramai storicizzata: forte rappresentanza e ottimi risultati anche per diversi lavori dei ‘nipotini' di Bacon, il gruppo degli artisti noti come YBA, Young British Artist, guidati da Damien Hirst negli anni '90; se il mercato di quest'ultimo non sembra risalire la china (dei tre lotti proposti ha venduto bene solo il primo messo in asta a vantaggio di uno scopo caritatevole, andato ad un cliente in Asia), i suoi compagni Jenny Saville e Gary Hume ottengono, invece, prezzi record: la prima grazie ad un monumentale autoritratto nudo venduto per 2,1 milioni di £ ad un collezionista (paletta 920) al telefono con personale asiatico della casa d'aste, e il secondo con un pannello figurativo di dimensioni altrettanto generose aggiudicato a 410mila £. Lo stesso compratore asiatico di Saville ha portato a casa anche una composizione di Rebecca Warren "Twins" e una grande tela di Pierre Soulages per 3,6 milioni di £ e due lavori di fotografia, rispettivamente una composizione di Matta-Clark e il nuovo prezzo record per un lavoro di Thomas Ruff della serie del cosmo a 110mila £.

L'asta ha proposto un'offerta assai diversificata per periodo, medium, nazionalità e tutti i comparti hanno riportato risultati positivi, soprattutto per quanto riguarda la pittura, non solo inglese ma anche di scuola francese con de Stael e Soulages inseguita anche dalla galleria Nahmad, e di scuola tedesca, con il secondo realizzo per un quadro astratto di Richter a 19,6 milioni di £, finito ad un cliente al telefono con personale asiatico di Christie's da una stima a richiesta in eccesso di 15 milioni, mentre un secondo Richter, un ritratto del periodo realista a toni di grigio rimaneva invenduto, nonché per il nuovo record per una tela di Neo Rauch "Platz" contesa fino a superare per la prima volta il milione di sterline.

Ma la vera sorpresa della serata è il prezzo incredibile raggiunto dall'italiano Domenico Gnoli, con una grande tela a tecnica mista, raffigurazione iperrealista e in qualche modo surreale di una marea di capelli neri visti dal dietro, lungamente contesa fra un cliente asiatico al telefono e Guya Bertoni, collezionista italiana al telefono con un committente, uscita vincitrice dal confronto a 7 milioni di £, un multiplo della stima di 1,2-1,8 milioni e tre volte il record precedente per l'artista. Si tratta probabilmente del terzo prezzo in assoluto mai pagato per un artista italiano, giustificato dalla rarità delle opere di un autore solo recentemente riscoperto dal mercato dell'arte internazionale.

Il lavoro di Gnoli e due "Attese" di Fontana, inseguite anche dalla galleria Nahmad ed entrambe aggiudicate oltre le stime, hanno completato con ottimi risultati l'offerta italiana assai qualificata durante tutta la settimana. Fra i pittori in qualche modo ‘adottati' dall'Italia merita una menzione il forte interesse suscitato dai due lavori di Cy Twombly proposti: il primo una tela dedicata a Roma che, nonostante la dimensioni ridotte, ha scatenato una battaglia a colpi di rilanci terminata a 2,6 milioni, ben oltre le stime, e il secondo un lavoro su carta aggiudicato alla galleria Levy per 2,3 milioni.

Non sono mancate otto opere tridimensionali di cui due invendute e tre con realizzi oltre le stime, un piccolo gruppo guidato però da un'opera multimilionaria, il celeberrimo uovo rotto in due parti di Jeff Koons, nella versione magenta, passata di mano a 14 milioni di £ da una stima di 10-15 milioni. La gallerista Pilar Ordovas ha, invece, portato a casa per 700mila £, dopo un solo rilancio contro la riserva, un ‘tavolo' di Allen Jones, elemento singolo del celebre gruppo di tre ‘mobili' fatti con manichini femminili seminudi.

La stessa gallerista si è aggiudicata il quadro record di Bridget Riley "Chat 2" del 1967 per 2,9 milioni di £, mentre ha dovuto lasciare andare una piccola ma equilibrata composizione di Barcelo e la tela record di Jenny Saville.

A completare l'offerta sei lavori fotografici con risultati discreti, nonostante un pannello di Gursky sia rimasto invenduto e un secondo sia andato dopo un solo rilancio ad una signora in sala, probabilmente rappresentante di Gagosian, quindi frutto di una manovra difensiva del mercato dell'artista tedesco.

L'asta ha offerto 22 opere contemporanee e 26 di artisti del dopoguerra non più operanti, con risultati positivi in entrambi i settori; la metà dei primi dieci lotti per realizzo è rappresentata da artisti viventi, ma solo tre opere risalgono agli anni '90 o successivi.

Complessivamente la maggior parte dei lotti ha superato le stime alte e solo sei sono andati aggiudicati dopo un solo rilancio contro la riserva.

L'asta di Christie's il pomeriggio del 14 febbraio chiude la settimana londinese di martello. I risultati per il settore sono comunque già chiari e positivi, grazie alla crescita della base di compratori a livello mondiale.

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